Attacchi di ansia duraturi nell'arco della giornata

Salve a tutti e ringrazio in anticipo di una eventuale risposta che mi darebbe molto conforto! Faccio un quadro generale della mia situazione: ho 20 anni, ho una fantastica ragazza della mia stessa età di cui sono molto innamorato, vivo a casa con mio padre ma la maggior parte delle volte sono solo con la mia fidanzata... da diverso tempo (circa 6 mesi) soffro di frequenti attacchi d'ansia, che ultimamente sono diventati l'ordine del giorno con una durata che si può estendere anche dalla mattina alla sera, ciò mi crea parecchio scompiglio nella mia vita perchè non mi fa stare ne in pace con me stesso ne con le persone che mi circondano e a cui tengo moltissimo... spesso questi stati ansiogeni sono scaturiti da un fattore che mi creo io in testa, oppure delle volte non so neanche il motivo... più cerco di scacciarla e più mi si inchioda in testa! questo mi si ritorce anche nei disturbi sessuali, quali ansia da prestazione... ma non capita sempre. Una mia più grande paura è quella di perdere la mia ragazza, e per questo la psiche mi gioca brutti scherzi, facendomi saltare in testa pensieri brutti per la quale potrei perderla e così come per magia questi pensieri sembrano materializzarsi... facendomi diventare ansioso, agitato e irrequieto. ci sono dei giorni che ci sto da dio invece e tutto va bene, C'è da dire che quando avevo 18 anni ho passato un brutto periodo tra la separazione dei miei e tra l'allontanamento dalla ragazza di cui ero innamorato (la donna che attualmente è la mia fidanzata) e per circa 5 mesi ho fatto uso di droghe pesanti (cocaina, eroina, mdma, ketamina e allucinogeni) poi ho smesso del tutto e non le ho più toccate fino adesso... oggi continuo a fumare abitualmente marijuana (circa uno o due spinelli al giorno) e 1 anno fa ho abusato di questa sostanza, arrivando a fumarmi anche 5 grammi al giorno da solo... vorrei smettere del tutto ma purtroppo riconosco che ho una forte dipendenza dai cannabinoidi... tutto questo potrebbe incidere su quanto detto prima? o la diagnosi va ricercata altrove? attendo con ansia una vostra risposta, cordiali saluti, Carlo.
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Dr.ssa Anna Maria Manicone Psicologo 6
Gentile ventenne,
tra uso quotidiano di Cannabis e sintomi ansiosi c'è un forte legame, per cui è ipotizzabile che gli attacchi di ansia siano dovuti all'uso abituale di marijuana.
"1 anno fa ho abusato di questa sostanza, arrivando a fumarmi anche 5 grammi al giorno da solo... "
Gli attacchi di ansia si sono presentati in concomitanza con l'abuso di sostanze?
"vorrei smettere del tutto ma purtroppo riconosco che ho una forte dipendenza dai cannabinoidi"
Mi sembra che la risposta alla sua richiesta sia contenuta nelle sue stesse parole: vuole smettere ma riconosce che da solo non ci riesce, sarebbe opportuno a mio avviso intraprendere un percorso di psicoterapia per lavorare sulla sua dipendenza dai cannabinoidi, di cui l'ansia potrebbe essere una conseguenza.
La saluto cordialmente, restiamo in ascolto

Dr.ssa Anna Maria Manicone
Psicologa
Giudice Onorario Minorile
Mediatrice familiare
Consulente di orientamento scolastico e professionale

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dopo
Utente
Utente
la ringrazio Dr.ssa per avermi dedicato del tempo... prima di entrare a stretto contatto con il mondo degli stupefacenti non soffrivo ne di attacchi d'ansia, ne di attacchi di panico, conducevo una vita sana e tranquilla, per cui si: gli attacchi di ansia si sono presentati in concomitanza all'abuso di cannabis. Vivo dei giorni in cui riesco a controllarla e alla fine dei conti diciamo che sto "bene", altri giorni invece prende totalmente il sopravvento e ho l'impressione che non riesco ad uscirne... Dr.ssa è un caso che l'ansia si leghi in maniera così stretta alle mie più grandi paure? come quella di perdere la mia ragazza? è reversibile tutto ciò?
la ringrazio nuovamente
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Utente
Utente
purtroppo non mi fa essere me stesso... a volta da l'impressione di essere catastrofica
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non è un caso che l'ansia sia amplificata quando si riferisce alle paure, ad esempio di perdere la Sua ragazza, vissuto che non Le è nuovo, se ho capito bene e che meriterebbe un approfondimento in una sede opportuna.

