Donazione midollo osseo: come e perché diventare donatore?
La donazione di midollo osseo è il processo attraverso cui una persona offre il proprio midollo osseo o cellule staminali ematopoietiche per aiutare qualcuno affetto da malattie del sangue: un gesto di solidarietà che può salvare la vita di chi soffre di leucemie, linfomi e altre gravi malattie del sangue.
Dal 20 al 28 settembre 2025 si tiene la "Settimana nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo": la campagna "Match it now!" mira all'obiettivo di 30.000 donatori entro la fine dell'anno.
Come funziona la donazione, chi può diventare donatore e quali sono i requisiti? Donare non è pericoloso: oggi le tecniche sono sicure, controllate e poco invasive. Informarsi e iscriversi al registro nazionale è il primo passo per offrire una speranza concreta a chi è in attesa di trapianto.

Match it now! - campagna donazione midollo 2025
Indice
Cos'è la donazione di midollo osseo?
La donazione midollo osseo consiste nel prelievo di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche, fondamentali per produrre nuove cellule del sangue.
Queste cellule possono rigenerare il sistema ematopoietico di un paziente affetto da malattie come:
- leucemie,
- linfomi,
- mielomi,
- alcune gravi anemie ereditarie.
Il trapianto di midollo rappresenta spesso l’unica terapia salvavita per molti pazienti.
Per approfondire:Cos'è la leucemia mieloide acuta?
Cos'è il midollo osseo?
Il midollo osseo è un tessuto spugnoso situato all’interno delle ossa, appartenente al sistema linfatico, che rappresenta la principale riserva di cellule staminali. Da queste ultime originano tre fondamentali tipi di cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Cosa sono le cellule staminali ematopoietiche?
Le cellule staminali, definite anche “cellule madri”, sono cellule indifferenziate caratterizzate dalla capacità di moltiplicarsi e, al tempo stesso, di trasformarsi in cellule specializzate che compongono organi e tessuti.
Le cellule specializzate svolgono funzioni precise, mentre le cellule staminali restano indifferenziate fino a quando non ricevono un segnale che ne stimola lo sviluppo in cellule con un ruolo ben determinato.
Come funziona la donazione?
Esistono due principali modalità per effettuare la donazione:
- Aferesi: È il metodo più comune e prevede la somministrazione di farmaci nei giorni precedenti alla donazione per stimolare la produzione di cellule staminali nel sangue periferico. Durante il prelievo, il sangue viene estratto da un braccio e passato attraverso una centrifuga che separa le cellule staminali dal resto del sangue.
- Prelievo diretto dal midollo osseo: Questa modalità prevede l'estrazione diretta del midollo dalle ossa del bacino. Si effettua in anestesia locale o generale e dura circa 45 minuti.
La donazione può avvenire in due modalità:
- Prelievo da sangue periferico: la più comune, avviene tramite aferesi (simile a una donazione di sangue), dopo la stimolazione della produzione di cellule staminali.
- Prelievo da midollo osseo: eseguito in anestesia generale con il prelievo di midollo dalle ossa del bacino.
Entrambe le procedure sono sicure e sotto stretto controllo medico.
Cosa fare dopo la donazione?
Dopo aver completato la donazione del midollo osseo, è importante seguire alcune linee guida per garantire una corretta ripresa:
- Riposo adeguato nelle prime 48 ore post-donazione.
- Mantenimento di una buona idratazione.
- Evitare attività fisiche intense fino al completo recupero.

Quali sono i rischi della donazione?
Sebbene la donazione sia generalmente sicura, ci possono essere alcuni effetti collaterali temporanei.
La donazione di midollo osseo è oggi considerata una procedura sicura:
- nel caso dell’aferesi, possono verificarsi lievi effetti collaterali temporanei come stanchezza o dolori muscolari;
- nel prelievo da bacino, i rischi sono legati all’anestesia e a un lieve dolore nella zona del prelievo, che scompare in pochi giorni.
Il donatore non subisce danni permanenti: il midollo si rigenera naturalmente in 7-10 giorni.
Per approfondire:Come funziona la donazione di sangue?
Come si diventa donatori di midollo osseo?
Il processo di donazione inizia con l'iscrizione a un registro dei donatori. Questo passaggio è cruciale, poiché solo pochissimi individui sono compatibili tra loro. Dopo l'iscrizione, seguirà una tipizzazione, che consiste in un semplice prelievo di sangue o un tampone buccale per determinare le caratteristiche genetiche necessarie per trovare un potenziale ricevente compatibile.
Vediamo i vari passaggi, partendo dai requisiti necessari per poter richiedere l'iscrizione.
Requisiti per diventare donatori
Per poter donare è necessario:
- Avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni.
- Avere un peso minimo di 50 kg.
- Nessuna malattia infettiva o cronica in corso.
- Avere uno stato di salute generale buono.
Il limite di età non riguarda la donazione tra familiari (fratelli HLA-identici) la cui idoneità non dipende dall'età anagrafica.
Iscrizione nel registro dei donatori
L’iscrizione avviene tramite un semplice prelievo di sangue o saliva, utile a registrare il profilo genetico nel Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR Italian Bone Marrow Donor Registry). Una volta iscritti, si può essere chiamati a donare solo se compatibili con un paziente.
Nel Registro vengono raccolti e custoditi i dati relativi alla tipizzazione, fondamentali per stabilire la compatibilità tra donatore e ricevente. La riservatezza del donatore è garantita dall’anonimato: egli è identificato esclusivamente tramite un codice, mentre solo il medico del Centro Donatori presso cui è stato arruolato conosce la sua identità e le sue generalità.
Quando emerge un primo livello di compatibilità con un paziente che necessita di un trapianto di midollo, il donatore viene ricontattato per sottoporsi a ulteriori accertamenti. Questi esami hanno lo scopo di confermare la compatibilità con il paziente e di valutare accuratamente l’idoneità del donatore alla procedura di donazione.
Come iscriversi al registro nazionale dei donatori?
È possibile iscriversi al registro nazionale dei donatori presso ospedali, associazioni dedicate come ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) oppure tramite eventi informativi organizzati sul territorio.