Malessere forte

Gentili dottori,
mi sento male....chiedo disperatamente aiuto, non riesco quasi più a sperare di stare meglio. provo a raccontare la mia storia per provare a farvi capire.
sto facendo una terapia da un anno con una brava dottoressa, ci vediamo 1 volta a settimana per circa quaranta minuti, sa abbastanza di me (non tutto) ma non riesco a dirgli che sto ancora così male.
sono stato a più terapeuti, compresi i consultori della mia città. all'inizio della mia storia con psicologi/csm ero abbastanza depresso infatti la psichiatra scrisse subito sull'impegnativa "depressione", ma spesso credo di esserci ancora e forse per tutta la vita. ma questo forse non è il male peggiore
la mia storia personale in breve, è che sono nato da due genitori che non stanno tanto bene di testa, sono "brave" persone ma tutti con dei problemi.
io sono una persona che ha sempre assorbito tutto, da piccolo, le loro idee anche religiose. sin da piccolo, ripensandoci, ho avuto problemi con me stesso, ricordo che alle elementari dicevo bugie, mi inventavo le cose, anche nei temi, avevo tic nervosi, le maestre mi trattavano male, a volte mi piacevano le donne adulte e volevo farci sesso (ma mi piacevano anche le ragazzine della mia età)
alle medie non riuscivo a socializzare avevo difficoltà grandi, sono stato in compagnia di ragazzi sia a scuola che della mia religione, che se ora odio. inutile dire che non andavo bene, ho cambiato 2 volte scuola superiore e ho perso 3 anni, ritirandomi a metà anno, e anche al 4° superiore, dopo 2 anni dell'ultimo istituto (class, ho avuto 2 debiti, recuperati dopo la scadenza massima, e poi non mi sono iscritto nemmeno al 5° (avevo tentato di riscrivermi al serale di un'altra scuola ancora). andavo quasi sempre con gli stessi pochi vestiti
finita la storia scuola, iniziano esperienze di lavoro quasi mai neanche iniziate, ho avuto la possibilità di lavorare in un supermercato come scaffalista, ma il primo giorno avevo detto al responsabile che ero andato con l'autobus invece ero andato in macchina e me ne andai un po' prima dell'orario mio, mi vide all'uscita e il giorno dopo mi fece tornare a casa. volantinaggio: il mio capogruppo si pensava che non mettevo i volantini nelle cassette (mi controllò una-due volte ma le mettevo), una volta ma mi vide tornare senza volantini, li portavo a mano e li avevo messi tutti al 90% delle case della via
traslochi: ho vissuto un inferno per via di un collega che mi ha maltrattato e mortificato dall'inizio alla fine, poi a un trasloco io persi per distrazione un mazzo di chiavi di mobili, e mi licenziarono (lavorato 1 mese)
sono stati pochi i ragazzi che dentro di me ora avrei voluto stare in compagnia e che forse mi avrebbero anche aiutatato con i miei problemi, ma non essendo in grado di relazionarmi e avendo tanti problemi interiori non mi è stato concesso
certi giorni vorrei morire, è quando sto con gli altri fingo sempre di stare bene e essere simpatico socievole ma si scopre che non è e soffro molto
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ma non riesco a dirgli che sto ancora così male.<<
questo è un punto fondamentale.
Come mai non si sente di confidarsi con la Collega?
Quali sono i suoi timori a riguardo?
Ha pura di deluderla?






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

la diagnosi sembra essere chiara e cioè quella che Lei riporta di "depressione", posta dallo psichiatra.
Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Quali sono gli obiettivi terapeutici fissati?
Alcuni di questi sono stati raggiunti?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

il suo racconto denota davvero un dolore immenso...

Mai stato riconosciuto da nessuno e nemmeno da una sua "identità"!

Ha sempre subito soprusi...

Non è riuscito ad emergere e ad ergersi, anche se ha provato diverse terapie...

Da quello che si evince da questo racconto è la necessità di un approccio integrato: farmacologico e terapeutico serrato.

Credo che la sua insoddisfazione sia legata al sintomo depressivo e, nonostante ciò, dovrebbe trovare la forza di confrontarsi con la sua terapeuta.

