Stenosi rachide

Gent.mi dottori
soffro da anni di dolori lombari e ciclicamente di blocchi alla schiena che mi causano forti dolori e che ho sempre curato con Voltaren+Muscoril, cortisone e vari analgesici.
Nel corso degli anni la situazione è peggiorata, gli intervalli fra una crisi acuta e l'altra si sono ravvicinati ed anche il tempo di guarigione si è allungato, ora sono di nuovo in fase acuta, non riesco a stare in piedi e non provo maggior sollievo nella posizione supina.
Sono arrivato alla decisione di sottopormi ad un intervento ma vorrei un Vs.parere sulla sua opportunità e quale sia una struttura di eccellenza nella mia zona (abito in provincia di Torino)
Inoltre, in quest'ultimo blocco, poichè sono giorni che ho forti dolori, il medico ieri mi ha consigliato di assumere un farmaco a base di tramadolo cloridato che ho saputo dare molti effetti collaterali ed agire sulla pressione arteriosa che ho già alta, in altre crisi passate prendevo gocce di Toradol ma per non più di 4-5 gg, ci sono altri farmaci antidolorifici che possano darmi sollievo per tempi più lunghi?

Allego la mia ultima Rm

Referto dell’ultima Risonanza magnetica effettuata il 29.03.2007

RM COLONNA LOMBO-SACRALE

E’ stato condotto uno studio mediante sezioni orientate nei piani sagittale ed assiale con sequenze ponderate in T1 e in T2.
L’esame RM non ha documentato evidenti aree di alterazione patologica del segnale a carico delle vertebre lombari; si segnala la presenza di un iniziale appuntamento artrosico degli spigoli somatici in sede anteriore e qualche segno di artrosi a livello interapofisario.
Il canale rachideo lombare è congenitamente di dimensioni ridotte per brevità peduncolare, inoltre l’artrosi interapofisaria e la pseudo-ipertrofia ligamentosa posteriore contribuisce a ridurne i diametri.
A livello L4-L5 il disco intersomatico appare sfumatamene ipoteso in T2 in relazione ad iniziali fenomeni degenerativi di natura disidratativi e presenta una piccola ernia focale in sede foraminale a destra con tendenza alla migrazione superiore; cancellazione della rappresentazione del tessuto adiposo peri-radicolare intreforaminale e conflitto disco-radicolare con il ratto intraforaminale della radice L4 di destra. In sede intrarachidea il disco intersomatico L4-L5 presenta una modesta protusione posteriore a larga base che determina una lieve impronta sulla superficie ventrale del sacco durale, quest’ultimo è marcatamente stenosato anche in relazione alla stenosi del canale rachideo congenita ed acquisita; possibile iniziale risentimento disco-radicolare sull’emergenza delle radici L5.
A livello L5-S1 il disco intersomatico appare sfumatamene ipointenso in T2 in relazione ad iniziali fenomeni degenerativi di natura disidratativi e presenta una minima protusione posteriore ad estrinsecazione soprattutto mediana che contrae stretti rapporti con le porzioni prossimali delle radici S1 a causa della stenosi del canale rachideo congenita ed acquisita.
Sostanzialmente nei limiti della norma il profilo posteriore degli altri dischi intersomatici lombari, il sacco durale a riguardo è di dimensioni ridotte in relazione al canale rachideo ristretto.

