L'orgasmometro: dall'orgasmo recitato all'orgasmo misurato

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

“Quando in una donna l’erotico e il tenero si mescolano, danno origine a un legame potente, quasi una fissazione.” A. Niin

Nasce l'orgasmometro, un test per misurare il piacere della donna.
Diamo un voto all'orgasmo femminile, da 1 a 10.
Messo a punto dai ricercatori italiani, capitanati dal prof. E.Jannini, è stato presentato durante il congresso della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità che si è svolto a Roma in questi giorni.

 Come funziona

L'orgasmometro femminile è molto semplice: si tratta di una scala da uno a dieci che va da nessun tipo di piacere al massimo stato di godimento.

L'orgasmometro è stato pensato e realizzato sulla falsariga del test per la valutazione del dolore, consente così alla donna di trovare uno "spazio mentale" di riflessione sul suo orgasmo, in modo da indicarne l'intensità su una scala graduata.

L'orgasmometro è stato convalidato su oltre 500 donne con e senza disturbi sessuali.

 

Risultati
È stato verificato che un punteggio inferiore a cinque correla con una minore capacità di sperimentare il piacere e con una maggior probabilità di sperimentare disagi sessuali.
Il grado di lubrificazione correla con il risultato all'orgasmometro: maggiore è la lubrificazione vaginale, migliore è la percezione del piacere.

I ricercatori hanno poi studiato lo "strumento valutativo" anche in relazione alla tipologia dell'orgasmo su oltre 400 donne senza problemi sessuali.

 

Qualche riflessione e qualche perplessità
Chi si occupa di sessualità femminile sa bene che nel valutarla ci si addentra nelle sabbie mobili della scientificità.
Questionari, racconti anamnestici, ed ancora percezioni soggettive alterate dal vissuto e dalla dimensione diadica in cui la donna abita, immaginario erotico e storia del sintomo: questi ed altri ancora, sono gli strumenti che noi sessuologi clinici adoperiamo per valutare la sessualità delle donne che si rivolgono a noi.

Analizzare, valutare e quantizzare la risposta orgasmica femminile è davvero molto complesso, trattasi di una sessualità di mucosa e non d’organo, dalla faticosisisma lettura.

Dare un punteggio ad un sentire è veramente difficile, tra l'altro, immagino che, monitorare una funzione spontanea, potrebbe contribuire ad inibirla.

In sessuologia esiste un fenomeno, altamente disfunzionale, che si chiama "spectatoring" ed equivale al controllare con note di ossessività e pensieri disfunzionali la sessualità in corso d'opera.

Così, chi ne soffre, invece di lasciarsi andare al piacere e venire rapiti dai flutti dell'emozione e dell'eros, starà lì a monitorare la sessualità, compromettendone ovviamente, il suo funzionamento.

Lo spectatoring si coniuga al maschile con l'ansia da prestazione, facilitandola e mantenendola in vita, ed al femminile con l'anorgasmia.

Un'altra mia perplessità è il vissuto - non quantizzabile e non traducibile in un punteggio - correlato all'orgasmo femminile.

Ci sono orgasmi tiepidi, altri travolgenti e struggenti, ed ancora, altri solitari e spontanei, così come di coppia e faticosi, o viceversa.

Dare un punteggio al piacere potrebbe essere una strategia per occuparsene, sempre e soltanto, con l’aiuto dei clinici deputati a farlo.

 

 

http://salute.ilmessaggero.it/la_coppia/arriva_l_orgasmometro_per_le_donne-2119457.html

Data pubblicazione: 05 dicembre 2016

1 commenti

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Dr.ssa Valeria Randone
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