Ureaplasma urealyticum

In un tampone vaginale alla mia partner è stato riscontrato l'ureplasma urealyticum (presente +3), sentito il mio urologo mi a prescritto Bassado x entrambi x 10 gg, in merito volevo chiedere:
1. cosa significa l'indicazione +3 indicato sulla presenza del batterio;
2. E' vero che trattasi si un batterio difficile da eradicare;
3. Io ho eseguito urinocoltura e spermiocoltura con metodo PCR a maggio scorso ed il batterio non era presente, è possibile che io non lo abbia contratto;
4. soffro da vari anni di episodi ricorrenti di prostatite, la cosa potrebbe essere imputabile al batterio riscontrato nella mia partner sessuale e che non è mai stato trovato sui vari e ripetuti esami culturali svolti in questi anni;
Grazie per l'aiuto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

l'ureaplasma urealiticum, così come la Chlamydia Trachomatis, è un germe intra-cellulare per altro privo di membrana cellulare, con un ciclo vitale di circa ventun giorni.

L'ureaplasma può essere trasmesso sia attraverso rapporti sessuali vaginali, anali o orali che per via materno-fetale (durante la gravidanza o al momento del parto).

Il fatto che sia intracellulare significa che per eliminarlo, a volte, può essere necessario un ciclo terapeutico lungo.

Il fatto poi che le sue valutazioni colturali (urinocoltura e spermiocoltura con metodo PCR a maggio scorso) siano risultate negative fa proprio pensare che "il batterio non era presente ed è possibile che lei non lo abbia comunque contratto".

All'ultimo quesito la risposta è un "no" scontato, viste le premesse fatte.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per il consulto dott. Beretta, volevo chiederle un approfondimento in merito ovvero:
E' possibile contrarre l'ureaplasma u. anche semplicemente strofinando i genitali esternamente e se la comparsa di linfonodi inguinali può essere correlata alla presenza del batterio.
Le chiedo questo perché alla mia compagna sono comparsi dei linfonodi inguinali e da un successivo tampone abbiamo scoperto la presenza del batterio.
Grazie ancora.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Non è possibile escludere tale dinamica, dipende sempre da cosa si intende per "strofinare i genitali esternamente".

Un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Ed in merito ai linfonodi inguinali cosa ne pensa circa la possibilità che tale batterio possa essere responsabile della linfoadenopatia inguinale ?
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Un'infiammazione batterica, in alcuni casi, dà pure queste "manifestazioni".

Senta ora in diretta sempre il suo urologo di riferimento.-

Un cordiale saluto.