Anaffettività

Mio figlio, 18 anni, è anaffettivo, ne sono certa, la descrizione di questa patologia corrisponde esattamente alla sua personalità, è cosi da sempre ed io continuo a piangere perché non sono più in grado di sopportarlo.
Vi prego di aiutarmi, impossibile aiutare lui poiché assolutamente inconsapevole. Non ce la faccio più...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile signora,
il ragazzo da chi ha appreso l'anaffettività?
Se è così da sempre, Lei che lo ha visto e vissuto piccolo avrà certamente agito per "affettivizzarlo".
Che tentativi ha fatto nel tempo?
E il padre del bambino?





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta..
Non conoscevo questa anomalia, è sempre stato un bimbo particolare e pensavo avesse "semplicemente" un carattere difficile, l'ho portato, quando era molto piccolo, da uno specialista che mi ha però rassicurato anche se per mio figlio soffro da sempre e non ero molto convinta, è un secondogenito e non ha nessun rapporto neppure con la sorella, cugini, nonni, zii...
Disperata, senza ovviamente farlo pesare a lui, dopo qualche anno l'ho portato da un altro medico, aveva otto anni, anche questa volta mi è stato detto che era solo troppo intelligente e inadeguato nel corpo di un bambino e che una volta cresciuto tutto si sarebbe sistemato...e poi mio figlio mi ha detto di non permettermi di portarlo da nessuna parte poiché non ritiene di avere alcun problema, è sempre stato impossibile decidere per lui, ancora oggi ha parole cattive per me perché mi sono permessa di fargli il battesimo. Ha sempre avuto via via problematiche che mi hanno depistato, il cibo, non ha mai assaggiato una torta, un gelato, una caramella, una torta e un sacco di altre cose...
Non ho mai potuto conoscere un suo amico, andarlo a vedere se giocava a pallone o se faceva una recita a scuola, non ha mai voluto fare foto, mascherarsi a carnevale, guardare un cartone animato...
Non mi passava le comunicazioni scolastiche e diceva agli insegnanti che non potevo recarmi a colloquio.
Il problema è che ha una forza incredibile, impossibile relazionarsi con lui e discutere senza arrendersi...qualche mese fa stremata dalla sua indifferenza non ho resistito, gli ho chiesto, forse sbagliando, se mi voleva bene, la risposta è stata NO!
Potrei pensare di essere io il problema ma è cosi con chiunque, soprattutto con i famigliari. Tutto quello che lo riguarda è solo affare suo!
Ho realizzato dopo anni dalla separazione con mio marito che anche lui era anomalo negli affetti anche se diverso da mio figlio, molto più mascherato, lui amava il contatto fisico, mio figlio non mi ha mai dato un bacio, e era sempre appiccicato ai nostri bambini però in occasione di gravi problemi di salute loro o miei non mostrava coinvolgimento, dispiacere, preoccupazione...non l'ho visto scomposto neppure dopo la morte del fratello e del padre, anzi, alla fine del funerale, non lo dimenticherò mai, sorridendo ha chiesto "dove si va a mangiare?"....pensavo fosse estremamente razionale, mai un moto di gelosia, pensando ora anche mia figlia, oggi venticinquenne, mi diceva che i papà delle sue amiche erano gelosi quando loro si preparavano per andare a ballare e controllavano trucco e abiti...lui niente! Ricordo che una volta gli ho domandato "ma se mi succedesse qualcosa?" E lui rispondeva che certo, gli sarebbe dispiaciuto ma per lui non cambiava niente...razionalmente sembrava un papà e un marito fantastico anche se a me sembrava di non riuscire mai ad arrivare completamente a lui, io poi agisco quasi esclusivamente di pancia e sono molto emotiva, affettuosa...
Infatti, dopo 10 anni di matrimonio, da uomo completamente dedicato a noi, anche se con sue modalità, ci ha lasciato senza quasi più vederci, senza mostrare sofferenza per il distacco, senza fatica alcuna...ha lasciato il posto di lavoro, era direttore di banca, e noi per entrare in Scientology...
Ora, da quattro anni ha una demenza precoce e degenerativa, è in pessime condizioni, si trova in un centro per Alzheimer, e io sono l'unica che fa quanto serve, i suoi figli non vengono a trovarlo da un anno e non mi chiedono niente...
La mia non è stata e non è una vita facile, difficile scrivere tutto, anzi spero di non averLa annoiata dilungandomi cosi tanto, mi acconteterei di avere un rapporto con mio figlio, di lui che ha voglia di condividere qualcosa con me... la prego, mi dia un consiglio, non ne posso più...
Ringrazio tantissimo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

Gentile Signora,
mi sembra che Lei chieda.. la luna. Nel senso che non mi sembra lui abbia questa possibilità.
E dunque se Lei si impunta su questo rimarrà inappagata, come è avvenuto con Suo marito, con quelche problema pure lui nel settore affettivo.

A questo punto è Lei che deve spostare il "focus" della propria vita, lamentarsi e soffrire non serve a niente (è brutto a dirsi, a è così).



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Utente
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Quindi non c'è niente che io possa fare per lui? Devo veramente assecondarlo, come chiede, e disinteressarmi alla sua vita? È innaturale per una mamma, e mi creda, non sono una mamma apprensiva e ossessiva...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Purtroppo non è mai stata fatta una diagnosi.

"Assecondarlo"... non so se è la parola giusta; è necessario sapersi adattare al carattere dei figli quando sono adulti; il suo è un po' più particolare di altri.

Non dico di disinteressarsi; ma non fargli pesare il Suo dolore, questo certamente.

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Utente
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vivo per i miei figli, come la maggior parte delle mamme, so che non si deve avere per forza qualcosa in cambio, ma, mi creda, senza neppure un sorriso o un interesse per me che non sia qualcosa di materiale da ottenere è veramente frustrante...mi sembra di avere innaffiato una pianticella per diciotto anni senza aver mai visto, non dico uno splendido fiore, ma neppure una piccola foglia...
Lui mi dice proprio questo, che io gli servo solo perché ora non può materialmente cavarsela da solo...
Comunque grazie per le sue risposte
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Il problema, cara signora, non è suo. Lo è solo di conseguenza ad un problema di suo figlio.

Quante volte accade di annaffiare una pianticella che.. non cresce o cresce asfittica.
Sono tante le patologie collegate all'anaffettività.
Si avvicina la giornata della sindrome di Asperger (aprile), di cui avrà sentito parlare; come si sentiranno quei genitori? eppure ugualmente si sforzeranno di amare, sapendo che il figlio non riuscirà a ri-amarli.

Auspico che Lei trovi dentro di sè la strada per "perdonarlo" e per "lasciarlo andare", amandolo ugualmente.

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Dimenticavo.
Se per il momento voi due vivete insieme, le regole della buona convivenza vanno rispettate.



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Utente
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È la persona che amo di piu e sarà cosi per sempre, lui sa che per lui ci sarò sempre e comunque...è una cosa che non conoscevo, non pensavo neppure avesse un nome, speravo si potesse fare qualcosa, voglio solo che lui sia felice...cosi come io non posso obbligarlo ad amarmi, l'ho detto anche a lui, lui non può obbligare me a non amare lui!
Grazie mille ancora
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66

E' anche bello, nei confronti di un figlio, amare senza pretendere contraccambio (se non - naturalmente - rispetto nella relazione e gratitudine per ospitarlo "fuori età").

Chissà poi cosa avverrà nel futuro, quando anche lui forse diverrà genitore.

A Lei, un caro saluto!




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