Attacco di panico ansia depressione ipocondria

Salve sono uno studente universitario alla Sapienza di Roma, circa due settimane fa ho sperimentato un attacco di panico, da allora la mia vita è completamente cambiata. Sono tornato a Salerno a casa dei miei genitori in uno stato a dir poco penoso, ansioso in modo esagerato, tremolante con tachicardia e un senso di oppressione al petto. Questa forte ansia è durata una settimana che potrei descrivere con il termine infernale: ero convinto di essere pazzo, che non ne sarei mai uscito e cercavo continuamente disturbi mentali su internet convincendomi ogni giorno di qualche cosa di diverso; nella notte mi svegliavo continuamente in preda all'ansia poiché pensavo alla situazione che si stava venendo a creare ed ero terrorizzato di non riuscire più ad avere una vita normale. Quest'ansia poi è sparita ma sono rimasti i pensieri, la profonda tristezza e i sensi di colpa poiché sono scappato da Roma e dall'Università, dormo con mia madre e passo le intere giornate con lei. Di uscire con gli amici non ho proprio voglia, quando sto con loro vorrei solo tornare a casa, stessa cosa succede con la mia ragazza: è come se mi sentissi in dovere di stare bene con lei, di avere desiderio sessuale e farla stare bene ma proprio non ci riesco. L'autostima è ai minimi storici, tanto che ho paura di non essere in grado di ricominciare a studiare e di rimanere qui a casa per sempre. Sono poco attento e sempre pensieroso anche quando guardo un film spesso inizio a pensare alla situazione in cui mi trovo (cercando spiegazioni e rimedi) e perdo il filo. Come se non bastasse ho iniziato anche a soffrire di un ronzio alle orecchie ad alta frequenza che sento solo quando c'è silenzio. Ho scritto qui per avere qualche consiglio, domani dovrei anche iniziare un percorso psicoterapeutico al Ruggi di Salerno.
Grazie.
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente


I sintomi che descrive appaiono come attacchi di panico, sostenuti anche da pensieri e umore tristi e autostima bassa. Più che cercare informazioni su Internet, considererei una consultazione da uno specialista in quanto se questi disturbi vengono trascurati, poi è possibile che si ripropongano in maniera più violenta e incontrollabile. A questo riguardo, mi tranquillizza il fatto che abbia deciso di intraprendere un percorso psicoterapico.

Una cosa che mi ha incuriosito molto è il dormire con la madre e passare tutto il tempo con lei. E anche la relazione con la Sua ragazza, come se fosse del tutto automatico, anche il desiderio sessuale. Sono elementi che secondo me si potrebbero rivelare preziosi in psicoterapia, ne tenga conto.

I rumori alle orecchie mi fanno pensare a degli acufeni. Consulterei un otorinolaringoiatra a tal proposito.

Un saluto cordiale.

Dott. Adriano Carità
Psicologo, psicoterapeuta
Perfezionato in Psicologia Clinica, Counselling e mindfulness

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
oltre ai consigli del collega le suggerisco queste due letture
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
Stamattina mi sono recato da una psichiatra che mi ha prescritto del fevarin e mi ha detto di intraprendere un percorso con lei che dovrebbe durare 6-7 mesi incentrato sull'arrivare alla causa di questi problemi che secondo lei sono i miei genitori , ma ora dopo averne parlato con la mia ragazza non mi sento tanto convinto di prendere questo farmaco, un altro dubbio riguarda il fatto che forse dovrei rivolgermi a uno psicoterapeuta di indirizzo cognitivo comportamentale che meglio può trattare i problemi che sto sperimentando. Mi chiedo se possiate darmi consigli su se continuare questo approccio o rivolgermi a qualcun altro sotto vostro parere.
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Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Gentile utente


La decisione di assumere o non assumere una terapia farmacologica è un qualcosa che - giustamente - spetta a Lei, con tutti i suoi pro e tutti i Suoi contro. Il mio auspicio è che nel caso abbia deciso di non assumerla si sia potuto documentare su come funzionano gli psicofarmaci, piuttosto che rifiutarli a priori, perché, per esempio, per molte persone sono considerati elementi da stigmatizzare.

