Per la dottoressa lombardo luciana

Salve dottoressa Lombardo, la conosco tramite alcuni miei amici cari, che sono suoi pazienti, e mi fmriferuscino ottimea sia professionalità, bravura, gentilezza e disponibilità.

Sono una donna di 60 anni, ipertesa da circa 6 anni e dopo cambi di varie terapie per effetti collaterali, assumo attualmente MICARDIS 80 ALLE 6 DEL MATTINO E MEZZA LOBIVON ALLE 5 DI POMERIGGIO (quest'ultima oltre che per la pressione, per bloccare un po' la firza di gittata del cuore, per uno stato eretistico e ansioso che mi porto dietro da sempre)
Il lobivon funziona perché mi calma, ma abbassa anche la mia frequenza a42... 45...e poi sale a 57 in prossimità delle 24 ore dall'ultima assunzione del lobivon.

Premetto che io sto bene con questa frequenza, non ho disturbi.

È un problema avere questa frequenza così bassa.
Indotta naturalmente dal LOBIVON?

MI DEVO PREOCCUPARE, SECONDO LEI DOTTORESSA?

Faccio sempre controlli, e ultima eco mi da una lieve dilatazione atrio sinistro.

Ventricolo sinistro ai limiti massimi.

Qualche extrasistole giornaliera, nei momenti più di ansia.

Attendo sua risposta e la ringrazio cordialmente, se vorrà rispondermi.
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.8k 150
Gentile Signora, la collega a cui si è rivolta non fa parte degli specialisti iscritti a Medicitalia. Le consiglio di contattarla direttamente.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
Utente
Grazie mille dottore Fedi per la sua cordiale risposta.
Mi sono sbagliata. Mi scusi tanto.
Potrebbe gentilmente rispondere lei al mio quesito, sempre se lo desidera naturalmente.
Grazie di cuore se lo farà.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.8k 150
Senza poter visionare la sua intera storia clinica sarebbe azzardato esprimere un parere sulla sua terapia, prescrittale da un altro collega. Posso però dirle che se la sua frequenza raggiunge i 42 battiti al minuto (obiettivamente troppo bassa) probabilmente è il caso di ridurre, sospendere o cambiare con altro farmaco la terapia betabloccante. E anche per questa decisione è necessario contattare direttamente uno specialista cardiologo di sua fiducia che dovrà prima visitarla personalmente.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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