Deficit erettivo

salve,
spero di essere sintetico,sono un ragazzo di 35 anni,ho avuto la mia prima ragazza a 25 anni,il rapporto si è concluso sia per motivi inerenti i nostri caratteri,ma sopratutto perchè,purtroppo in dieci anni abbiamo avuto si e no 5 rapporti.
capisco che la cosa sia sconvolgente,ma eravamo entrambi vergini,inoltre fin dall'inizio ho soffertodi un inizio di deficit erettivo,in pratica l'erezione avveniva abbastanza bene,circa l'80%,poi calava mano a mano che avevo difficoltà nel penetrarla(lei non si lubbrificava abbastanza),quindi via via ho perso interesse nel voler condividere la mia sessualità con lei,rifuggiandomi nella pornografia on-line,e passando tutti questi anni credendo che povevo vivere bene il nostro rapporto denza la sfera sessuale della coppia.
Da circa tre mesi ci siamo lasciati,e frequento una nuova ragazza,di 23anni,dolce e carina,che conosco da circa un anno e alla quale mi sono legato piano piano,ma appena abbiamo avuto la possibilità di fare l'amore,le cose sono precipitate di nuovo,stessa scena,io che arrivo a difficoltà all'erezione e che la perdo appena finisce di stimolarmi.
Abbiamo avuto tre incontri cosi,alla fine deluso,ho fatto una visita dall'andrologo,e le analisi complete per quanto riguarda ormoni e diabete,ma tutto è risultato nella norma,l'andrologo mi ha prescritto una cura antibiotica per una prostatite(senza specificare di quale tipo) a base di antibiotici orali e supposte,ed una pastiglia di cialis da 5mg ogni 2 giorni,ho notato che nel periodo di utilizzo delle supposte(circa 10 giorni)avevo erezioni mattiniere molto forti(non ne notavo da anni)
Guardando sul vostro sito altri utenti,mi è venuto il forte sospetto che il mio problema sia di natura mista,vale a dire che oltre ad una componente fisica(sospetto una prostatite cronica),ci sia una costante psicologica che mi porto dietro da possibili traumi infantili o dagli anni di dipendenza dal porno(alterazione della percezione della donna e dei suoi atteggiamenti),premetto che sono un buon sportivo,non bevo,niente droghe,alimentazione corretta,uso solo integratori di buona qualità certificati,fumo solo 2/3 sigarette nel fine settimana nelle cene con gli amici.
Inoltre sospetto che la ragazza che frequento sia frigida(difficoltà ad eccitarsi,o meglio quando la spoglio la trovo bagnata,ma poi appena facciamo i preliminari si asciuga rapidamente,e non partecipa attivamente)
Vi chiedo ora,quali esami o altro di specifico dovrei effettuare per fugare ogni dubbio su una componente fisica?
Sono molto demoralizzato e non lo nego,ma ho sempre la percezione anche nel sesso orale che mi pratica,che pur arrivando all'orgasmo,non ho una piena erezione.
Premetto che da un mese sto seguendo una terapia psicologica,da un sessuologo,ma vorrei prima di concentrarmi su di essa al 100% fugare dubbi sulla mia risposta meccanica.
Vi ringrazio per la costra cortesia e tempo che mi dedicherete,e vi faccio i complimenti per il vostro meraviglioso sito.
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

tutte le sue considerazioni sulla sua complessa situazione clinica e sessuale sono da tenere in considerazione; bisogna ora parlarne in diretta con il vostro andrologo di fiducia e con lui studiare la corretta strategia diagnostica da seguire per non perdere troppo tempo e non spendere troppi soldi.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
salve,
la ringrazio dottore per la sua tempestiva risposta,avevo letto alcuni degli articoli da lei proposti,andando poi ad approfondirne i concetti in rete.
Ora,fermo restando che sono in cura presso un'ottimo andrologo,vorrei in disaccordo con quest'ultimo(in quanto egli afferma che visto la mia giovane età e dalle varie visite effettuate,che il problema sia di natura psicologica da ricercare nella scarsa esperienza e magari in una educazione molto rigida sul sesso) effettuare un ecodoppler penieno,e magari effettuare dei controlli specifici della prostata(proprio per capire se mai fosse presente una prostatite di che tipologia potrebbe essere),oltre ad effettuare un monitoraggio delle erezioni notturne.
Potrebbe consigliarmi sui suddetti esami?calcoli che ad ora ho effettuato:ecografia testicolare,ecografia della tiroide,analisi del sangue,testosterone e prolattina.
Purtroppo ho notato una reazione particolare,la mia erezione si mantiene più forte se mi trovo in piedi o seduto,ma tende a perdere di vigoria in posizione prona o supina,infatti in ogni rapporto concluso dovevo per arrivare all'orgasmo cambiare posizione e cercare di assumere le sopra descritte,inoltre dopo l'eiaculazione,avvolte ho dolori allo scroto.
Volevo inoltre percisare che il mio pene ha una leggera curvatura verso il basso.
Ringrazio lei e chiunque vorrà rispondermi,capisco che spesso sono cose che succedono con una certa frequenza,ma vorrei escludere completamente una componente fisica,per concentrarmi solamente sul percorso psicologico,togliendo cosi ogni sorta di dubbio,infatti ho accettato la cura dell'andrologo tramite cialis,in quanto per egli avrebbe dovuto farmi acquistare una certa sicurezza,ma sinceramente non ho visto grandi risultati.
Un'ultima curiosità,integratori come la querc
etina,potrebbe essere un valido aiuto?
Grazie ancora per il vostro aiuto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

non si pasticci con gli integratori, meglio allora puntare su una più precisa diagnosi.

