Problemi erettili

Gentili dottori,
Vi descrivo la mia storia sperando di potere ottenere un consulto da parte vostra.
La mia attività sessuale inizia intorno ai 12 anni con la masturbazione, e con tecniche particolari, ovvero prediligendo alla "classica" stimolazione del pene la stimolazione della zona del frenulo.
Da un punto di vista di sessualità attiva le mie prime esperienze sono avvenute intorno ai 16 anni ed in quella fase non riscontravo problemi.
Con il passare del tempo, complici anche disavventure nelle storie d'amore, ho avuto periodi, a volte anche lunghi (un anno e mezzo, due anni) di astinenza da rapporti sessuali, con ciò probabilmente radicando in me una sorta di appagamento da un punto di vista sessuale con la sola attività "solitaria".
Nella mia "seconda vita" di sessualità attiva, dopo questo periodo di circa due anni, ho riscontrato problemi di natura erettile. L'erezione, inizialmente buona, a volte si perdeva dopo l'inizio del rapporto non permettendomi di concluderlo, provando quasi un senso di noia, oltre che naturalmente di inadeguatezza.
Dopo ho avuto una storia lunga con una ragazza nella quale, vista anche la conoscenza reciproca dei modi di stimolarci piacere, le cose sono andate migliorando, fino a scomparire.
Una volta terminata quella relazione, ed avendo relazioni con partner più o meno saltuari, sono ricominciati i problemi. C'è da dire che quasi mai ho interrotto l'attività di masturbazione, anche se nel periodo in cui ero fidanzato in termini quantitativi l'azione era ridotta ma sempre presente.
Mi sono quasi sempre stimolato con materiale pornografico.
Ora capita che possa masturbarmi, in casi rari ma accade, anche cinque volte in un giorno, il tutto sempre collegato ad una stimolazione di quella determinata zona erogena. A questo si aggiunge che da sempre, fin da più piccolo ovvero quando non mostravo nessun sintomo di quelli descritti, non ho mai "apprezzato" il preservativo, e quando capita la ragazza che spinge per farlo "con" ciò diventa un problema ulteriore.
L'ultima volta è successa sabato, sono uscito di sera dopo essermi masturbato una volta, e quattro il giorno prima, ho conosciuto una ragazza che è venuta da me e non sono riuscito a concludere, seppure sia avvenuta la penetrazione (senza preservativo) che nel giro di 5-10 minuti è venuta meno.
La mia domanda è: innanzitutto qual è realmente il rapporto tra masturbazione eccessiva e disfunzioni erettili, o incapacità di raggiungere l'orgasmo in compagnia di una partener; poi, la stimolazione del frenulo è possibile abbia causato danni più o meno irreparabili alla sensibilità genitale?
Sembrerà quasi ovvio perchè io stesso ho notato prestazioni migliori se reduce da un periodo di astinenza da masturbazione o da eiaculazione in generale, ma avere la conferma da un medico mi darebbe fiducia.
Chiudo col dire che per la prima volta mi sono deciso a parlarne con qualcuno e da due giorni non pratico autoerotismo, è poco ma da qualche parte si dovrà pur cominciare.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore
Chi ben comincia è a metà dell'opera. Completi il suo iter facendosi visitare da collega che il deficit erettile può avere cause circolatorie, psicologiche, neurologiche, ormonali, metaboliche, strutturali del pene o prostatiche. Ogni causa ha la sua terapia, ma non possiamo certo accertarlo via e mail
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dopo
Utente
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Gent.le Dott. Cavallini,
intanto la ringrazio per la risposta.
Quanto ai deficit ormonali, esistono esami in grado di individuarli? Ed è possibile che problematiche di questo tipo si presentino non in modo continuo nell'arco del breve periodo o ancora in modo maggiore con il trascorrere degli anni?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
È tutto possibile. Gli esami ormonali si fanno attraverso il sangue come quelli metabolici. Intanto si faccia visitare