Recurvatum ed estensore

Gentili dottori, sono uno studente di 23 anni.

Anni fa, intorno ai 16 anni, sono stato operato per una fimosi serrata.

Tempo dopo ho cominciato a notare che, in erezione, il pene è ricurvo verso destra, non eccessivamente ma insomma si nota.

L’andrologo mi ha detto che si tratta di un recurvatum congenito che, nonostante non crei problemi nei rapporti sessuali, mi crea molti problemi di autostima.

Tra le possibili alternative terapeutiche mi ha proposto l’intervento chirurgico che può essere eseguito con due tecniche: la tecnica di nesbit oppure l’applicazione di un patch.

L’intervento di Nesbit a suo dire è quello che viene effettuato maggiormente ma comporta la perdita di lunghezza.

La curvatura può essere considerata di 20/30 gradi.
Il mio pene è lungo 13, 5 cm in erezione e largo circa 11, 5/12 cm di circonferenza sempre in erezione.

Quindi un intervento di correzione secondo nesbit aggiusterebbe il problema della curvatura ma accentuerebbe il problema della lunghezza.

Allora ho chiesto all andrologo circa la possibilità di utilizzare un estensore e mi ha detto che potrei provare.

Vorrei quindi un parere sia sull intervento che sull’utilizzo dell’estensore.

Non potrei utilizzare un estensore per allungare e successivamente procedere con l’intervento?
Aggiungo che in erezione, provando a raddrizzare il pene e a misurarlo, la misura è di 14 centimetri. Nel caso di una Nesbit, la misura del pene in erezione sarà quella che si può misurare mettendo il pene dritto in erezione, ovvero 14 cm?
Vi ringrazio
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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40 12
Per il recurvatum congenito si fa solo ed esclusivamente la coropoplastica di raddrizzamento senza patch.
Consiglio la corporoplastica geometrica a lembi sovrapposti evitando la vecchia Nesbit.
Tutto il resto di cose che ha scritto non occorrono.
Cordiali saluti.

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

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