Testosterone rischio cardiovascolare.

La terapia con testosterone e il rischio di coagulazione: una revisione approfondita

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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

La terapia sostitutiva con testosterone (TRT) è stata a lungo al centro di discussioni riguardanti il suo potenziale impatto sulla coagulazione del sangue. Studi recenti offrono una prospettiva più chiara, sfatando miti e confermando la sicurezza del trattamento. Questo articolo esplora i meccanismi fisiologici, i dati scientifici più aggiornati e le implicazioni cliniche per uomini con ipogonadismo.

Il testosterone è un ormone fondamentale per la salute maschile, regolando funzioni che spaziano dalla libido al metabolismo. Tuttavia, preoccupazioni riguardo al suo possibile ruolo nell'aumentare il rischio di trombosi hanno portato a numerosi studi, spesso con risultati contrastanti. Recentemente, una nuova ricerca ha fornito risposte definitive sull'argomento.

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Terapia testosterone e rischio trombosi: evidenze scientifiche

Uno studio pubblicato nel 2024 ha analizzato i parametri di coagulazione in uomini affetti da ipogonadismo prima e dopo sei mesi di TRT, confrontandoli con un gruppo di controllo di uomini sani. I risultati principali includono:

  • Gli uomini ipogonadici mostrano livelli significativamente più alti di potenziale endogeno di trombina (ETP) e fibrinogeno, oltre a livelli più bassi di antitrombina, sia prima che dopo la TRT.
  • Dopo sei mesi di TRT, il picco di trombina si è normalizzato, avvicinandosi ai valori dei controlli sani.
  • La TRT non ha peggiorato i parametri globali di coagulazione.

Meccanismi fisiologici

Il testosterone agisce su diversi livelli per modulare la coagulazione:

  • Inibizione dell’aggregazione piastrinica: riduce l'attivazione delle piastrine mediate dall'ADP.
  • Promozione della fibrinolisi: aumenta la produzione di attivatori del plasminogeno, facilitando la dissoluzione dei coaguli.
  • Effetto sulla vasodilatazione: stimola la produzione di ossido nitrico (NO) da parte delle cellule endoteliali, migliorando il flusso sanguigno.

Implicazioni cliniche

Questi risultati suggeriscono che la TRT è sicura e priva di rischi significativi di trombosi negli uomini ipogonadici. Inoltre, evidenziano l'importanza di trattare tempestivamente l'ipogonadismo per evitare complicanze legate a squilibri coagulativi.

La TRT si conferma un trattamento efficace e sicuro per uomini con ipogonadismo. Una diagnosi precoce e un monitoraggio regolare dei livelli ormonali sono essenziali per garantire il successo terapeutico.

Data pubblicazione: 04 gennaio 2025

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

Specialista con lode in Medicina e Chirurgia e Urologia, perfezionato in Ecografia Nefro-Urologica e Andrologia. Responsabile di moduli urologici e andrologici in strutture sanitarie di rilievo, con competenze avanzate in ecografia apparato urogenitale e urodinamica. Direttore sanitario e presidente ARCUG, con master in Psicosessuologia e riconoscimenti in fisiopatologia della riproduzione umana.

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