Però le strategie che Lei utilizza, cioè l'uso di sostanze non sono molto utili per la gestione del problema, semmai lo pegiorano.
Ma se il Suo obiettivo è questo, cioè "vorrei smettere del tutto ma purtroppo riconosco che ho una forte dipendenza dai cannabinoidi... ", allora perchè non decide seriamente di lasciarsi aiutare, non qui perchè non è possibile, ma da uno psicologo psicoterapeuta di persona che potrà valutare la situazione in modo accurato e orientarLa verso la soluzione?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentilissima dott.ssa la ringrazio del suo intervento e della disponibilità che lei ha di discutere a riguardo, faccio qualche passo indietro: fumavo qualche spinello all'età di 17 anni, (3 o 4 al mese max) ed avevo totalmente la situazione sottomano, a scuola avevo bei voti, a casa era tutto apposto, mi sentivo con quella che poi oggi è la mia ragazza, insomma conducevo una vita "standard" come qualsiasi adolescente... da li ad un anno la mia vita si è completamente capovolta: i miei genitori si sono separati per motivi che non sto ad elencare, e come se non bastasse in concomitanza la ragazza di cui ero innamorato era segregata in casa dal suo ex, così ero impossibilitato a vederla... mi sono ritrovato a casa da solo con mio padre distrutto per tutto quello che stava accadendo, capisce che non è facile per un neo 18enne caricarsi tutto questo peso sulle proprie spalle dall'oggi al domani, così mi sono abbandonato a me stesso, ho iniziato ad esagerare con la marijuana e l'hashish per poi passare ad un breve periodo di droghe pesanti che, ringraziando dio, sono riuscito a troncarle poco dopo... tutto questo è andato avanti per quasi un'anno quando poi le cose hanno ripreso una piega migliore: ho riallacciato i rapporti con mia madre e con la mia ragazza, di cui ero follemente innamorato, e mese dopo mese ci siamo messi insieme (è passato quasi un anno). le prime volte che tentavo di avere rapporti sessuali con lei mi sono imbattuto nell'ansia da prestazione, era una mia paura di sbagliare, di non essere all'altezza, perchè quando all'inizio mi accadeva la mia ragazza non la prendeva bene, pensava che non mi piacesse, così ogni volta per me era diventata come un duro esame da superare... col tempo mi sono sbloccato e questo problema si è presentato (e si presenta tutt'oggi) di rado. Sono sincero, ogni volta che devo fare sesso con la mia ragazza ho sempre quel pensiero fisso dell'ansia da prestazione, sia che va bene sia che va male... è diventata un'ossessione... ho paura di commettere qualcosa di sbagliato che mi porti a perderla.. anche se lei è totalmente comprensiva con me ed ora mi fa sentire a mio agio...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

credo sia arrivato il momento di affrontare le Sue paure e i Suoi timori : " ogni volta che devo fare sesso con la mia ragazza ho sempre quel pensiero fisso dell'ansia da prestazione, sia che va bene sia che va male... è diventata un'ossessione... ho paura di commettere qualcosa di sbagliato che mi porti a perderla.. "

e di scegliere strategie di soluzione del problema diverse da queste: "ho iniziato ad esagerare con la marijuana e l'hashish per poi passare ad un breve periodo di droghe pesanti ", piuttosto che di evitare le situazioni temute per paura di un fallimento (es rapporto sessuale vissuto con timore e ansia da prestazione).

Non è il caso di procedere per prove ed errori, ma di capire anche grazie all'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta come fare per vivere quelle situazioni con la serenità che è giusto che Lei abbia.

Se la relazione con la Sua ragazza ora è più salda e lei si mostra comprensiva, perchè non condividere questa difficoltà e affrontarla insieme?
Forse non sa che queste problematiche sessuali sono spessissimo mantenute anche dall'atteggiamento che ha il partner...

Cordiali saluti,
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro Carlo,

il focus sono i suoi pensieri ricorrenti ed intrusivi, anche se secondari probabilmente ad abuso di sostanze, che vanno ben individuati ed elaborati.

Il suo totale spazio vitale inizia a risentirne in modo importante.

Inizi a prendersi cura di se', attraverso un confronto con il suo medico di base o psichiatra, per la valutazione del suo stato organico relativo alla cannabis e con uno psicoterapeuta, per poter essere "accompagnato" in questo importante percorso di scoperta.


Siamo in ascolto.


Un caro saluto
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Dr.ssa Anna Maria Manicone Psicologo 6
"E' un caso che l'ansia si leghi in maniera così stretta alle mie più grandi paure?"
Non è un caso, la sua grande paura di perdere persone importanti, nel caso specifico la sua ragazza, è fortemente connessa al suo stato d'ansia. L'ansia genera un circolo vizioso: più ha ansia, più aumenta la paura, aumentando la paura, l'ansia cresce ulteriormente.
Come lei stesso scrive, più cerca di scacciare l'ansia e più le si "inchioda in testa" ed anche se cerca di controllarla poi prende il sopravvento.
Perché, piuttosto che fuggire dalle sue paure, non impara a conoscerle e ad affrontarle con l'aiuto di un professionista, vista la sua volontà di uscire da questo circolo vizioso?
La saluto cordialmente
[#9]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio veramente di cuore a tutti, perchè mi avete dedicato del tempo in un argomento che per me è estremamente delicato ed attualmente è il cardine dei miei pensieri... farò tesoro dei vostri consigli e li seguirò uno ad uno, sperando che col tempo questa situazione vada per il meglio. Un cordiale saluto e un augurio per le vostre giornate,
in fede, Carlo
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro Carlo,
grazie a lei per il confronto e la condivisione...

Un augurio, di cuore...
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