2 incisioni del collo vescicale ed esitazione importante

Gent.mi Dottri,

Vi scrivo perché sono disperato.

Soffro da sempre di Ostruzione Cervico-Uretrale, che mi ha sempre causato disuria, pollachiuria e poliuria. La trattavo con discreto successo con Xatral 10 mg la sera.
A fine agosto 2013 ho cominciato a soffrire di esitazione importante (anche 5/10 minuti), ragion per cui l'urologo ha considerato esaurita l'efficacia dell'alfuzosina.

Il 29 ottobre 2013 sono stato sottoposto ad un intervento di incisione endoscopica del collo vescicale, che il chirurgo ha ritenuto opportuno effettuare "di minima" per evitare la retrospermia.
Dopo l'intervento ho urinato bene, con flusso buono e senza esitazione per circa 3 mesi.... Dopodiché è gradualmente ricomparsa un'esitazione peggiore della precedente.

Rivoltomi allora a pagamento ad altra struttura, dopo un'uretrocistografia retrograda (non sono riuscito ad urinare) ed un esame urodinamico (non sono riuscito ad urinare) da cui sono uscito con diagnosi di vescica acontrattile, il 31 luglio 2014 sono stato sottoposto ad un nuovo intervento di incisione del collo vescicale, questa volta non di minima ma "standard".

Per circa 6 mesi dopo l'intervento le cose sono andate a meraviglia.... Poi di nuovo il disastro!
Da febbraio è ricomparsa un'esitazione peggiore rispetto a quella precedente l'intervento (di giorno è stimabile in 2 minuti, la sera in 5 e la notte in 10/15) ed il flusso è intermittente. E tutto questo pur prendendo su indicazione urologica Tamsulosina 0,4 1 cp dopo colazione.

Nonostante la disponibilità datami verbalmente l'urologo che mi ha operato non mi risponde. Ho dunque provveduto a prenotare una visita di controllo, fissata tra 7 giorni. Nel frattempo il medico di base mi ha consigliato di sostituire la Tamsulosina con il Silodyx, ma prima di effettuare il cambiamento vorrei avere un Vostro parere in merito!

Grazie!
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
il silodyx rispetto alla tamsulosina dovrebbe essere più selettivo per i recettori localizzati a livello cervico- uretrale e pertanto dovrebbe avere un effetto rilassante maggiore sul tono sfinteriale rispetto ai precedenti farmaci da lei utilizzati.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Dottore, La ringrazio!

Significa dunque, data la sintomatologia descritta, che si è rimarginata anche la seconda incisione del collo, secondo Lei?

Come devo comportarmi?

Grazie!
[#3]
dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentili Dottori,

dopo consulto urologico di ieri il medico ha deciso di procedere con una cistoscopia ambulatoriale (!!) per valutare se si sia effettivamente rimarginata anche la seconda incisione del collo vescicale, per abbreviare i tempi.

Io dopo una notte orrenda, piena di dubbi, gli ho scritto che intendo piuttosto pazientare e giungere alla diagnosi con esami meno invasivi....

Sentivo ieri il Vs. collega parlare di un'ecografia.... Per Voi mediante quali altri esami si può constatare se si si verificata la rimarginazione dell'incisione?
Grazie!
[#4]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
a distanza di tempo da un intervento chirurgico è spesso necessario eseguire esami di controllo che, insieme alla sintomatologia riferita dal paziente, permettono di seguire l'evoluzione post- chirurgica della patologia.
Sono passati circa sei mesi dall'ultimo intervento e credo che il collega voglia fare un ecografia dell'apparato urinario e valutare il residuo post- minzionale.
Utile anche eseguire una cistoscopia proprio per andare a vedere direttamente l'aspetto del collo vescicale ma anche altri eventuali segni di disfunzione delle basse vie urinarie.
Questi esami ed eventualmente una uroflussimetria sono necessari.
Cordialità
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