Difficoltà erezione in certe posizioni dopo una esperienza negativa

Gentili medici,
sono un ragazzo di 27 anni di costituzione longilinea: pratico una moderata attività fisica, seguo un'alimentazione varia e bilanciata e non bevo né fumo.
Rispetto alla quasi totalità dei giovani, durante l'adolescenza non ho mai avuto una forte attrazione per la sessualità, quanto piuttosto per l'amore romantico. Anziché la necessità di avere una persona al mio fianco che mi soddisfacesse dal punto di vista fisico, ho sempre avuto il bisogno di avere qualcuno con cui condividere momenti romantici, come una passeggiata al lago o una cenetta al ristorante. A dimostrazione di questo mio sostanziale disinteresse per il sesso, non sono mai stato attratto dai filmati porno, che ho guardato molto raramente durante tutta la mia vita.
Nonostante tutto, però, non ho mai avuto problemi di alcun tipo dal punto di vista sessuale: ho sempre avuto erezioni mattutine, così come erezioni spontanee durante il giorno.
6-7 anni fa mi sono ritrovato in una situazione di forte intimità con una ragazza che però non mi attraeva molto fisicamente. Abbiamo tentato di avere un rapporto sessuale, ma non sono riuscito ad ottenere un'erezione completa, per la prima volta nella mia vita e nonostante svariati tentativi. Dopo quella delusione il desiderio sessuale, già debole in me, è completamente svanito, così come le erezioni spontanee durante il giorno, mentre quelle mattutine si sono di molto ridotte.
Questo ha fatto si che per diversi anni evitassi volontariamente situazioni di intimità con le ragazze, per paura di brutte figure nel caso si fosse arrivati al punto da avere un rapporto sessuale.
Da qualche mese tuttavia ho una storia con una ragazza che amo da morire e che conosco da diversi anni: con lei non ho mai avuto questa fobia, proprio perché conoscendola già da tempo non temevo un suo giudizio nel caso avessi fatto "cilecca". Non vi nascondo che anche con lei è stato difficile all'inizio ma, a mano a mano che l'affinità cresceva, il mio "problema" sessuale tendeva a scomparire e le erezioni a farsi sempre più frequenti e durature.
Tuttavia ancora adesso, dopo diversi mesi di relazione, non sempre riesco ad ottenere un'erezione soddisfacente: in particolare, questo avviene quando mi ritrovo con la mia ragazza a letto, nella stessa posizione in cui anni prima era avvenuta la mia prima "delusione". Quando invece abbiamo rapporti intimi in altre posizioni (ad esempio, in piedi in doccia) l'erezione è molto potente e duratura.
Un annetto dopo il presentarsi di questo problema ho fatto delle analisi ormonali per verificare che non avessi problemi di quel tipo, ma esse sono risultate nella norma. Mi chiedo quindi se il mio problema possa essere solamente psicologico (l'associare il letto alla mia prima delusione e quindi una maggiore ansia di fallire nuovamente) o se possa esserci anche una componente vascolare (la diversa posizione del corpo che potrebbe modificare il flusso del sangue e quindi l'intensità dell'erezione).
Vi ringrazio del parere.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ha fatto bene a fare gli esami prescritti dal medico ma non ho ben capito se è stato anche visitato da un andrologo. Se ancora non lo ha fatto tenga presente che quello è il primo step.
Poi dal punto di vista psicologico, il problema come Lei ha ben detto può stare qui: "Questo ha fatto si che per diversi anni evitassi volontariamente situazioni di intimità con le ragazze, per paura di brutte figure nel caso si fosse arrivati al punto da avere un rapporto sessuale."
Se c'è un apprendimento che genera una memoria negativa e di insuccesso e se tale apprendimento non viene visto e spezzato, è il caso di intervenire da un punto di vista psicoterapico.
Apparentemente non sembra nulla di grave da mettere a posto, ma da qui non posso dirlo con certezza.
Senta prima un andrologo, per escludere e sciogliere ogni dubbio.
Poi si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se di formazione cognitivo-comportamentale, perché attraverso prescrizioni precise a livello comportamentale sarà possibile modificare anche le convinzioni che Lei ha di se stesso, della prestazione, della figuraccia, ecc...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Per quanto riguarda la posizione da Lei assunta durante quello sgradevole ed umiliante episodio essa e' senz'altro stata rappresentata come negativa e certamente attiva delle condotte di evitamento a livello inconscio.
Questo a mio avviso sarebbe gia' abbastanza a determinare il verificarsi in Lei del problema che ci riferisce.
Se invece vorra' accertarsi a livello organico della buona funzionalita' del suo apparato riproduttivo dovra' rivolgersi ad un andrologo per la diagnosi medica del caso.
Ci faccia sapere!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<possa essere solamente psicologico (l'associare il letto alla mia prima delusione e quindi una maggiore ansia di fallire nuovamente)<<

Sembrerebbe proprio possibile!
I problemi ormonali li ha approfonditi, con esito OK, mentre quelli relativi alla componente vascolare vanno indagati con l'urologo attraverso approfondimenti - non tema - non invasivi.
Escluda anche quest'ultimo punto, se le fa problema dover evitare quella posizione o il dubbio di "avere qualcosa".

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Il primo step diagnostico è Andrologico, le analisi senza un clinico non servono a nulla e manca la parte rimanente della valutazione.

La "memoria corporea del fallimento" si ripropone inoltre, in maniera immodificata e sgradevole, rendendo l'intimità poco spontanea e, spesso, fallimentare.

Ma il suo storico sessuale andrebbe indagato con cura e competenza.

In sessuologia esistono fattori di esordio della problematica, altri di mantenimento ed altri ancora precipitanti.

Consulti questo materiale, trova anche un " canale salute' tutto sul d.e ed una video intervista.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio innanzitutto di essere intervenuti numerosi e di avermi espresso i vostri pareri che ho molto apprezzato.

Devo dire che finora non avevo mai pensato di rivolgermi ad un andrologo proprio perché convinto che la mia disfunzione erettile e l'associato calo del desiderio fossero dovuti totalmente ad un blocco psicologico, essendo apparsi da un giorno all'altro a seguito della precedente esperienza negativa e non in maniera graduale.
Questa tesi era stata da me ulteriormente avvalorata dopo aver notato che in posizioni "non consone" sono in grado di avere e mantenere un'erezione normale, anche se questo allo stesso tempo mi ha fatto pensare che tali posizioni "mascherassero" un problema fisico apparso durante questi anni di sostanziale astinenza sessuale.

Appurato che comunque anche voi siete più propensi ad individuare un'origine psicologica del problema, mi farò comunque visitare quanto prima da un andrologo per escludere con certezza problemi di natura fisica e, appena disponibili, condividerò con voi i risultati della sua visita.

Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La diagnosi clinica serve ad arginare l'ansia, ad evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasie ed a sapere da dove partire e soprattutto cosa curare.

Se fosse una causa psicologica, si apre uno scenario complesso, alcune argomentazioni di quello che vorrei dirle, le trova nel materiale che le ho allegato, su diagnosi, etiologia e cura del d.e.
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