Testosterone deficit.

Terapia sostitutiva con testosterone nel paziente ipogonadico: affidarsi allo specialista

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Le iniezioni intramuscolari trimestrali di testosterone undecanoato (TU) (a lunga durata d'azione) forniscono concentrazioni sieriche di testosterone stabili nel tempo e sono quindi preferite da molti pazienti con deficit di testosterone. Tuttavia, l'uso di TU a lunga durata d'azione nei pazienti anziani è limitato a causa della mancanza di studi di fattibilità e sicurezza.

Obiettivo di un recente studio (1) è stato quello di indagare la farmacocinetica della terapia con testosterone undecanoato e valutare le differenze nei regimi di trattamento e il rischio di esiti avversi nei pazienti con deficit di testosterone più giovani rispetto a quelli anziani.

Descrizione dello studio

Si tratta di uno studio osservazionale longitudinale monocentrico che ha incluso i pazienti che hanno iniziato il trattamento TU a lunga durata d'azione tra il 2005 e il 2010. I pazienti anziani sono nati prima del 1956 ei pazienti più giovani tra il 1965 e il 1985. La dose ottimale è stata aggiustata annualmente attraverso la riduzione o il prolungamento del tempo tra le iniezioni.

Gli obiettivi del trattamento erano i seguenti:

  • testosterone libero nei range per età
  •  nessun sintomo di carenza di testosterone 
  • ematocrito entro il range di normalità.

Risultati

La popolazione in studio era composta da 63 pazienti anziani e 63 più giovani. Il tempo mediano di follow-up durante la sostituzione del testosterone è stato di 12,1 anni. Intervalli crescenti tra le iniezioni di TU sono stati eseguiti del 44% più spesso negli anziani rispetto ai pazienti più giovani e il tempo tra le iniezioni di TU è stato prolungato del 4% in più nei pazienti anziani.

L'ematocrito, così come l'ematocrito per un dato testosterone sierico (ematocrito: rapporto testosterone), aumentava con il tempo di trattamento ma non differiva tra i gruppi di età. Durante il follow-up, il 40% dei pazienti, sia anziani che giovani, ha manifestato policitemia. Il rischio di policitemia non differiva con l'età.

Per approfondire:Testosterone basso: quando fare la terapia sostitutiva?

Conclusioni

Nei pazienti anziani è necessario un numero maggiore di aggiustamenti della dose TU per raggiungere gli obiettivi di trattamento. Il trattamento della TU nei pazienti anziani con deficit di testosterone non è associato ad un aumento del rischio di policitemia rispetto ai pazienti più giovani se vengono raggiunti gli obiettivi di trattamento aggiustati per l'età.

Ricordo che questi approcci terapeutici vanno concepiti in maniera sartoriale, personalizzati sul paziente.

Attenzione alle automedicazioni oggi molto semplici da mettere in campo grazie a siti web underground, sempre più persone pensano di poter usare e abusare di tali molecole su consiglio di youtubers e coach dei social che non hanno nessuna preparazione in campo medico, andrologico-endocrinologico, e vivono di esperienze anedottiche.

La terapia si affronta quando vi una reale necessità clinica e di laboratorio secondo rigide e giustificate linee guida che possono chiaramente essere rimodulate in base alle esperienze, da come si evince in questo recente articolo.

Se avete letto, il 40% dei pazienti è andato incontro a policitemia. Sapete cosa vuol dire se non trattata? Infarto, ictus, eventi tromboembolici.

Per approfondire:Post operatorio urologico migliore grazie al testosterone

Fonti

  1. Long-term testosterone undecanoate treatment in the elderly testosterone deficient male: An observational cohort study - Andrology, Nov 2021
Data pubblicazione: 03 dicembre 2021

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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19 commenti

#1
Dr. Giulio Biagiotti
Dr. Giulio Biagiotti

bella Andrea! tra un pò uscirà anche il salasso fai da te in kit :))

#2
Dr. Andrea Militello
Dr. Andrea Militello

Caro Giulio, ne sai molto più di me , e nella tua battuta c'è un pezzo di verità

#3
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Scusate il commento: se ci sono due persone: una con valori normali e una no. Quella con valori insufficienti facendo una terapia che la porti a valori normali e non oltre, come mai va in contro a policitemia? 4/10 è una percentuale altissima. E invece il testosterone prodotto da noi stessi non porta questo effetto a 4/10. Dunque che farmaci scadenti sono?

