Problemi sessuali: mancanza di desiderio, eruzione non soddisfacente e appetito sessuale inesistente

Buonasera dottore,le spiego il mio problema, o meglio il problema del mio partner che purtroppo influenza negativamente la mia vita nonché la nostra relazione.Sto con il mio attuale partner da quasi 2 anni, e conviviamo.fin dall'inizi della relazione mi sono resa conto che l intesa sessuale era per niente soddisfacente.In precedenza, con altri, sono sempre riuscita a raggiungere l orgasmo e mi sono sempre sentita soddisfatta.Mai un problema.cmqNonostante i problemi a letto riscontrati fin da subito la relazione é andata avanti.Problemi ke i primi tempi imputavo a diverse cause e che cercavo di giustificare in ogni modo, pur nn avendoli mai passati prima.E per problemi intendo :- mancato interesse nei confronti del sesso : si sa, soprattutto all inizio., si sta sempre "avvinghiati" (noi avevamo anche casa nostra, quindi nessun problema di location), invece lui si limitava a appassionati baci ma null altro. Nonostante la mia eccitazione.
- erezione poco soddisfacente :se stimolato
Raggiunge un erezione leggera che Va via poco dopo- indisposizione al dialogo relativo all argomento sesso : ogni qual volta che ho provato a fargli capire che mi mancava l'intimità che mi mancava raggiungere l orgasmo e nn sentirmi donna.All inizio lui imputava il tutto a un(fantomatico)dolore geniale ke gli impediva di avere rapporti, e ogni qual volta lo invitavo a rivolgersi al medico venivo "zittita"!nonostante qst fantomatico dolore fosse sparito da solo, l intimità era rimasta invariata.ASSENTE.I pochi rapporti avuti, e per pochi intendo uno ogni mese, seppure, della durata di 3 minuti che sinceramente definire non soddisfacenti sarebbe un eufemismo, hanno aumentato soltanto la mia frustrazione.Ho così iniziato ad imputare questo comportamento all inesperienza dato che la dinamica del rapporto era la seguente : penetrazione (senza alcun tipo di preliminare tanto da necessitare di una crema per la lubrificazione), raggiungimento Dell orgasmo da parte sua dopo un paio di minuti, il tutto con un erezione debole.ma sinceramente l inesperienza nn va a compromettere le normali pulsioni sessuali.come da titolo, la mancanza di appetito sessuale più il non riuscire a parlarne, come anche il fatto che lui nn veda come un problema la mancanza d intimità, nonostante da parte mia più volte gli è stato fatto presente (anche invitandolo a"giocare"),sono i problemi che mi hanno portata nella depressione più totale. Ora le chiedo :- questo comportamento é normale da parte di un ragazzo? Puo' essere imputabile alla mancanza di testosterone?-come muovermi x fargli capire che la sua assessualità é un problema?-e più in generale cosa mi consiglia di fare?
Altre informazioni:-lui ha 23 anni io 28 - no patologie ne sovrappeso-non ha rapporti con altre ragazze ne li desidera-nei miei confronti a parte l intimità si dimostra geloso, anche in modo particolare, quindi esteticamente mi ritiene bella e appetibile agli occhi altrui.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signorina evidentemente è difficile risponderle non conoscendo la persona che manifesta il problema che lei descrive. E' abbastanza anomalo che un giovanotto di 23 anni non abbia un desiderio sessuale prorompente nei confronti di una donna che gli dimostra forte desiderio. Il fatto stesso che non voglia approfondire la cosa vuol dire che il problema lo colpisce a fondo e gli genera uno stato di ansia che si riflette nella erezione limitata nella rigidità e nel tempo. L'assenza di preliminari è indice di un basso livello di desiderio che non si concilia con l'età e la situazione di intimità che lei descrive. L'unica soluzione è una valutazione medica da un andrologo e su sua indicazione anche da uno psicologo per approfondire la cosa negli aspetti organici ed emotivi. Il grosso problema sarà convincerlo a fare questi pass. Non posso consigliarle questo, ma mi sento di dirglielo. Lo metta alle strette nel senso che se non vuole farsi visitare gli dica che la cosa potrebbe mettere in discussione il vostro rapporto, che peraltro da quanto lei dice è già abbastanza precario. Mi faccia sapere. cordiali saluti Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
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Buonasera dottore e grazie mille per la gentile risposta. Ne sono rimasta felicemente sorpresa in quanto pensavo di essermi dilungata troppo, correndo il rischio di annoiare, oltre che confondere l'interlocutore. Invece le sono davvero grata per la professionalità e la cortesia.
