Ansia e sintomi somatici

Buonasera,

Mi chiamo ho francesco, ho 23 anni e da circa 2 soffro di un disturbo di ansia generalizzato.
I sintomi durante questi 2 anni hanno avuto le connotazioni più disparate.
Inizialmente un calo del desiderio (che ora è migliorato tantissimo) mi ha fatto porre domande sul mio orientamento sessuale, con una certa insistenza.

Successivamente ho avvertito dei dolori al petto che mi hanno portato a fare accertamenti all'ospedale di Modena dove sono finito al pronto soccorso, perchè credevo di avere un infarto,poche ore dopo ero a casa con ancora qualche sintomo, e le rassicurazioni di due cardiologi.

Mi è stato prescritto del Lexotan da prendere all'occorrenza dal mio neuropsichiatra.

Dopo questo evento, ho avuto problemi di insonnia, di dermatiti ed altri sfoghi cutanei, e di caduta dei capelli. Ovviamente ho collegato tutti questi sintomi all'ansia.

Ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia con approccio cognitivo-comportamentale.
Dopo circa 1 anno di terapia, i problemi di ansia erano molto diminuiti e riuscivo a gestire i momenti di crisi con una certa facilità. Ho così interrotto la terapia, ed ho continuato a fare moderatissimo uso di lexotan all'occorrenza(1 bottiglietta in 1 anno) sotto osservazione del neuropsichiatra.

Ultimamente ho sviluppato dei sintomi che mi hanno messo molto in ansia. Ho iniziato ad avvertire agli arti tremori, fascicolazioni, mancanza di forze, stanchezza, contratture, brevi parestesie. Ovviamente ho iniziato a pensare alle più disparate malattie neurologiche. Il mio neuropsichiatra mi ha detto di stare tranquillo, e ricominciare a prendere lexotan all'occorrenza, dato che questi sintomi sono abbastanza comuni tra chi soffre di ansia.
Il bromazepam riduce molto ogni mio sintomo fisico.

Per un buon periodo questi sintomi sono spariti, ma ora sono ritornati. Inizialmente ho notato, che uscendo e facendo il meritato week-end universitario con i gli amici, quando mi capitava di bere un po' di più, il tremore ed i sintomi erano sempre meno evidenti, fino a diventare inesistenti. Successivamente questo effetto dell'alcool si è molto affievolito.
Proprio oggi mi è capitato di fare uso di cannabis, e non mi capita quasi mai. Improvvisamente tutti i sintomi fisici sono spariti, e l'ansia appariva diminuita. Questa condizione è durata per alcune ore

Invece di confortarmi, questo, mi ha fatto tornare a farmi mille domande sulle possibili malattie neurologiche, perchè ho sentito che la cannabis allevia i sintomi di questi disturbi.

è possibile che la cannabis abbia un effetto positivo anche sui sintomi psicosomatici?

Ringrazio in anticipo chiunque mi risponda, buonasera.
[#1]
Psicologo attivo dal 2012 al 2016
Psicologo
Gentile Utente,

non si faccia ingannare dai temporanei effetti dell'alcool e della cannabis, non cada nella trappola.

Entrambi hanno effetti collaterali che a lungo termine possono diventare assai dannosi; può trovare maggiori informazioni in questo articolo:

https://www.medicitalia.it/news/psicologia/2602-cannabis-e-patologie-mentali.html

Inoltre, non confonda la cannabis con il principio attivo 9-THC contenuto nella pianta di marijuana, che ha proprietà terapeutiche ma va utilizzato _esclusivamente_ sotto prescrizione medica.

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

credo sia necessario comprendere la causa, che sottende i suoi disagi...

Il suo corpo ci parla... chiede aiuto!

La psicoterapia è fondamentale e, in caso di necessità, integrata con i farmaci...

Quello che si dovrebbe evitare è l'uso di cannabis, soprattutto se sta assumendo farmaci.

In, particolare, se è seguito già da uno Psichiatra e da uno Psicoterapeuta dovrebbe rivolgersi a loro per tutti i suoi dubbi e per definire, eventuale, modifiche terapeutiche.

Si affidi a loro.


Un caro saluto
[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto ringrazio entrambi per il tempo dedicatomi.

Vorrei sottolineare che l'insorgenza dell'ansia ha preceduto l'inizio del mio saltuario consumo di cannabis. E soprattutto faccio uso di alcol più del normale (cioè più di una birra o un bicchiere di vino) solo un paio di volte al mese quando capita qualche serata particolare.

Quello che mi chiedo è, seppure gli effetti benefici di alcol e cannabis siano assolutamente momentanei e limitati alle prime assunzioni, confermino il fatto che questi sintomi pseudo(spero)neurologici siano legati all'ansia e non ad una condizione fisica.