Chiedo scusa per la lungaggine e in attesa di un Vs. cortese parere vi auguro una buona giornata
Massimo
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' ovvio che non è possibile né fare diagnosi online né tanto meno suggerire terapie. Sicuramente la RMN presenta un quadro abbastanza serio ma che va considerato nell'ambito di una visita specialistica. La stenosi di per sé costituisce un elemento critico ma che spesso è ben tollerato: bisogna valutare quali siano i sintomi che lamenta (che mi sembrano essenzialmente localizzati alla schiena) per poter fare un programma terapeutico e decidere se e quale intervento è necessario. Può farsi visitare (portandosi dietro le immagini RMN e non il solo referto) al CTO-Maria Adelaide di Torino (http://www.cto.to.it/reparti/cto/vertebrale/index.shtml) o alle Molinette (http://www.molinette.piemonte.it/index_reparti?rep=entry135)
Ci tenga informati sugli sviluppi successivi
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Preg.mo Dr. Donati,
La ringrazio per la sollecita risposta e provo a specificarLe meglio la sintomatologia: oltre ai dolori alla schiena accuso dolori al nervo sciatico, dolori che interessano la natica, la gamba fino al piede, alternativamente su entrambi i lati. In questo momento, dopo essere stato colpito inizialmente il lato destro, ora quasi guarito, il dolore forte lo sento sul retto femorale e sulla natica sinistra.
La ringrazio, inoltre, per il Suo suggerimento circa la struttura segnalatami, presso la quale ho immediatamente verificato la disponibilità per una visita specialistica in tempi brevi.
Ho anche provveduto alla prenotazione di una nuova RMN, dal momento che l'ultima risale ormai a 2 anni fa e la mia situazione potrebbe essere peggiorata. Questo permetterà al neurochirurgo, al quale penso di rivolgermi, di avere un quadro aggiornato ma anche storico della mia patologia.
Purtroppo, anche in considerazione dell'approssimarsi del periodo natalizio, effettuerò la RMN a fine gennaio, sarà mia cura, dopo visita specialistica, informalrLa dello sviluppo della mia situazione.
Con i migliori saluti Le auguro Buon Natale e Buon anno nuovo.
Massimo
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
I riferimenti che Le ho dato si riferiscono a Chirurghi vertebrali di chiara fama, e che in quanto tali sono Ortopedici, visto che il problema della stenosi vertebrale è una patologia scheletrica.
Ricambio gli auguri
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi dottori,
dall'ultimo messaggio sono trascorsi quasi 10 gg e non ci sono stati miglioramenti del mio stato doloroso, se non il poter passare dal letto in poltrona per un paio di ore al giorno e con notevole sofferenza.
Ho effettuando un secondo ciclo di 5gg di cortisonici in fiale da 4mg., a cui seguiranno da oggi per tre giorni 3 fiale da 1,5 mg. Contemporaneamente assumo mattina e sera un antidolorifico a base di tramadolo cloridato, ma progressi significativi non ce ne sono stati.
Il mio dolore a volte si sposta dal gluteo sinistro alla coscia, dal retto femorale al nervo sciatico ed ora si è aggiunto un intorpidimento alla gamba.
Il problema è che, al termine di questa terapia che avrebbe dovuto procurarmi un giovamento, in attesa della nuova Rmn e della visita specialistica, non vedo altri rimedi se non lo stare immobilizzato ( comunque con dolore) a letto.
Vorrei sapere se il cortisone può avere effetti posticipati rispetto al momento di assunzione ed un Vostro cortese parere sulla mia situazione.
Grazie, cordiali saluti
Massimo
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il cortisone in genere comincia a fare effetto in tempi piuttosto rapidi. Visto il persistere del dolore, che risulta ribelle alle cure, prenda in considerazione la possibilità di rivolgersi a un Pronto Soccorso Ortopedico, ad esempio alle Molinette, dove lo specialista deciderà se occorrono accertamenti e terapie urgenti.
Ci faccia sapere l'evoluzione del Suo caso
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr. Donati,
La ringrazio della Sua risposta così tempestiva, prenderò in esame il Suo suggerimento e Le farò sapere degli sviluppi (spero positivi) della mia patologia.
Grazie, cordiali saluti

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gent.li dottori e gent.mo Dr. Donati,
ho ritirato stamattina la nuova Rmn, effettuata urgentemente il 2 gennaio c.a.
Sottopongo alla Vs, cortese attenzione il referto, chiedendoVi un parere sia su quello che credo sia un peggioramento rispetto alla precedente Rmn, sia un consiglio su un rimedio a brevissimo termine per potermi almeno mettere in piedi.
Attualmente, finite tutte le terapie risultate inefficaci, sto solo assumendo analgesici ma la dolorabilità è rimasta inalterata ed invalidante.

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RMN COLONNA LOMBO-SACRALE
L'esame è stato eseguito con tecnica FSE secondo piani sagittali ed assiali con immagini T1-T2 dipendenti.