Detto ciò, per i disturbi d'ansia la terapia cognitivo-comportamentale è efficace in quanto piuttosto rapida e agisce sul sintomo. Bisogna però valutare anche gli altri possibili bisogni Suoi: dal momento che la TCC è una terapia symptom-oriented, il suo obiettivo è sostituire i comportamenti, pensieri e vissuti annessi che causano il disturbo con altri più flessibili e adattivi che siano di supporto a Lei e che non favoriscano la patologia. I vantaggi di questo tipo di terapia è che è rapida ed efficace per disturbi d'ansia e depressivi e non è impegnativa come possono essere altri tipi di psicoterapie. Lo svantaggio principale è la possibilità che i sintomi si possano ripresentare successivamente dopo qualche tempo o anni, anche in forme diverse.

Esistono però anche terapie che lavorano non solo sul sintomo, ma anche su quello che sta dietro ad esso, come le terapie psicodinamiche per esempio. Esse tendenzialmente agiscono sulla complessità dell'individuo per intero, conscia e inconscia, considerando il sintomo non un semplice comportamento che causa disagio, ma come un riflesso dell'organizzazione di personalità dell'individuo che può presentare fragilità a livello strutturale. I vantaggi di questo diverso tipo di lavoro è che è efficace su molti disturbi, ma soprattutto si riescono ad ottenere benefici che vanno al di là della semplice remissione dei sintomi, per esempio è possibile scoprire ambizioni o desideri rimossi e irrealizzati che possono fare da motore per un nuovo obiettivo di vita. Lo svantaggio principale è che è una terapia più impegnativa a livello emotivo perché va a destrutturare in maniera controllata la persona e che potrebbe richiedere più tempo.

Questi sono i due filoni più diffusi di psicoterapia che è possibile trovare in Italia. Lei cosa si aspetta da una psicoterapia?

Un saluto cordiale.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dalla psicoterapia mi aspetto che mi porti col tempo a condurre una vita normale ed accettare me stesso così come sono. Mi rendo conto che col tempo ho iniziato a perdere la capacità di essere spontaneo ed ho sviluppato un modo di pensare credo quantomeno disfunzionale. I dubbi si sono presentati in modo sempre più travolgente sulle scelte più disparate: la fidanzata, il percorso universitario intrapreso e tante altre cose. Prima di prendere una qualsiasi decisione è come se dovessi sempre misurare i pro e i contro. Uno dei sogni ricorrenti era quello di essere un robot, credo proprio a rappresentare il mio agire in modo meccanico e calcolato. Penso tutto questo derivi dal rapporto conflittuale tra i miei genitori dove io oscillavo periodicamente tra il preferire la figura paterna e quella materna. Ora come ora ripeto sono rinchiuso in casa e non so da dove iniziare per ricostruire me stesso e la mia vita se non da una psicoterapia, ma a volte mi assale il dubbio che la terapia intrapresa non sia quella giusta e mi sento un caso perso e senza speranze. Durante il giorno per gran parte del tempo penso a questa situazione che si è creata e alle probabili cause e soluzioni convinto magari di risolvere il rebus e stare bene come per magia, purtroppo questo pensare continuo mi confonde ulteriormente. A volte poi subentra la paura di sviluppare disturbi psicologici più gravi, di iniziare ad avere allucinazioni e cose del genere. Un altro punto dolente sono i sensi di colpa per il fatto che sono a casa senza fare niente, senza studiare ma allo stesso tempo non ne ho voglia, e mi risulta difficile anche concentrarmi a leggere un libro o guardare la TV. Ad ogni modo la dottoressa mi ha detto che lei pratica cognitivo comportamentale, dinamica e sistemico relazionale a seconda del caso. Ora mi chiedevo se voi avete consigli pratici o esercizi da praticare durante il giorno per stare un po' meglio.
Grazie mille.
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