Risenta ora il suo andrologo che sicuramente, vinte anche le proprie giuste resistenze, anche per tranquillizzarla, le farà fare le indagini più mirate a meglio capire il perché dei suoi attuali problemi sessuali.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
gentile dottore,
la ringrazio per la sua tempestiva risposta , ma visto che vorrei un consulto diverso dal mio attuale andrologo, del quale ovviamente mi fido , le chiedo gentilmente se fossi in cura da lei , quali esami mi farebbe effettuare per escludere con una probabilità molto alta , un problema fisico legato a ciò che le ho descritto fino ad ora?
Quali sono di norma i passaggi da consigliare a chi come me , vuole capire se i corpi cavernosi, la morfologia del pene, la prostata , siano efficienti da non creare problemi?
So che molti medici escludono o non lo prescrivono di buon grado l'ecodoppler penieno , ma io vorrei non farlo a forza , ma vorrei eseguire tutti gli esami clinici che possano escludere una componente fisica nel mio deficit erettile , in quanto sento durante le varie situazioni , un desiderio molto forte , ma anche una risposta pigra da parte del pene , come se non riuscisse a lavorare perfettamente , diciamo , e mi passi il termine , è come se corresse con il freno a mano tirato.
Ovviamente sono mie sensazioni , ma non voglio con ciò autoconvincermi che sia per forza un problema fisico , ma come può ben capire , eliminare il dubbio potrebbe aiutarmi ad affrontare una terapia psicologica in maniera più serena.
La ringrazio per la sua prossima risposta , sicuro in un suo valido aiuto e cordiale consulto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Vedo che non ha ben letto gli articoli che le ho consigliato!

Se letti attentamente dovrebbe trovare, senza problemi, le risposte ai suoi quesiti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"in quanto egli afferma che visto la mia giovane età e dalle varie visite effettuate,che il problema sia di natura psicologica da ricercare nella scarsa esperienza e magari in una educazione molto rigida sul sesso"

Gentile Utente,
aggiungo qualche riflesisone a quelle del dr. Beretta.

Solitamente l'accanimento verso un'etiologia organica della problematica sessuologica è già indice di un disagio psichico, se ha già fatto le indagini ed hanno escluso cause organiche di fidi del suo medico, se non è soddisfatto prosegua palesando a chi la segue i suoi dubbi.

La diagnosi andrologica serve infatti, nei casi psicogeni, a lenire l'ansia e ad evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasia....

Se ha ricevuto un'educazione rigida, immagino non avrà ricevuto un'educazione sessuale ed emozionale, in più l'insepserienza...sono tutti elementi centrali nell'insorgenza del d.e.

Leggo di lei che ha uno storico di dipendenza dalla pornogtafia...da non sottovalutare, nel tempo quando il "piacere solitario" si sostituisce a quello "condiviso", le problematiche sono svariate.

Consulti anche queste letture, troverà anche un canale salute redatto congiuntamente al dr. Beretta.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
salve,

innanzi tutto i ringraziamenti sulle vostre gentili risposte,volevo solo precisare di aver letto gli articoli che mi proponete,in maniera attenta e scrupolosa.
La mia natura mi porta ad affrontare ogni problematica con rigore e precisione, e non parlo di questo caso specifico ma di ogni aspetto della mia vita.
Ora spero che le mie parole non siano offesa per nessuno, ma la mia curiosità era di avere una linea da seguire da parte di uno specialista che non sia il mio,che ripeto, con il quale ho un'ottimo feeling, ma che non afferrà la mia decisione di voler essere approfondito e scrupoloso negli esami.
Concordo con lei Dottoressa che spesso l'ansia e la fantasia ci portano a crearci montagne che non esistono,ma come ho spiegato,non vengo da una situazione di sicurezza sulle mie capacità fisichè(mi passi il concetto), quindi effettuare una dettagliata analisi clinica mi porterebbe ad escludere potenzialità fisiche.
Vi chiedo quindi, per capire se ci sono problematiche fisiche,ecodoppler penieno fornisce dati precisi,oppure sarebbe utile associarlo ad altri esami?se si quali?
Invece per poter far luce su di una prostatite cronica,basterebbero semplici analisi del sangue?cosa mi consigliate di effettuare?
Sicuro in un vostro gentile consulto,colgo l'occasione per porgervi i miei piu sentiti auguri di festività Pasquali.
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

"una linea da seguire da parte di uno specialista che non sia il mio..." può essere correttamente data solo dopo attenta e diretta valutazione clinica della sua specifica situazione.

Detto questo poi mi sembra proprio, dai nuovi quesiti che lei pone, che non abbia letto attentamente gli articoli indicati; sulla prostatite cronica comunque si legga anche questo mio lavoro per avere qualche idea precisa da discutere sempre con il suo specialista di riferimento:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
egregio Dottore,

lettura molto interessante,molti dei sintomi purtroppo li riscontro,volevo chiederle se al mio posto effettuerebbe ecodoppler penieno.
Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Potrebbe essere un'indagine eventualmente da prendere in considerazione assieme al suo specialista di riferimento soprattutto se le problematiche erettive continuano ad essere presenti.

Un cordiale saluto.

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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