Pensione anticipata

Buongiorno
Sono un dipendente privato di 60 anni con 33 anni di contributi INPS.
All'inizio di Giugno mi e' stato diagnosticato un tumore alla prostata e dovro' operarmi di prostatectomia radicale agli inizi di Agosto.
Svolgo un'attivita' commerciale che mi porta a stare fuori casa per l'intera giornata ed alcune volte anche per 2..3 giorni.
Vorrei sapere se posso essere messo in pensione in anticipo.
Ringrazio e saluto cordialmente
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente

Secondo la L. 388/2000, art. 80 co. 3 i lavoratori visitati e dichiarati invalidi civili, di guerra, per lavoro e per servizio con invalidità superiore al 74% hanno diritto, per il calcolo degli anni di servizio ai fini pensionistici, al beneficio di 2 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivamente prestato come invalido, e ciò indipendentemente dalla causa dello stato di invalidità. Sono esclusi dal beneficio in esame i lavoratori titolari di pensione o di assegno di invalidità per i quali l'INPS ha espresso soltanto un giudizio di invalidità non accertato in percentuale.

Il beneficio è attribuito a seguito di specifica richiesta dell'interessato, corredata da idonea documentazione.
Il beneficio è riconosciuto dall'anno 2002 fino al limite massimo di 5 anni di contribuzione figurativa utile ai fini della maturazione degli anni di servizio per il diritto alla pensione, dell'anzianità contributiva e dell'ammontare del trattamento pensionistico come chiarito dall’INPS nella Circolare N° 29/2002.

L'INPS ha precisato inoltre che il diritto alla contribuzione figurativa matura a partire dal giorno in cui al lavoratore è riconosciuta un’invalidità superiore al 74% e non per gli altri periodi di lavoro.
Ad esempio se il lavoratore è stato assunto nel 1980, ma lo stato di invalidità è sopravvenuto nel 2010, la contribuzione figurativa ai fini pensionistici decorrerà dal 2010 e non dal 1980.

Altra possibilità di pensionamento anticipato è quella prevista dall'Assicurazione INPS per invalidità (Legge 222/84, art.2), secondo la quale è riconosciuto inabile l'assicurato "permanentemente non idoneo a svolgere qualsiasi attività lavorativa"; tuttavia in tale caso le condizioni cliniche devono essere compromesse al punto che l'assicurato non può svolgere nemmeno le attività lavorative sedentarie.

Per il caso di invalidità con riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle proprie attitudini a meno di 1/3, la stessa Legge 222/84 prevede invece il riconoscimento della condizione di "invalido" e l'assegno di invalidità civile, ma con prosecuzione dell'attività lavorativa.

Le suggerisco innanzi tutto di raccogliere tutta la documentazione clinica riguardante le infermità da cui è affetto, e quindi dopo aver effettuato l'intervento presentare sia istanza di invalidità civile, sia istanza di invalidità INPS.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott. Mascotti grazie della risposta.
Appena avro' subito l'intervento, durante la convalescenza, appena avro' la diagnosi post-intervento, seguiro' le strade da Lei consigliate.
Ringrazio di nuovo e saluto cordialmente
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno
leggendo su vari siti, mi sembra di capire che se mi viene riconosciuta una invalidita' civile dell'80% o superiore, si abbassa la soglia per la pensione di vecchiaia INPS da 65 a 60 anni.
Me lo puo' confermare ??
Inoltre, normalmente per la mia patologia viene riconosciuta l'invalidita' civile di almeno 80% ??
Grazie
Cordiali saluti
[#4]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

in riferimento al primo dei Suoi quesiti, ribadisco che l'abbassamento della soglia di età per la pensione INPS è relativo alla Legge 388/2000, art.80, comma 3.
Secondo tale norma, viene concesso agli invalidi civili con percentuale superiore al 74% il beneficio di 2 mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio effettivamente prestato come invalido.

Per quanto concerne la percentuale di invalidità che Le verrà riconosciuta, è impossibile formulare pronostici in tale sede, senza disporre della documentazione sanitaria, senza effettuare una visita diretta e soprattutto senza verificare quelle che saranno le condizioni cliniche conseguenti all'intervento che dovrà effettuare, ed alle successivve terapie.

Ancora Distinti Saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. Mascotti

fermo restando che sarà da verificare dopo l'intervento quanto mi potra' essere attribuito di invalidita' civile,
il Decreto Legislativo al quale faccio riferimento è il n° 503 art. 1 comma 8 del 30 Dicembre 1992 "pensione anticipata di vecchiaia".

E' ancora in vigore ??

Grazie di nuovo per le gentili e gradite risposte
Cordiali saluti


[#6]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.7k 228 26
Spett.le Utente,

il D.Lgs. 503/1992, per quanto è a mia conoscenza, è ancora vigente.
Il comma 8 riguarda l'innalzamento dei limiti di età pensionabile a 65 anni, che secondo tale norma non si applica agli invalidi in misura non inferiore all'80 per cento.

Ancora Distinti Saluti.


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