Attenuazione con tendenza all'inversione della fisiologica lordosi lombare.
A L1-L2 disidratazione del disco intersomatico corrispondente, caratterizzato da un modesto bulging con conseguente minima impronta sul profilo ventrale del sacco durale; non significative compressioni delle radici spinali.
A L3-L4 il disco intersomatico si affaccia alla porzione inferiore del forame di coniugazione di sinistra, giungendo a contatto con il tratto intraforaminale della radice spinale L3 dello stesso lato.
A L4-L5 il disco intersomatico corrispondente, assottigliato e disidratato, presenta una breve fissurazione del margine posteriore dell'anulus, associata ad una protusione a largo raggio del profilo posteriore discale, con conseguente impronta sul margine ventrale del sacco durale.
A L5-S1 il disco intersomatico appare lievemente assottigliato e disidratato; si apprezza una breve fissurazione del margine posteriore dell'anulus discale in sede mediana con conseguente lieve protusione del profilo posteriore discale e conseguente modesta impronta sul margine ventrale del sacco durale; non significative compressione delle radici spinali.
A tali reperti si associa una sensibile riduzione di ampiezza del canale vertebrale lombare, con reperto più evidente tra L3 ed S1.
Il cono midollare termina in corrispondenza di D12-L1.
I muri posteriori dei metameri sono allineati.
Non altri reperti di rilievo.

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Insomma....la situazione non è incoraggiante.

Cordiali saluti
Massimo



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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Per stabilire un peggioramento sono fondamentali due elementi: averLa visitata prima e adesso, prendere visione delle immagini della RMN vecchia e di quella nuova.
La descrizione del referto depone per una situazione della colonna abbastanza importante. Ancor più La invito a sottoporsi alla visita specialistica che Le ho consigliato nella prima risposta per valutare se è necessario stabilizzare la colonna.
Poi ci faccia sapere cosa Le hanno detto
Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Donati per la Sua risposta immediata.
Ho omesso di scrivere che ho già eseguito, cogliendo il Suo consiglio, la prima visita specialistica il 30 dicembre scorso e la seconda visita la effettuerò domani sottoponendo la nuova Rmn, in questo modo si potrà attuare quanto da Lei scritto.
Le farò sapere cosa mi verrà detto.
Cordiali saluti e buon lavoro.
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gent.le Dr. Donati,
La informo sulla visita specialistica effettuata ieri:
l'ortopedico mi ha prescritto, prima di valutare la possibilità di un intervento, di eseguire un'infiltrazione foraminale a base di cortisone ed analgesico.
Mi ha inoltre detto che, se non funzionasse questa terapia e se si dovesse optare per l'intervento per l’ernia, preferirebbe eseguirlo senza intaccare il canale ma agendo lateralmente al disco, così da non avere poi problemi futuri e cicatriziali.
Per quanto riguarda la stenosi sarebbe del parere di inserire un piccolo dispositivo ma non mi è sembrato molto convinto perchè questa nuova tecnica ha solo 2 anni e non si può ancora quantificare l'efficacia dei risultati a lungo termine.
Per ora la cosa certa è che mercoledì farò la prima infiltrazione e se tutto dovesse andare nel migliore dei modi potrebbe anche essere scongiurato un intervento futuro.
Lei cosa ne pensa? Potrebbe davvero rientrare l'ernia con le infiltrazioni foraminali?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
L'infiltrazione non ha lo scopo di far "rientrare" l'ernia, perché non c'è nulla che abbia queste capacità, bensì di far diminuire l'infiammazione locale e quindi la compressione sulla radice.
Ci tenga informati sul decorso
Cordiali saluti
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr.Donati,
sono appena tornato dalla prima infiltrazione foraminale eseguita personalmente dallo specialista ortopedico.
A quanto pare non devono piacermi le cose semplici...dopo che mi era stata fatta stavo per andare via ma mi sono sentito mancare e sono svenuto appena ho trovato una sedia dove accasciarmi.
Mi hanno trattenuto in reparto per una buona mezz'ora steso su una lettiga e dopo qualche tentativo a vuoto di rimettermi seduto sono potuto andare via. A detta di chi mi era vicino sono svenuto quasi ad occhi aperti, bianco in viso, anche se dopo avevo molto caldo.
Mi è stata prenotata la seconda infiltrazione a distanza di 7 giorni, spero non si verifichi un secondo svenimento, anche se prenderò la precauzione di stare a riposo prima di andare via.
In questo momento non ho dolore e ho la gamba sinistra completamente addormentata.

Mi chiedo e Le chiedo: questo svenimento può essere stato causato dal fatto che un'ora prima avevo assunto 150mg di Contramal via orale? oppure può essere stata una reazione del mio organismo all'inoculazione dell'anestetico e cortisone essendo in terapia con la carbamazepina? o più semplicemente può essere stato causato dall'emotività del momento?

