Amore ossessione

Gentili dottori, da sei mesi sto vivendo un periodo difficile, caratterizzato da insonnia, abuso di fumo di sigarette, disinteresse per le attività e le persone che mi circondano. Rimugino continuamente su una persona è sulla relazione che mi unisce a lei. Ho 44 anni e sono sposata da 14 anni, ho un figlio di 10 e un lavoro che mi appaga. Questa estate ho conosciuto un uomo di 38 anni e quasi per gioco è per un desiderio di trasgressione ho iniziato a fargli capire di essere interessata a lui. Il mio approccio lo ha sorpreso e ha subito approfittato del mio interesse credendo, all'inizio, che fossi interessata unicamente a fare del sesso con lui. Quando ha capito che non desideravo una cosa così spiccia, è iniziato da parte sua il corteggiamento. Ci siamo frequentati per circa due mesi, vedendoci di nascosto e sempre di fretta tra mie ansie e timori. Siamo, nonostante ciò, riusciti ad avere degli incontri intimi nei quali però per me è stato impossibile lasciarmi andare. In questo perindo abbiamo parlato di amore e ci siamo detti di non aver provato mai niente di simile. Ci siamo scambiati la promessa che avremmo fatto il possibile per stare assieme. Quando lui ha lasciato il mio paese, dove si trovava per lavoro, per far ritorno a casa dove tra l'altro lo aspettava la sua compagna e' iniziato il mio calvario. Da subito non si è fatto più sentire, rifiutandosi di rispondere a messaggi e telefonate. Poi è ricomparso perché è riuscito a tornare qui per lavoro per un giorno. Ci siamo rivisti e lui mi pareva sempre innamorato e felice di trovarsi con me. Ritornato a casa sua ha cominciato a chiamarmi con regolarità ma se ero io a chiamarlo non rispondeva alle mie telefonate e talvolta anche i miei messaggi non ricevevano risposta. Dopo qualche mese mi ha detto che stava facendo il possibile per venirmi a trovare e mi aveva indicato anche una data ma con l'approssimarsi di essa è scomparso. Dietro mia insistenza si è deciso a rispondere dicendo che per lui era difficile continuare: non aveva un lavoro stabile, gli mancavano i soldi e si vergognava di questa sua condizione da allora non ci siamo più visti, le sue telefonate si sono diradate e quando chiama spesso vuol fare del sesso telefonico. Qualche altra volta si è parlato di rivederci, lui promette di fare il possibile ma poi quando si avvicina la data dell'incontro scompare e alle mie insistenze per sapere oppone un silenzio ostinato, facendomi disperare. Soffro molto per questa relazione in cui è lui a stabilire se è quando sentirci. Mi sono pure offerta di aiutarlo economicamente affinché possa venire a trovarmi ma lui non ha accettato e pare disposto a rivedermi solo se si presenterà l'occasione di venire qua per lavoro. Il suo comportamento mi disorienta: le sue parole dicono una cosa, i fatti ne dicono un'altra. vorrei uscire da questa situazione che, a parte pochi momenti, mi procura tanta tristezza Vi ringrazio in anticipo per i consigli che vorrete darmi
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

da quanto riferisce questa è la realtà:

"Il suo comportamento mi disorienta: le sue parole dicono una cosa, i fatti ne dicono un'altra"

e la sola conseguenza che può trarre è che questa persona sta prendendo da lei solo quello che vuole e quando vuole.
Non è interessato ad altro, come ci dice che le ha ripetutamente dimostrato.
E' molto più importante valutare e dare peso ai fatti rispetto che alle parole, perchè le parole non costano nulla e chi ha una certa facilità a mentire o raggirare gli altri dice proprio quello che gli altri vogliono sentirsi dire per ottenere ciò che vuole.

Le suggerirei di troncare ogni rapporto e di riconcentrarsi sul suo matrimonio, per capire se lo vuole salvare, quali problemi avete, quale futuro desidera a livello di coppia.
Potrebbe scoprire che i problemi sono risolvibili, o anche che è il momento di separarsi, ma l'obiettivo dovrebbe essere quello di ripristinare la chiarezza piuttosto che tenere la testa sotto la sabbia cercare altrove quello che le manca, per evitare di finire a rapportarsi con persone sbagliate.

