Quando ricorrere alla contraccezione di emergenza?
La contraccezione d'emergenza (CE) è rivolta a ogni donna in età fertile a rischio di gravidanza indesiderata. La possibilità di gravidanza in seguito a un rapporto sessuale non protetto è dipendente dal momento del ciclo mestruale in cui avviene. Si parla di "PERIODO FERTILE" nei sei giorni consecutivi che precedono l'ovulazione, compreso il giorno stesso. L'OVULAZIONE avviene circa 14 giorni prima delle mestruazioni. Tuttavia, la valutazione del periodo fertile basato solamente sulla lunghezza del ciclo mestruale risulta imprecisa se correlata ai marker ormonali ed ecografici dell'ovulazione. PERTANTO LA CE DEVE ESSERE OFFERTA DOPO UN RAPPORTO SESSUALE NON PROTETTO, IN OGNI MOMENTO DEL CICLO MESTRUALE. Il suo utilizzo non è inteso come metodo contraccettivo abituale, ma limitato a situazioni a rischio conseguenti a un rapporto non adeguatamente protetto, quali possono essere rappresentate da queste situazioni frequentemente menzionate nei consulti:
° assenza di utilizzo di un metodo contraccettivo
° rapporto intercorso a partire da 21 giorni dopo un parto (in assenza di allattamento materno)
° rapporto avvenuto a partire da 5 giorni dopo un aborto, interruzione volontaria di gravidanza, gravidanza ectopica (extra) e revisione di cavità uterina (raschiamento) per malattia trofoblastica gestazionale
° uso scorretto o fallimento di un metodo contraccettivo, nello specifico:
1. profilattico:rottura o dislocamento
2. pillola estro-progestinica: se si supera il periodo di pausa tra un blister e l'altro, dimenticanza di una pillola nella PRIMA settimana di assunzione, dimenticanza di due o più pillole consecutive nella seconda e terza settimana
3. pillola solo progestinica (minipillola):ritardo di assunzione superiore a 12 ore
4. cerotto transdermico o anello vaginale: dislocamento o rimozione superiore a 48 ore, estensione del periodo di sospensione superiore a 48 ore.
5. assunzione di farmaci induttori degli enzimi epatici in corso di terapia ormonale contraccettiva (se non utilizzati metodi di barriera per i successivi 28 giorni)
6. impianto sottocutaneo: utilizzo dell'impianto dopo la scadenza
7. dispositivo intrauterino: rimozione, parziale/completa espulsione nei 5 giorni precedenti il rapporto.
8. diaframma: dislocamento, rottura, lacerazione o precoce rimozione.
° metodi naturali: errore nel calcolare il periodo fertile
° fallimento coito interrotto: eiaculazione in vagina o sui genitali esterni
° violenza sessuale in assenza di protezione contraccettiva.
Questa news deve rappresentare un VADEMECUM per un corretto uso della contraccezione POST-COITALE