Cromosoma x infertilita maschile.

Infertilità maschile e cromosoma X

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Gli studi sul cromosoma X negli uomini infertili sono ancora pochi ed il ruolo giocato da questo cromosoma nella spermatogenesi si può considerare a tutt’oggi in gran parte sconosciuto; solo tre dei suoi geni sono stati presi in considerazione come possibili cause di dispermie, ma sempre con una prospettiva diagnostica non sicura.

Uno studio sul cromosoma X

Ora un team internazionale di ricercatori, presenti anche alcuni andrologi o meglio androloghe italiane, ha cercato di condurre un'analisi completa sul cromosoma X e di studiare tutti i geni che codificano proteine in ben 2.354 uomini azoospermici o criptozoospermici, che apparentemente non presentavano nessuna causa di natura genetica, nel tentativo di scoprire una possibile ragione al loro importante problema clinico. 

I dati genomici ottenuti sono stati così analizzati e poi confrontati con quelli ottenuti da un gruppo di controllo costituito da maschi con un liquido seminale nella norma, cioè normozoospermici.

Il complesso lavoro svolto è stato ora pubblicato sul “The American Journal of Human Genetics” e i ricercatori sono arrivati a confermare che sul cromosoma X vi sono ben ventun geni mutati in modo ricorrente e fortemente associati ad una grave dispermia ed altri trentaquattro che sono invece moderatamente associati ad una azoospermia o ad una criptozoospermia, mutazioni genetiche queste che prima non erano mai state considerate come una possibile causa di infertilità maschile.

Il gene prioritario riscontrato e più frequentemente alterato sembrerebbe essere l'RBBP7 che è stato trovato mutato in dieci uomini in tutte le coorti esaminate; altre successive valutazioni funzionali anche sulle Drosophile, i moscerini della frutta, confermerebbero il ruolo determinante di questo gene nel normale “mantenimento” delle cellule staminali germinali all'interno dei tubuli seminiferi. 

Per approfondire:L'azoospermia: quando non ci sono spermatozoi

Importanza dello studio

Questo studio rappresenta sicuramente un passo decisivo verso una nuova definizione eziologica di tipo genetico, capace di spiegare un eventuale “fallimento” importante nella spermatogenesi di un uomo; problema che, fino ad ora, poteva essere indicato solo come “idiopatico”.

Questa ricerca ridurebbe in modo significativo anche l’attuale ignoranza sulla conoscenza delle possibili cause genetiche legate al cromosoma X nel maschio infertile e ci darebbe più informazioni utili e decisive sul perché di un’azoospermia o di una criptozoospermia, contribuendo così allo sviluppo anche di eventuali, future e nuove prospettive diagnostiche su base genetica. 

Per approfondire:Cromosoma Y ed infertilità maschile

 

Per approfondire:Come cambia la fertilità maschile con l'età?

Fonte:

Altre informazioni:

Data pubblicazione: 13 luglio 2022

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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