La sua risposta ha confermato ciò che anch'io avevo ipotizzato, sia x esperienza personale, quindi grazie al mio vissuto, o a quello di amici/amiche,sia grazie alle mie poche ma abbastanza valide nozioni di medicina che mi hanno portata a pensare a un problema di testosterone basso.
Purtroppo ho provato a perseverare nella mia "opera di convicimento" a vedere uno psicologo, ma ancor prima di fare delle analisi per la valutazione del testosterone(e a questo proposito voglio chiederle consiglio su quali nello specifico effettuare, visto i costi esosi. Vorrei quindi che mi indicasse gentilmente le sigle di quelle più importanti da svolgere x valutare il livello testorenico)... E l ho messo alle strette anche minacciandolo di andare via. E sinceramente dopo un anno e mezzo di astinenza forzata, che mi ha portata a grosse crisi depressive (a questo proposito le chiedo, è normale ciò che mi sta succedendo ? Anche se la risposta penso già di conoscerla).. A breve , se nn ci saranno cambiamenti, questa storia, già finita, perché penso che senza intimità, cosa mai capitata prima, nn sia una storia.
Sono addirittura arrivata a non dormire più a letto.
Da più di un anno ormai. Dormo sul divano. Perché ero arrivata a soffrire così tanto x il fatto che lui nn mi toccasse mai, che nn rispondesse alle provocazioni, che nn riuscivo più a dormire. Ogni notte la passavo tra lacrime e crisi isteriche in silenzio, in cerca di un perché. Mentre li sul comodino vedevo il mio telefono che si illuminava per i messaggi di qualche spasimante. E il ragazzo che avevo nel letto dormiva.
Quindi ora dormo sul divano. E lui prima di andare a dormire da solo a letto, sta sul divano vicino a me. A guardare la tv. Qualsiasi forma di provocazione nn funziona. Neanche le più "estreme" che farebbero capitolare qualsiasi uomo.
Sono così frustrata che molto spesso per provocato lo apostrofo come "gay" oppure gli dico chiaramente che lui è l'unico "assessuato" con cui sono stata
..ma nulla. Niente lo sprona. E io continuo solo a ripetermi che non è normale.
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Egregio Dottor. Gerunda, ho un ulteriore quesito da sottoporle, se possibile.
Andando a cliccare sul suo profilo ho visionato il suo illustre curriculum e ho letto che, tra le altre specializzazioni, ai occupa anche delle malattie polmonari.
Le spiego brevemente, nell ultimo anno e mezzo, come se nn bastasse lo stress che questa relazione mi sta procurando ( e dire stress è un eufemismo), sono stato ricoverata per ben due volte in ospedale, in pneumologia. Entrambe le volte con diagnosi di BPCO prima e di fibrosi polmonare poi, fortunatamente per me smentite subito dopo da ulteriori analisi. Ma appunto, mi hanno saputo dire cosa non ho, ma tutt oggi, dopo due angio tac con mdc che evidenziano formazioni pseudonodulari a vetro smerigliato, ecc. (poi se mi indica come fare sarei felice di mandarle i referti x un suo parere), angio tac fatte a un anno di distanza e che evidenziano la stessa identica cosa. Nn è cambiato nulla in un anno.
Dopo broncoscopia con esito negativo.
Dopo spirometria PERFETTA. ripetuta più volte.
Dopo diversi (e estremamente dolorosi) EGA, che evidenziano sempre un,estremamente basso, valore di ossigeno (sempre intorno ai 60).