Come vanno le cose con suo marito?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Gentile Dott.sa, grazie innanzitutto per la risposta. A tenermi legata a questo ragazzo, oltre alle sue parole, è la constatazione che ci sono delle difficoltà oggettive ad un rapporto normale, cioè una considerevole lontananza geografica e la sua precaria situazione lavorativa. Certo questi ostacoli non impedirebbero che lui si facesse vivo più spesso ma influenzano comunque le mie considerazioni. Il rapporto con mio marito funzionava già male prima di conoscere questa persona. Da quasi otto anni vivevamo in casa come fratello e sorella e i litigi erano frequenti. Tuttavia presa dal bambino e dal lavoro non avvertivo la mancanza di altro fino a quando non ho conosciuto lui: forse anche per via della clandestinità dei nostri incontri mi sono sentita tornare un'adolescente e lui era bravissimo a farmi sentire bella e desiderata. Ora queste sensazioni mi mancano ma mi pare che solo lui possa darmelo, non mio marito ne' un altro ipotetico uomo visto che in otto anni di crisi nessun altro è riuscito mai a suscitare il mio interesse. Insomma tutte le mie aspettative si sono concentrate su questa persona. Ora come ora, priva di forze come sono, non riesco a prendere in considerazione l'idea di una separazione che causerebbe inevitabili sconvolgimenti nella mia vita e del resto mi spaventa la solitudine.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Perchè non prende in considerazione la possibilità di impegnarsi con suo marito per risollevare le sorti del vostro rapporto?

Considerando che con voi c'è anche un figlio, che di sicuro vive male la tensione e l'indifferenza che immagino mostriate l'un l'altro, penso che valga la pena di perseguire o una soluzione o una situazione più chiara dell'attuale, almeno per il bene del vostro bambino.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Ho dimenticato di aggiungere che il ragazzo in questione mi ha lasciato intuire di aver avuto in passato dei problemi e di avera attraversato un periodo difficile. Il suo comportamento in effetti era un po' anomalo: diverse volte quando si trovava qua mi ha confidato di non voler sentire nessuno ne' la compagna né familiari o amici e che quello era un periodo che serviva a se stesso per riflettere. Ho notato inoltre una certa difficoltà ad aprirsi agli alitri, unita alla convinzione di dover sera cavare da soli nella vita. Nonostante poi vi fossero dei segnali di disinteresse per me non sono mancati, soprattutto nel periodo di lontananza, episodi di gelosia da parte sua nonché messaggi d'amore nel cuore della notte da cui si evinceva il suo turbamento per qualcosa. Insomma tutto questo mi induce a pensare che lui abbia un carattere particolare e che questa sua particolarità possa giustificare certe sue mancanze verso di me. Anche i suoi ostinati silenzi quando basterebbe che mi dicesse "mi spiace non posso venire" adducendo qualsiasi scusa, mi paiono spiegabile solo con una difficoltà ad ammettere una specie di sconfitta. Sono solo illusioni le mie? Mi sto ingannando?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"tutto questo mi induce a pensare che lui abbia un carattere particolare e che questa sua particolarità possa giustificare certe sue mancanze verso di me"

La prenda solo come un'ipotesi, perchè ovviamente non posso farmi un'idea precisa della situazione, ma se invece che un "carattere particolare" avesse un disturbo psicologico?
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dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Anche io ho preso in considerazione questa ipotesi ma so troppo poco di lui e della sua vita per avere un'idea più precisa. E' molto riservato. L'unica confidenza che mi ha fatto è di aver avuto problemi coi familiari, problemi che lo hanno portato a rompere coi genitori e con il fratello. Anche la mancanza di un lavoro è da ricondurre a questa rottura. Di recente mi ha detto che io non immagino neppure le difficoltà che sta vivendo e quanto impegno stia mettendo in campo per uscire da questa situazione. Questo me lo ha detto in un messaggio di risposta ai miei innumerevoli tentativi di sapere se era riuscito ad organizzarsi per venirmi a trovare. Io gli scrivevo e lui, come al solito, leggeva i miei messaggi ma non rispondeva. Alla fine si è risolto a farlo esordendo con un "non ne posso più dei tuoi messaggi" per poi dirmi le cose di cui sopra. Lo stesso messaggio pero' poi si concludeva cosi': i tuoi messaggi sono sempre fantastici....non sai la tristezza che provo". Quindi ancora una volta contraddizioni e sbalzi repentini di umore. Non so proprio, dottoressa, cosa pensare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quello che lei rileva, "contraddizioni e sbalzi repentini di umore", è compatibile sia con una psicopatologia, sia con una personalità narcisistica, che agisce nel proprio interesse manipolando gli altri e confondendoli, facendosi desiderare e suscitando comportamenti di cura mostrandosi come una vittima.

E' indubbiamente un ragazzo molto complicato, se non francamente patologico, e non so se lei si renda davvero conto di cosa può comportare continuare a dipendere dai suoi umori e dalle promesse che non mantiene.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Mi rendo conto delle conseguenze perché le sto già vivendo e capisco quanto siano nocive per me. Tuttavia non riesco a venirne fuori. Vorrei che lui mi dicesse chiaro e tondo cosa prova per me.....forse così mi rassegnerei. La ringrazio infinitamente per la sua attenzione. Cordiali saluti
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