Rossore e pus vicino il frenulo

Salve medici, ho bisogno di un consulto per un problema intimo.

Ho 22 anni e premetto di avere rapporti da anni sempre con la stessa partner, circa un mesa fa ho iniziato ad avere improvvisamente un prurito sul glande nella zona del frenulo e ho notato un leggero rossore.

Sono molto attento all’igiene e ho fatto lavaggi per un paio di giorni con hydral derm che tempo fa mi diede la mia dermatologa.

Sembrava essere tutto ok, ma poco dopo è comparsa una balanopostite con relative desquamazioni: avendo avuto un episodio analogo anni prima, ho applicato come la scorsa volta lomexin pomata per 7 giorni dopo i lavaggi.

Lo spellamento e rossore del glande sono spariti ma purtroppo quella macchia rossa tra frenulo e glande (solo sul lato destro) si è accentuata e sembrano esserci come delle vesciche con due puntini piccoli bianchi che mi sono sembrati pus.

Spaventato ho continuato comunque con i lavaggi sostituendo il detergente con euclorina ben diluita e applicando da due giorni del gentalyn beta.

La situazione non mi sembra migliorata sembra solo sia scoppiato uno dei due pallini bianchi.

Premetto che non ho avuto alcun tipo di nuovo rapporto o altro, una cosa che ho notato è stato un mesetto fa un pelo del nostro cane che comunque è domestico e sempre pulito... potrebbe essere una causa del problema, potrebbe avermi fatto male lomexin?

Grazie in anticipo!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non drammatizzi, quello che ci racconta non sembra nulla di drammatico ma si ricordi che, in queste situazioni cliniche molto particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta mirata e corretta da questa postazione.

Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta il suo specialista di fiducia.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione clinica mirata e poi eventualmente, quando è possibile, anche una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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