Non so ancora cosa ho.
Semplicemente una volta ogni tot mesi finisco in ospedale con i stessi medesimi sintomi, forte dipsnea, che a volte mi causa anche cianosi al viso quando è più forte, e forte ma davvero forte senso di stanchezza. A volte quasi confusione.
Puntualmente in ospedale mi Fanno gli esami sopra citati, e altre analisi tutte perfettamente nella norma, tranne IL DIDIMERO (che però so che può essere indicativo di tutto o di niente) che mi é arrivato a 480.
E puntualmente vengo ricoverata per gli assurdi valori del mio emogas, che tra l altro mi viene pure ripetuto più volte, per accertare la correttezza di quei valori così tanto bassi.
Vorrei quindi sapere, lei cosa pensa di questa situazione?
La ringrazio anticipatamente e resto in attesa di un suo gentile riscontro.
Grazie.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora una saturazione di ossigeno a 60 è veramente bassa ed indica una situazione di scambio gassoso patologica, peraltro pienamente compatibile con una BPCO e una fibrosi polmonare. Non capisco perchè la diagnosi non venga confermata dalla spirometria mentre viene evidenziata dall'EGA. Penso che sia opportuno che lei si rivolga ad un buon pneumologo che sappia definire la sua situazione. E' possibile che a periodi lei vada in contro a crisi di asma senza che le sia evidente la cosa, oppure sia il riflesso broncopolmonare di un reflusso gastroesofageo che determina un rigurgito acido nella trachea e bronchi, inducendo uno spasmo bronchiale. Come vede le situazioni sono diverse e complesse da definire e certamente mi è impossibile farlo per email. Per l'altro problema penso che vi sia poco da dire o da fare. Lo strappo del dormire per un anno sul divano lo ha già fatto e quindi non rimane che fare un altro strappo più grave (la rottura a tempo per pensare) anche se ovviamente comporta facilmente una rottura definitiva.
Mi dispiace per la situazione. Cordiali saluti
Gerunda
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Utente
Gentile dottore, la ringrazio infinitamente per il suo veloce riscontro. Riguardo i problemi "di coppia", tra virgolette perché in realtà sono problemi più gravi che semplici litigi che possono intercorrere fra innamorati. Quindi sicuramente, a parte provare una gran pena per questo ragazzo, nn posso più fare. Purtroppo ci sto rimettendo io.
Per quanto riguarda il mio problema, beh, mi creda, ho fatto ricerche autonomamente usando le nozioni che ho, dopo che medici "importanti" dell'ospedale della mia città, mi hanno sempre liquidata senza un perché. Certo sono BEN FELICE che le diagnosi di fibrosi polmonare e di BPCO siano state escluse. Ma dall altra parte mi chiedo, cosa ho? Perché a distanza di un anno (o poco più) due angiotac risultano UGUALI con queste formazioni pseudonodulari a vetro smerigliato, ma broncoscopia ecc sono tutti OTTIMI?! Da un bravo pneumologo ci sono stata.. O meglio sono stata ricoverata l anno scorso, per ben un mese, nel reparto di pneumologia... Mai fatto ossigeno.. Ma tanti esami, tutti normali. All ingresso avevo ossigeno a 62 (Ega) alle dimissioni dopo un mese, 78!!! A 28 anni, senza nessuna patologia, con un lieve sovrappeso (che cmq dipende da un farmaco che purtroppo assumo, il metadone, 120mg /die x l esattezza) e con una vita bella attiva, non è normale.
Ah poi c'è da dire che, come se nn bastasse, la cosa più assurda è che gli EGA hanno valori bassi (o alti se prendiamo come riferimento la co2), ma l'ossigenazione misurata con il saturimetro, è sempre intorno ai 90/92. Non normale ma nemmeno bassa.
NN ho tosse ne altri sintomi. Mi accorgo quando ho queste mancanze di ossigeno perche mi sento spossata, inizio ad avere difficoltà a parlare e il viso mi diventa grigio.