Probabile una familiarità di questo disturbo? Sostiene che i suoi genitori non sono mai stati troppo bene a livello psichico!?


Il cambio continuo di professionisti e terapie, infatti, sottiene questa grande difficoltà di "amarsi" e di " esserci "!


Deve continuare il suo/ i percorsi e rivolgere a loro questo suo stato di estrema sofferenza ed insoddisfazione... solo così può trovare altri elementi costruttivi per la sua crescita personale.


Un augurio,

di cuore.
[#4]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
lei evidenzia che nella sua storia personale l'essere nato da due genitori particolari ha a suo avviso condizionato il suo sviluppo e la sua vita.

E' probabile che questa ipotesi abbia valore poichè i genitori sono in genere le persone più importanti e che ci sono più vicine nel lungo periodo della crescita fino all'età adulta.

Pertanto è probabile che la psicoterapia debba anzitutto affrontare il tema delle relazioni con le figure genitoriali e sostenerla in questo percorso.

Le segnalo che la psicoterapia della Gestalt è particolarmente indicata per i problemi relazionali.
Non si scoraggi

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazzo, con la dott. Sciubba la invito a non scoraggiarsi, tutto il dolore e l'insicurezza che hanno reso triste e difficile la sua infanzia e adolescenza verranno chiarite e superate, ma ci vuole tempo e fiducia , cerchi di trovare obbiettivi comuni con qualche amico con cui poter condividere non solo tempo ,ma anche esperienze momenti di vita, potrebbe essere un corso di lingue, di pc, una palestra , situazioni in cui è più facile rivolgersi agli altri..e trovare dei punti di contatto..
Pensa sia possibile migliorare ogni giorno un pò?
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Utente
Utente
al dr. Giuseppe: sì ho paura di deluderla, lei mi ha detto più volte che sono uno dei pochi pazienti che dimostra di fare qualcosa per cambiare, in realtà sto solo cercando lavoro e ho fatto due corsi di formazione gratuiti quest'anno, ma lei cmq sa le difficoltà che ho (ma non quanto me)

alla dr. Angela: non so che terapia sto facendo, l'obiettivo dovrebbe essere quello di sforzare di relazionarmi e a stare in equilibrio con me stesso

alla dr. Antonietta: una delle difficoltà che mi riconosco con gli altri è che non so perchè ma cerco di dimostrare di stare bene, perchè mi scrutano come se do l'impressione di essere un malato, ma poi non riesco a farmi rispettare o a essere come vorrei (parentesi: non tutte le settimane, vado a correre in bici con un gruppo da quasi 2 anni, sin dall'inizio ci sono stati 2-3 persone che mi hanno trattato bene nonostante credo che hanno capito che non sto benissimo, ma tutti gli altri mi hanno fatto sentire sempre un niente e uno sfigato

alla dr. Valentina: la mia dott sa un po' la mia storia e dei miei genitori (ho anche due sorelle più grandi, una sta un po' come me, l'altra purtroppo sta ancora peggio). chiedo alla mia dott. di questo "Gestalt"

alla dr. Magda Muscarà: vorrei pensare di poter migliorare, ma oltre alle difficoltà con gli altri ho anche problemi di attenzione, di ansia, ho in testa cose da quando ero piccolo che andavo alle riunioni religiose, conosco abbastanza episodi biblici e il messaggio finale che mi è arrivato è che non esiste nessuna vita eterna come mi dicevano, ma ho capito che con la morte finisce tutto

vorrei dirvi tante altre cose di me e del mio passato, come che da quando non sono andato più a scuola passo tutto il giorno a casa davanti al computer, alla tv o a dormire, perchè spesso mi dico che non sarò mai come voglio perchè non ci sono nato, e mi rassegno.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

<...spesso mi dico che non sarò mai come voglio perchè non ci sono nato, e mi rassegno..>

ognuno di noi ha delle potenzialità, che non vanno minate o sottovalutate..

La sua motivazione, se ben individuata e incanalata, potrebbe aiutarla a "viversi" la vita..

Non demorda a chiedere l'aiuto di un professionista.

Un caro saluto