Curvatura peniena

Nell'autunno del 2016 noto una lieve curvatura dorsale del pene in erezione. La visita specialistica rileva piccola placca al terzo medio inferiore, a sinistra, documentata anche da ecografia. Prendo Peyronimev per 90 giorni, ma la curvatura si accentua e la placca diventa percepibile. A febbraio 2017, considerata la non difficoltà nei rapporti e la stabilità della placca fibrotica (documentata pari a quasi 1 cm), il chirurgo propende per adottare un atteggiamento di controllo evolutivo. La curvatura si accentua di più, ora anche in senso laterale sx, ma non mi impedisce di avere regolari rapporti. Da un controllo ecografico effettuato a giugno 2017 non si rilevano cambiamenti nelle dimensioni della placca: lo specialista urologo propone, in caso di ulteriore evoluzione sfavorevole e una volta passato un anno dall'esordio, di ricorrere a delle infiltrazioni di Verapamil. Nei mesi successivi non osservo evoluzioni particolari, tutto sembra stabile e dalla visita fatta nel gennaio 2018 anche la valutazione ecografica conferma la situazione invariata. Il medico mi invita ad un controllo evolutivo della situazione a un anno.
Nel corso di quest'anno non vi sono state variazioni anatomiche peggiorative, anzi, da qualche mese, non percepisco più la placca al tatto e notavo un incurvamento meno netto.
Da qualche settimana, tuttavia, noto una nuova accentuazione dell'incurvamento laterale.
Effettuo allora la visita di controllo: "l'esame obiettivo - riporto il referto - documenta la scomparsa della piccola placca fibrosa presente a livello del terzo medio lobo dorsale dell'asta peniena".
Come si spiega, allora, la presenza dell'incurvamento (anzi, una sua maggiore deviazione verso sx), se non vi è la trazione di una placca apprezzabile? Mi è parso di capire che lo specialista la attribuisce all'esito del processo fibrotico-infiammatorio, e propende per valutare lo sviluppo evolutivo (a suo dire favorevole). Mi consiglia, infine, nuovamente il Peyronimev, avendo questo sortito (a distanza di due anni?! - mi chiedo) effetti benefici.
Chiedo un parere sulla situazione sommariamente descritta, ringraziandovi anticipatamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non drammatizzi e segua ora le indicazioni ricevute, se dubbi sempre bene sentire eventualmente un secondo parere in diretta.

Come può bene intuire pure lei, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo nuovo problema e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Certo, la visita medica è imprescindibile: mi reco infatti periodicamente da uno specialista, molto accurato, per monitorare il tutto. Chiedo per l'appunto un parere su quest'ultima vista, in cui l'urologo - per la prima volta dopo due anni - non reperta la presenza di alcuna placca dall'esame obiettivo, senza però procedere con l'esame ecografico (sosteneva che in assenza di placca palpabile è inutile perfezionare la descrizione con ecografia).
I dubbi che mi pongo sono questi:
- Forse sarebbe il caso di documentare anche con esame ecografico la situazione per valutarla in maniera più esaustiva e completa?
- Perché, in assenza di placca, permane tuttavia la curvatura?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Potrebbe la cicatrice, determinata dalla precedente placca, il problema che tende a mantenere la curvatura ma ora bene risentire in diretta il suo urologo di riferimento.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,
ho ricontattato telefonicamente lo specialista che mi segue, proponendogli di completare l'ultima visita con una ecografia. Farò quest'esame a metà aprile, sebbene egli abbia ribadito che clinicamente non si apprezzava nessuna placca.
Ho colto l'occasione per chiedergli quale potrebbe essere il motivo di una curvatura in assenza di placca: ha parlato - così mi è parso di capire - di possibile fibrosi diffusa, come esito di IPP. Allorché, documentandomi, ho potuto vedere che la fibrosi peniena ha altri sintomi e diversa modalità di insorgenza (oltre che, semmai, è questa a precedere una IPP e non il contrario). I miei dubbi, così, aumentano.
Cosa ne pensa di queste considerazioni, atteso che - ovviamente - effettuerò una nuova visita prossimamente?
Grazie del parere.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Sono considerazioni cliniche generali che posso anche essere condivise.
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Utente
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Ok, grazie.
Se così è, quindi, non troverebbero indicazione terapie infiltrative (Verapamil o Collagensasi)? Che tipo di approccio terapeutico si potrebbe tenere presente?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Generalmente in questi casi si usa sostanzialmente, se tollerata, della vitamina E, come mi sembra già le sia stato indicato; ma bene sempre seguire le indicazioni che solo il suo urologo od andrologo le possono dare in diretta.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dott. Beretta, La aggiorno sulla situazione. Ho effettuato l'ecografia peniena per completare la visita eseguita un mese fa (in cui il medico non apprezzava più clinicamente la placca precedentemente documentata).
Questo è il referto: "L'ecografia peniena eseguita ha documentato corpi cavernosi esenti da lesioni e senza evidenza di placche di IPP. Si segnala lieve iperecogenicità a livello del terzo prossimale del corpo cavernoso di sinistra. Nella norma il corpo spongioso dell'uretra".
Mi chiedo allora come, senza la trazione di una placca, possa persistere - anzi aumentare, seppur lievemente, rispetto al recente miglioramento - l'incurvamento dorso-laterale del pene. L'urologo propende per una lieve fibrosi "diffusa" nel sito della vecchia placca, ribadisce l'indicazione del Peironimev per 3 mesi (già uno l'ho quasi fatto) e di rivederci tra un anno.
Resto tuttavia perplesso: senza più la causa (la placca di IPP) permane l'effetto (la curvatura). Ha delle indicazioni/pareri ulteriori al riguardo?
Molte grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Se dubbi sulle indicazioni già ricevute in diretta purtroppo solo un’altra valutazione clinica reale può forse chiarire la causa del suo particolare problema clinico.

Ancora un cordiale saluto.
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Mi scusi gentile dott., lei quindi è scettico su questa spiegazione eziologica e ritiene possa essere un'altra la causa dell'incurvamento?
Molte grazie
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Utente
Utente
Intendendo che l'indicazione fornitami consiste presumibilmente nel chiedere un secondo parere, proverò a consultare un altro specialista urologo. Nel frattempo mi permetto di chiederle se sia più opportuno, in luogo del Peironimev, assumere il Peironimev Plus.
Ringraziandola per la disponibilità, porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

i farmaci da lei indicati sono molto vicini; il primo prodotto contiene Vitamina E; acido paraminobenzoico; avocado; muira puama; damiana mentre il secondo ha in più della propoli e del mirtillo; quest'ultimo generalmente viene preferito durante le fasi acute ma, come già dettole, le differenze tra i due integratori sono veramente minime.

Ancora un cordiale saluto.