Frottage e paura contagio o solo ipocondria

Buona sera sono un ragazzo di 26 anni , ho fatto sesso sempre protetto ed ogni anno faccio test hiv, sono gay.
Non sono un tipo che ha molti rapporti rapporti sessuali in quanto ho la fobia delle malattie, circa due settimane fa ho avuto un rapporto con un ragazzo, non c'è stato sesso orale, ma solo baci prenetrazione protetta senza eiaculazione e nel momento del eiaculazione ho praticato il frottage ovvero una Masturbazione reciproca con eiaculazione , durata 20 secondi, non ho tagli o ferite nel glande ma ho paura se il suo sperma fosse entrato nel buco del glande e possa avermi infettato, ho notato che in Italia non si parla proprio di questa pratica sessuale, leggendo leggendo domande americane dicono che non è a rischio, io non so a chi chi credere. Sono troppo ansioso. Ho avuto troppi lutti in famiglia che mi hanno portato a vivere le malattie in generale in modo ossessivo. In pratica la mia sessualità mi sta distruggendo psicologicamente. Evito di avere rapporti proprio per le paure. Cmq un giorno dopo aver fatto sesso mi sono spuntate delle afte e la mia paura è aumentata , dopo una settimana un brufolo gigante al braccio mia madre dice che e un morso, comunque possibile che ogni volta che faccio sesso protetto mi viene in testa la qualsiasi e devo fare sempre tutti gli esami. Io non vivo più cosi.sono stanco di pensare . cercherò di non fare più sesso a questo punto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

in attesa che anche un medico Le risponda, vorrei portare la Sua attenzione su un dato molto importante: la Sua ansia.

Lei scrive: "Sono troppo ansioso. Ho avuto troppi lutti in famiglia che mi hanno portato a vivere le malattie in generale in modo ossessivo. In pratica la mia sessualità mi sta distruggendo psicologicamente. Evito di avere rapporti proprio per le paure. "

Poichè gli evitamenti in genere complicano il problema, perchè l'ansia aumenta e anche gli apprendimenti hanno il loro peso (ad esempio una malattia che porta alla morte potrebbe instaurare una dinamica di controllo e ossessività...), non credo sarebbe una cattiva idea lasciarsi aiutare anche da uno psicologo psicoterapeuta a superare queste difficoltà, in modo tale che non solo la sessualità, ma la Sua intera esistenza, siano vissuti con maggior serenità e pienezza.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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