#4
Dr. Andrea Militello
Dr. Andrea Militello

#3

Utente 570755

non possiamo pretendere che una molecola sintetica agisca sui recettori come una molecola endogena, sarebbe fantastico. La sua osservazione è giusta e piacevolmente provocatoria in senso scientifico. Grazie

#5
Dr. Andrea Militello
Dr. Andrea Militello

spesso poi l HT alto è nei pazienti che usano dosaggi eccessivi o sovradosati, quella che oggi si chiama in maniera molto elegante ...TRT SPORTIVA !!!!!!!

#6
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Caro dott quest'ultima cosa sarebbe più accettabile, diciamo. Basta che non sia il restante 6/10 altrimenti tanto varrebbe sovradosarli. La mia considerazione precedente comunque se pur negativa non era rivolta alla sua persona ma ai farmaci. Bisogna ammettere che sono poco maneggevoli per vari aspetti. Se posso parlare del mio caso, io ho dei valori nel range però sono un caso particolare. Avevo fatto i dosaggi del testosterone meno di due anni fa ed erano a metà del range min max. Avevo fatto anche altri dosaggi. Tuttavia a seguito di un trauma da schiacciamento ho chiesto al mio medico di base se mi prescriveva i dosaggi e me li ha negati fino alla fine. Allora li ho fatti privatamente. I risultati sono ancora nella norma ma si discostano non poco dai precedenti. Non riesco a venire a capo della cosa: ho effettuato eco sempre privatamente ma non risulta un danno significativo ai testicoli (soprattutto è stato schiacciato uno). Secondo lei una risonanza potrebbe evidenziare un danno seppur minimo che può scappare all'eco? Se prendo fra le dita il testicolo e lo schiaccio, ignorando il dolore e continuando, arrivo ad un punto in cui sento un dolore particolarmente intenso in un punto specifico che casualmente è proprio quello che mi ha fatto più male per tempo in seguito al trauma. Il testicolo non è spappolato è intatto ma non è ipotizzabile un danno minimo al sistema di produzione ormonale, che coinvolga poche cellule e più chiaramente dimostrabile alla risonanza? Grazie della sua cordiale attenzione

#7
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Aggoingo solo che il trauma è avvenuto nella prima metà dell'anno e già pochi giorni dopo l'accaduto avevo notato, appunto, questo fatto: ossia che premendo il testicolo fra le dita (ora mi occorre più forza) c'è un punto specifico che dà la sensazione come di piccolo taglio/taglietto/ferita. Ma non nella tonaca che lo riveste ma proprio all'interno non so se riesco a farmi capire. Le cellule che producono l'ormone possono essere distrutte in (piccola) parte in questo modo? L'urologo mi ha detto che comunque anche tastandolo si sente che è intatto. Ma io non dubito di questo. Spero che sia riuscito a farmi capire, almeno da lei che dicono sia in gamba... grazie

#11
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Buongiorno chiedo scusa ma i commenti non funzionano. Il sito dice che ce ne sono 10 ma ne vedo solo 7 e così non riesco a leggere le risposte? Potete riscrivere per piacere?

#12
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Dopo altri 4 giorni aggiungo commento perché non ne vedo un altro che dovrei vedere. Avreste la possibilità di rispondere alla domanda?

#13
Utente 570XXX
Utente 570XXX

Aggiungo a seguito dei trascorsi 1de1 giorni se per cortesia è possibile avere un'opinione a riguardo il commento precedente

#14
Ex utente
Ex utente

Buongiorno e buon anno, in caso di ipogonadismo la terapia con testosterone se prescritta da un andrologo/endocrinologo viene passata dal SSN?
Grazie

#15
Dr. Andrea Militello
Dr. Andrea Militello

Utente 443560 Se visitato da specialista del SSN e vi sono i requisiti che rispettano le linee guida allora si. Chiaramente secondo le posologie indicate dalle linee guida italiane

#16
Ex utente
Ex utente

Gentile dr Militello, per cui se mi reco da andrologo privatamente, lui non può fare la prescrizione riconoscibile dall’asl ma per accedere alle cure gratuitamente devo farmi vedere da un endocrinologo/andrologo pubblico?

#17
Ex utente
Ex utente

Scusi il duplicato, le linee guida quali sono per accedervi gratuitamente?
Il mio testosterone è 214 ed ho 24 anni

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