La ringrazio della Sua disponibilità e Le invio cordiali saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' difficile dirlo. Sicuramente la componente emotiva è importante. Informi il medico prima dell'infiltrazione circa farmaci assunti, malattie, allergie, e l'episodio di ieri, qualora il medico fosse diverso.
Cordiali saluti
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Utente
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Gent.mo Dr.Donati,
grazie della risposta, provvederò ad informare il medico.
Approfitto del Suo utilissimo supporto per chiederLe se rientra nel normale decorso post infiltrativo il fatto che, pur non provando dolore, senta la gamba ancora addormentata e a volte sembra che ceda nel camminare
(faccio ancora pochi passi in casa).
Stamattina ho fatto 5 minuti di cyclette a ritmo lento nell'intento di riattivare la circolazione nelle gambe e di far lavorare blandamente i muscoli che, dopo un mese di quasi immobilità, credo abbiano bisogno di muoversi, ma Le chiedo se questa metodica non sia controindicata.
Naturalmente, dopo aver finito le infiltrazioni, prenoterò presso un Centro fisioterapico una ginnastica adatta al mio caso.
Grazie e cordiali saluti.


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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dipende dai farmaci iniettati; se è presente un anestetico l'effetto riferito è possibile che sia imputabile a esso, con una ripresa della sensibilità a distanza dalla infiltrazione. Se invece persiste ancora e con intensità invariata è possibile che fosse invece una sensazione preesistente di cui non si era accorto per la predominanza del dolore.
Non esageri con l'attività fisica. Tenga nota di tutti i dubbi e quesiti che Le vengono in mente in questa settimana per poter chiarirli con l'Ortopedico tra 1 settimana
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.mo Dr.Donati,
avrei voluto attendere la giornata di mercoledì, dopo la seconda infiltrazione, per scriverLe, ma ho una domanda da porLe, perchè credo di non avere l'opportunità mercoledì di parlarne all'ortopedico quando mi effettuerà l'infiltrazione, dovendogli già spiegare del mio precedente malore (non era presente al momento dello svenimento).
La insensibilità alla gamba, dal ginocchio al piede, già era preesistente, ne ho accennato nel mio mess. n.4 del 27 dicembre ed è iniziata appena dopo la prima intramuscolare di cortisone.
Il dolore acuto ora sembra passato, a volte accuso un soffuso dolore sopportabile alla schiena, ma quello che mi preoccupa è questa gamba che sembra insensibile,in particolare nella parte anteriore, che adducevo alla compressione del nervo e mi aspettavo che con l'infiltrazione diminuisse.
Le chiedo se è normale che la gamba sia ancora insensibile oppure ci possono essere altre ipotesi per questo mio disturbo che è rimasto sostanzialmente invariato.
Con i più cordiali saluti.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è pensabile che possa trovare qui risposte a domande che, Lei dice, non riuscirà a porre all'ortopedico: si scriva un paio di appunti e mercoledì gliene parli. Io posso ribadire solo una ipotesi (è solo un'ipotesi):
"è possibile che fosse invece una sensazione preesistente di cui non si era accorto per la predominanza del dolore" e che quando ha cominciato a prendere il cortisone è apparso più evidente per la riduzione del dolore. Il nervo può essere irritato (e provoca formicolio o dolore) oppure compresso in modo importante (e provoca anestesia se è un nervo sensitivo, oppure paresi se è un nervo motore). Per stabilire le cause deve parlare con lo specialista che La visita.
Con i limiti di un consulto online non riesco a dirLe altro
Cordiali saluti
[#18]
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Utente
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Grazie Dr.Donati,
mercoledì vedrò di riuscire a parlarne con l'ortopedico.
Cordiali saluti.
[#19]
dopo
Utente
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Gent.mo Dr.Donati,
sono appena tornato dall'effettuare la seconda infiltrazione foraminale ed ho avuto modo di spiegare i miei dubbi all'ortopedico, anche perchè gentilmente è stato proprio lui a chiedermi come mi sentivo.
Stavolta l'infiltrazione è stata meno dolorosa e non ho avuto disturbi di lipotimia, per quanto riguarda la gamba addormentata mi ha detto che ci vorrà almeno un mese prima che possa provarne la totale sensibilità.
Se non dovessi accusare dolore fino a settimana prossima avrei terminato le infiltrazioni, altrimenti dovrò farne una terza. Mi ha anche consigliato di fare cyclette e, solo in seguito, di intraprendere una ginnastica rieducativa.
La ringrazio del supporto datomi attraverso questo sito e ringrazio tutti voi medici per l'utilità, l'efficacia e il tempo che dedicate ai problemi e dubbi dei pazienti.
Buon lavoro e cordiali saluti!
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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