Gastropatia in fase attiva e reflusso biliare.

Buonasera. Da circa un anno ho degli episodi non frequenti (non hanno una cadenza precisa, con una frequenza media di uno al mese circa) di fortissimi dolori al petto, localizzati precisamente nella zona dello sterno; sono veramente intensi e disabilitanti, ho la sensazione di non poter respirare pena l'acutizzarsi dell'evento. La prima volta che mi successe, corsi dal medico dicendogli che mi sembrava di avere avuto qualcosa di similie ad un'angina pectoris, non sapendo di preciso cosa mi fosse capitato; lui mi chiese di descrivere con precisione i sintomi e se al verificarsi ero sdraiato (infatti ero a letto) e dal mio resoconto dedusse che si trattava di un'esofagia da reflusso. Mi fu consigliato di fare una "esogastrocolonscopia" (non so se il termine è esatto, non ho le carte sotto mano) la quale, eseguita il 7 maggio 2012, ha avuto come diagnosi "gastropatia in fase attiva con reflusso biliare"; nelle osservazioni si specificava che gli organi ispezionati erano regolari ma che lo stomaco appariva - scritto testualmente - "con le pareti verniciate da bile" ed entrando con lo stumento veniva notata una "formazione biancastra" all'inizio della laringe, definita poi nella diagnosi come "pseudo-polipo corda vocale destra".
A seguito di queste analisi mi veniva prescritta una cura a base di Riopan (1 pastiglia 4 volte al di dopo i pasti e prima di coricarsi) e Esopral (1 pastiglia al di).
I miei quesiti sono:
- dato che da circa un mese dall'inizio della cura ho avuto un'altro episodio doloroso uguale a quello sopra descritto, devo aspettarmi che possano verificarsi di nuovo, magari con minore frequenza, o la cura può avere un risultato definitivo?
- in caso di reiterazione degli episodi c'è qualche farmaco da poter assumere "all'emergenza" per attenuare il più rapidamente possibile il dolore?
- Riguardo all'alimentazione ho letto sul web di tutto ed il contrario di tutto; devo seguire una dieta specifica? Preciso che di mia iniziativa ho già eliminato completamente tutti gli alcolici (vino e birra poco frequenti, principalmente ai pasti, la birra un po' più spesso, non assumevo superalcolici), il caffè (sob), il tea, ed ho letto che nelle mie condizioni pure gli agrumi, i pomodori, i fritti, ed il cioccolato sarebbero vietati. Ho smesso di fumare da circa 15 anni.
- C'è qualche limitazione all'attività fisico/sportiva? (percorro una quarantina di km 3/4 volte alla settimana con la bici da corsa).
Ringrazio fin d'ora per le eventuali risposte e porgo cordiali saluti.

[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Gentile utente,
in effetti sembrerebbe una malattia da reflusso gastroesofageo che potrebbe essere sia di natura acida che biliare.

La terapia si avvale di procinetici e PPI,
oltre a consigli alimentari e comportamentali.

Ecco alcune regole alimentari che è bene seguire:
-evitare i pasti abbondanti;
-mangiare poco e spesso. Mangiare lentamente;
-eliminare fritti, condimenti e salse;
-ridurre il consumo di aglio, cipolla, menta, anice, caffè e tè;
-ed evitare di mangiare cibi acidi o speziati;

Ecco alcune regole comportamentali che è bene seguire:
-aspettare almeno tre o quattro ore prima di coricarsi dopo aver mangiato. Consumare cene leggere.
-evitare di indossare vestiti scomodi o troppo stretti in vita. I vestiti stretti, specie sulla vita, aumentano la pressione sull'addome.
-evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo aver mangiato bisogna aspettare almeno tre o quattro ore prima di andare a dormire.
-evitare di compiere sforzi fisici a stomaco pieno. È meglio aspettare due o tre ore dopo aver mangiato prima di compiere attività fisica. Subito dopo mangiato è bene anche evitare movimenti bruschi e improvvisi (per esempio piegarsi per raccogliere qualcosa);
-elevare la spalliera del letto di circa 10 cm: aiuta a mantenere l'esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco. È meglio non usare pile di cuscini perché potrebbero avere l'effetto opposto e aumentare la pressione sull'addome;
-evitare l'uso di farmaci che possono favorire il reflusso. Esistono alcuni farmaci che possono causare il reflusso (per esempio: nitrati, teofillina, calciontagonisti, banzodiazepine, dopamina, FANS, tetracicline);
-smettere di fumare. Il fumo fa male alla salute in generale. In più, la nicotina delle sigarette fa rilasciare la valvola che si trova tra stomaco ed esofago e causa il reflusso;
-tenere sotto controllo il peso o ridurre il sovrappeso. I chili di troppo aumentano la pressione nell'addome e possono favorire il reflusso.

Inizi con questi accorgimenti e vedrà che comincerà ad andar meglio.

Cordialmente

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per l'esaudiente consulto. Ieri,a seguito di un'ecografia, mi è stata riscontrata una iatiasi biliare.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Ci mancherebbe.

Auguroni
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto