Pensieri ossessivi

Salve,
Sono un ragazzo di 27 anni, vi contatto perché è da un bel po di tempo che vivo un disagio mentale e fisico.
Molto spesso mi capita di pensare in modo ossessivo a cose che avrei potuto fare e non ho fatto;
Di pensare a situazioni spiacevoli che mi sono accadute;
Di fantasticare su cose che mi sarebbe piaciuto che accadessero.
In tutto questo ..mentre penso ..mi incolpo. .perché penso che se una determinata cosa non è accaduta è colpa mia ...e che se una spiacevole situazione è accaduta è per colpa mia. E ci sono giorni che mi masturbo in modo frenetico e incontrollato ...mentre penso . Tutto questo mi comporta anche umore depresso e mancanza di erezione. Vorrei avere un consiglio su come comportarmi . Grazie
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

nel suo caso non credo sia utile dare consigli specifici se non quello di contattare un medico andrologo per una visita e un Collega psicologo specializzato in psicoterapia per una valutazione attenta del caso.

I pensieri ossessivi possono limitare il suo benessere psicologico alimentando dubbi, insicurezze e sensi di colpa, talvolta le limitazioni si possono estendere anche al corpo con varie forme di disagio.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, senz'altro i suoi vissuti andrebbero approfonditi.

Mi sento di lasciarle soltanto una suggestione: quel fantasticare su cose che le piacerebbe accadessero, che continua a ripresentarsi, forse vorrebbe diventare, almeno in parte, realtà? E il suo riproporsi non necessariamente è un male, ma magari è un modo per ricordarle quali strade percorrere, per ricordarle un senso di possibilità ad oggi negato?

A volte capita che un senso di responsabilità forte ci impedisce di esprimerci e di essere liberi.
Non so se questo è il suo caso, ma magari pensiamo di dover rispondere alle aspettative degli altri e ci sentiamo in trappola.
La masturbazione potrebbe essere collegata a questi vissuti soggettivi. Potrebbe avere molti significati. Potrebbe essere un modo per scaricarsi e non pensare più, ad esempio, oppure anche un modo per esprimersi o trovare quel piacere altrimenti inesistente.
Se così fosse, certamente andranno trovati i giusti canali di espressione di sè, in cui lei possa realizzare se stesso nei suoi progetti di vita.

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Questo collegamento erotico che Lei compie fra i sensi di colpa e l'esigenza/desiderio di masturbarsi mi fa sorgere una domanda: che tipo di educazione ha ricevuto? Che scuole ha frequentato? Ha frequentato ambiti particolari, anche con obiettivi ludici?
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
provi a leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
e non scarti l'idea di rivolgersi a un nostro collega per una valutazione diretta e comprendere il da farsi per superare le difficoltà esposte.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
In effetti tempo fa sono stato ad uno psicologo ...dopo una decina di sedute mi ha consegnato una relazione psicodiagnostica. Sulla relazione stava scritto che "soffrivo di sintomi riconducibili al quadro dei disturbi ossessivo - compulsivo . Tuttavia non c'erano elementi sufficienti che soddisfano i criteri diagnostici del DSM-V . Il paziente potrebbe beneficiare di un ulteriore approfondimento diagnostico con test per verificare tale possibilità ed effettuare un percorso di sostegno psicologico per la gestione della sintomatologia." Dopo quel giorno ho deciso di non andare più dallo psicologo perché sinceramente mi sentivo un po meglio .
Ora mi capita di avere l umore depresso e di pensare sempre a ciò che avrei potuto fare e non ho fatto una determinata sera o un determinato giorno . Ma i miei pensieri non sono mai li stessi ..cambiano di settimana in settimana..l 'oggetto dei pensieri è sempre lo stesso .
Sinceramente non so che fare, perché questi pensieri mi limitano molto sia a livello sociale ..ma anche nello studio. La mia preoccupazione è che se vado a uno psicologo- psicoterapeuta dopo tante sedute il problema rimane tale e quale ... E quindi questi pensieri è normale che li ho ..forse perché non sono soddisfatto a pieno della mia vita ..Ma facendo terapia non cambierebbe la mia situazione .
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Non sia scoraggiato, anche se è comprensibile che non riuscendo a risolvere il problema, abbia una sensazione di impotenza.

Nel mio modo di lavorare, e avendo una lunga esperienza nella psicodiagnosi, ritengo che non sia utile incasellare una persona in un disturbo. Ovviamente non tutti la pensiamo allo stesso modo, questo dipende dall'orientamento del professionista. Si potrà confrontare con altri pareri e capire qual è il modo di pensare più vicino a lei.

Per il mio orientamento in psicoterapia, la diagnosi non è un'etichetta che si applica attraverso lo studio scolastico di un manuale statistico. Etimologicamente diagnosi significa "conoscere attraverso" l'incontro potremmo dire. È una conoscenza che riguarda la complessità dell'individuo e del suo mondo emotivo non riducibile a un insieme di sintomi descrittivi costitutivi di un disturbo. Non si tratta di fare una radiografia a un organo.

Ci tengo molto al lavoro di psicoterapia, per me ha un valore inestimabile e nel suo caso sono convinto significativamente che possa esserle di beneficio. E spero che lei possa rifletterci ancora.
Dovrà soltanto trovare lo psicoterapeuta giusto per lei, chiedendo ulteriori informazioni, facendosi un'idea usando il suo intuito.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis

[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Ma facendo terapia non cambierebbe la mia situazione.<<
questo è possibile perché nessuno le può dare la "certezza" del buon esito del trattamento, soprattutto se non riesce a trovare la giusta motivazione nell'affrontare un percorso. Tutto questo purtroppo fa già parte di un pensiero ossessivo e controllante.

>>E quindi questi pensieri è normale che li ho ..forse perché non sono soddisfatto a pieno della mia vita.<<
se si tratta di pensieri ossessivi significa ha una difficoltà nella gestione dell'ansia le cui cause sono molto più complesse e non credo siano legate alla semplice "insoddisfazione" che può trovare nella quotidianità.

Cosa ha pensato dopo aver ricevuto la diagnosi?





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