è possibile che il THC abbia avuto un effetto positivo anche sui sintomi psicosomatici? oppure aiuta solo a limitare i sintomi di chi ha malattie come la SM o la SLA?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se ha già fatto un percorso di psicoterapia, dovrebbe essere in grado di leggere correttamente quei sintomi e ricondurli all'ansia.
Strategie comportamentali come fumo, alcol, ecc... non aiutano e non dubito che Lei voglia limitare il consumo a serate con gli amici ma il problema è che tali sostanze amplificano le sensazioni negative che Lei percepisce.

Posso chiedere se la psicoterapia è terminata in accordo con il curante o se è stata una Sua idea? Attualmente fa fatica a gestire l'ansia come Le è stato insegnato durante la terapia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

accolgo la riflessione della collega a comprendere realmente la natura dei sintomi, che sottendono queste sue perplessità.

Come già sollecitato, sarebbe opportuno confrontarsi con chi si sta prendendo cura di lei o di riflettere sul percorso di Psicoterapia da intraprendere, perché questa confusione tra farmaci, fumo ed altro la rende "sconnesso" dalla realtà.

Noi, comunque, rimaniamo in ascolto per qualsiasi bisogno..

Si affidi!



Un caro saluto
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dott.sse,

La psicoterapia l'ho sospesa in accordo con il neuropsichiatra di mia conoscenza. L'ansia riesco a gestirla abbastanza bene, tranne quando i sintomi fisici diventano tanto persistenti da farmi dubitare di qualche più o meno grave malattia.

Ma non voglio ripetere l'errore fatto con i sintomi che avevo al torace e ricadere in quella continua richiesta di pareri cardiologici ed esami più o meno invasivi.

Avevo in mente di intraprendere un percorso psicoanalitico di orientamento Lacaniano con una onlus gratuita nella mia città.

Vorrei sottolineare ancora una volta, che non faccio abuso di alcol, cannabis o psicofarmaci. Fumare mi capita davvero raramente (ed intendo al massimo una volta al mese) ed ho deciso di smetterla completamente. L'uso di alcol si limita esclusivamente a qualche serata con gli amici, e di bromazepam ho utilizzato una sola boccetta in un anno.

Ripeto che la mia preoccupazione attuale verte esclusivamente su questi sintomi pseudo-neurologici, con la stessa insistenza e seguendo gli stessi pattern comportamentali che accompagnavano le preoccupazioni riguardo la sessualità o la mia condizione cardiaca.

Ciò che mi preoccupa maggiormente è il fatto che questi sintomi permangano anche quando l'ansia è molto pacata, ma sono molto altalenanti e di intensità che non compromette in alcuna misura nessun ambito della mia vita personale.

Quei sintomi che ho elencato nel primo post, sono completamente riconducibili all'ansia? è possibile che questi sintomi come momentanee parestesie, tensioni muscolari, fascicolazioni ecc. siano totalmente slegate da qualsiasi problema organico?

Vi ringrazio.

[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

si affidi ad uno psicoterapeuta, per poter lavorare in profondità...

Ha bisogno di comprendere cosa sottende sotto questi sintomi e pensieri...


Si affidi pure a questo approccio prescelto, così da comprendere il suo reale bisogno.

Non si dia un tempo, ma solo il tempo di cui lei necessita... non abbia fretta!


Un augurio,

di cuore
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,

Come giustamente lei mi consiglia, non mi sono dato un tempo, e vivo tutta la condizione abbastanza serenamente, sapendo che il tempo, la forza di volontà, l'aiuto di professionisti, e la futura stabilizzazioni di situazioni ora instabili, potranno solo giovare alla mia situazione.

Non ho alcuna fretta e sono consapevole che queste situazioni affliggono la vita di una percentuale di persone non indifferente, devo solo accettarla e continuare sulla strada che ho intrapreso, che ha migliorato notevolmente le mie condizioni nell'ultimo anno.

Rivolgo la domanda direttamente a lei e agli altri professionisti che sono intervenuti, consapevole che un parere online si limita a poco più che un'opinione. è possibile che sintomi pseudo-neurologici, così come li ho elencati, abbiano una natura esclusivamente psicologica e somatica?
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,
non deve cercare qui la risposta..

Si confronti con il neuropsichiatra, per l'aspetto prettamente medico e con il nuovo terapeuta per questa sua, insistente, necessità di conoscere, comprendere, capire...
... c'è un motivo alla base di questo suo "atteggiamento", che va inquadrato in una corretta diagnosi clinica, che da questa postazione non possiamo assolutamente fare.

Un saluto affettuoso
Ansia

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