Emospermia: quando c'è sangue nel liquido seminale

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

L’emospermia o ematospermia è la presenza di sangue nel liquido seminale; generalmente questo è un sintomo “benigno” ma che preoccupa ed allarma molto tutti gli uomini, quando si presenta.

Introduzione

L’emospermia o ematospermia è la presenza di sangue nel liquido seminale; generalmente questo è un sintomo “benigno” ma che preoccupa ed allarma molto tutti gli uomini, quando si presenta.

Sappiamo che generalmente, in uomini con meno di 40 anni, è un segno non “pericoloso”, che si autorisolve spontaneamente, soprattutto se è isolato, cioè non associato ad altri sintomi.

E’ comunque un sintomo che necessita una attenta e precisa valutazione clinica con un completo esame obbiettivo e tutte le eventuali e successive indagini diagnostiche mirate da fare solo su indicazione specialistica ed in particolari e ben selezionate condizioni cliniche.

Infatti in alcuni casi bisogna valutare se sono presenti malformazioni dell’apparato genito-urinario, disordini della coagulazione, problemi oncologici, patologie infiammatorie, comuni o specifiche (cioè quelle tubercolari) delle vie uro-seminali.

 

Cause

Le infezioni dell’apparato uro-genitale sono le cause di emospermia più frequenti e sono riscontrabili in circa 40% dei casi di ematospermia.

Tra le cause "comportamentali" ricordiamo il coito interrotto, le prestazioni sessuali “esagerate” oppure il contrario le prolungate astinenze.

Tra le cause iatrogene, cioè procurate da atti medici, si ricordano la biopsia della ghiandola prostatica e molte “procedure urologiche” che interessano questa regione anatomica.

Altre cause da considerare comprendono, come in parte già detto, tutte le condizioni infiammatorie generali e specifiche, l’aumento del volume della prostata, i tumori prostato- vescicolari, le anomalie anatomiche, i problemi vascolari, le patologie sistemiche, come l’amiloidosi, disordini emorragici, patologie epatiche croniche ed ipertensione arteriosa.

 

Diagnosi

Il primo passo è distinguere l’origine della perdita ematica: capire se si ci trova di fronte ad una vera emospermia oppure ad un ematuria od ancora se il sangue viene dalla partner che potrebbe essere mestruata o avere una patologia del tratto genito-urinario.

Quando una reale ematospermia è stata confermata ci sono tre fattori fondamentali da prendere in considerazione: l’età del paziente, la durata del sintomo e la presenza di altri eventuali sintomi associati e/o di particolari fattori di rischio.

Negli uomini con meno di 40 anni, che non hanno fattori di rischio ed in uomini che non presentano altri sintomi associati l’emospermia è spesso un sintomo circoscritto e autolimitante che non necessita di alcun trattamento oltre alla rassicurazione data al paziente sull’innocuità del sintomo.

Uomini giovani che presentano invece anche sintomi infiammatori del tratto uro-genitale possono avere infezioni uro-genitali oppure una malattia sessualmente trasmessa.

In questi pazienti è indicata una completa valutazione colturale sulle urine e sul liquido seminale e esami specifici per accertare eventuali malattie sessualmente trasmesse; nel caso di positività sarà indicato un trattamento specifico.

L’emospermie causate da indagini od interventi invasivi, come ad esempio una biopsia prostatica, sono le più frequenti negli uomini con età superiore ai 40 anni.

Emospermie persistenti e ricorrenti o associate a sintomi, come febbre, brividi, perdita di peso, dolori ossei od articolari, richiedono sempre altre valutazioni supplementari: esplorazione rettale per controllare la prostata, valutazione ematochimica del PSA, valutazione ecografica completa della prostata e delle vescicole seminali.

Sempre negli uomini con più di 50 anni altre possibili cause da tenere presenti sono infiammazioni ed infezioni delle vie uro-seminali, malformazioni vascolari, calcoli, neoplasie della prostata e disordini sistemici che possono scatenare un'emorragia.

Infine ricordiamo che in presenza di un’emospermia deve sempre essere fatta anche una attenta valutazione delle borse scrotali per escludere problemi infiammatori od oncologici anche a livello testicolare.

 

Indicazioni terapeutiche

L’emospermia negli uomini giovani, in presenza di infezioni delle vie seminali, senza altri sintomi o fattori di rischio associati, può richiedere un trattamento specifico mirato con antibiotici, come i fluorochinolonici, la doxiciclina ed il trimethoprim/sulfametoxazolo, tutti antibiotici che riescono a superare la barriera emato-prostatica.


Spermatozoo e globuli rossi al M.E.

Invece per gli uomini con più di 40 anni che presentano un’emospermia persistente e/o con altri sintomi associati bisogna capire se è presente un eventuale problema tumorale e poi procedere, a diagnosi fatta, verso strategie terapeutiche mirate che l’urologo indicherà

Per le emospermie iatrogene invece meglio osservare la situazione nel tempo, non essere ansiosi perché il problema generalmente si auto-risolve.

Consiglio finale da dare è che, in presenza di una tale problema clinico, bisogna sempre sentire il proprio medico di fiducia e poi, se necessario, un esperto urologo.

 

Per approfondire:

Am Fam Physician. 2009;80:1421-1427.

Le malattie della prostata, stili di vita, prevenzione e nuove indagini diagnostiche

Quando la prostata aumenta di volume: l’ipertrofia prostatica benigna

 

Data pubblicazione: 12 luglio 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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