So cosa non ho, ma ho terribilmente paura perché nn so quello che ho.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora lei mi dice che prende il Metadone cronicamente. Questo potrebbe essere un problema, perchè nel metadone è presente la nitrofurantoina che autonomamente potrebbe produrre fibrosi polmonare accelerando la genesi di radicali dell'ossigeno all'interno delle cellule Questo a sua volta incita una reazione infiammatoria e fibrotica che peggiora la sua situazione. Forse si dovrebbe indagare in questo campo. Cari saluti ed auguri per entrambe le situazioni. Mi tenga informato se le fa piacere.
cari saluti
gerunda .
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Utente
Gentile dottore, certamente la terrò informata,quando ci si trova davanti un professionista come lei che fornisce un simile servizio, in modo professionale e anche "umano", si rimane davvero piacevolmente sorpresi.
Le volevo solo fare un ultimo appunto sulla questione metadone, e poi prometto di non rubare più il prezioso tempo che gentilmente mi sta concedendo.
La responsabile del mio sert, visto anche gli alti dosaggi di metadone che assumo, ha fatto in modo di escludere ogni possibile correlazione tra le due cose. Anche, certamente, per mettersi al riparo da eventuali "problemi". E proprio per questo, x tutelare se e i colleghi, lo ha fatto nel migliore dei modi. E non è emerso nulla. Il primario di pneumologia ha detto che nn c'e correlazione tra metadone e i problemi che ho. Ovviamente essendo un oppiaceo il metadone può causare problemi respiratori, e proprio a questo proposito mi hanno fatto ripetere tante volte la spirometria, che risulta perfetta.
Quindi la conclusione è stata che il metadone nn c'entra nulla. L unica cosa che è stata evidenziata dal primario di pneumologia e dalla sua equipe, che per altro è una cosa abbastanza ovvia, é che potrebbe esserci correlazione tra fumo e questa strana patologia. Non solo fumo di sigaretta, ma essendo in cura al sert, anche ovviamente fumo di eroina (che ho usato per 13 anni, e che cmq nn utilizzo più da almeno un anno). Ma è sempre una cosa ipotetica. Che non spiega la sintomatologia. Parole dei medici. Quindi il metadone non è la causa, il fumo certo bene nn fa ( men che meno l eroina), ma cmq nn basta per dare un senso al mio assurdo quadro clinico. Non so più a chi rivolgermi, e ho paura di essere presa x matta, anche se poi gli esami parlano x me.
Come le ho già detto nn ho sintomatologia, a parte quando l ossigeno viene a mancare di più, ma mai tosse o simili. Non ho patologie croniche. E nonostante i miei 13 anni di tossicodipendenza, a partire dall adolescenza, non ho alcuna malattia infettiva (grazie al mio, nonostante tutto, buon senso).
Credo che nn ne verrò mai a capo, mi sono rivolta ai medici più bravi e a tante dolorose analisi, il medico che mi segue al sert da quando avevo 15 anni, è un bravissimo professionista e conosce bene la mia storia clinica, ma una risposta nn c'e. E io ho paura che solo quando sarà tardi troveranno una diagnosi.
La terrò informata dottore, e nn le ruberò ulteriore tempo. Almeno non nell immediato. Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signora se si è già rivolta a pneumologi competenti che hanno valutato le interferenze della tossicodipendenza di 13 anni da eroina e i possibili effetti delmetadone, difficilmente io posso darle consigli migliori. L'unica cosa che le posso consigliare giusto per capire la sua situazione è quella di portarsi in borsa un broncodilatatore ( i puff da aspirare) da usare immediatamente quando iniziano i disturbi. Se la cosa funziona vuol dire che vi è un problema di bronco ostruzione dovuta a qualche meccanismo che al momento ci sfugge e che potrebbe essere momentaneamente risolto dal farmaco. Ovviamente la sua situazione psicologica e lo stress che ne deriva, può influire sullo scatenamento della crisi. Mi faccia sapere se le fa piacere. Cordiali saluti
Gerunda
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