Dispnea sotto sforzo lieve

Buongiorno, maschio, 54 anni, fumatore, buone condizioni di salute generali, soggetto fortemente ansioso e ipocondriaco, tachicardico, da diversi anni sono periodicamente soggetto a periodi di dispnea ansiosa. In queste ultime tre settimane ho sofferto dei classici disturbi dispnoici come fame d'aria, difficoltà a fare respiri profondi, uno stato d'ansia generalizzato, cui si è aggiunto un po' di timore a compiere sforzi per la paura di innescare la dispnea stessa. Negli ultimi tre giorni, con in sottofondo questo stato di tensione, prima mi è sembrato di accusare qualche lieve mancanza di fiato camminando per una ventina di minuti a passo spedito, che però ho attribuito all'eccessiva concentrazione sul ritmo del respiro dovuta all'ansia, poi ieri, salendo un solo piano di scale affrontato sempre con questa tensione di sottofondo, quando sono arrivato all'ultimo gradino per una ventina di secondi mi era quasi impossibile respirare (come dopo una corsa fuori allenamento) e ho accusato una forte tachicardia. Tutto è rientrato in meno di un minuto, ma la cosa mi ha spaventato molto e perciò mi sono recato al pronto soccorso; mi è stato praticato un ECG con esito normale, pressione leggermente alta (95/145) e emogasanalisi arteriosa che ha evidenziato un livello di saturazione di 96,2. In sede di visita il medico ha auscultato cuore e polmoni non rilevando nessuna anomalia (ho effettuato anche una rx torace sei mesi fa, con esito normale) cardiaca o respiratoria, valutando ECG e emogas nella norma vista la mia condizione di fumatore e attribuendo il tutto a una forte condizione ansiosa, consigliandomi comunque di effettuare Holter e ecocardiogramma. La mia domanda è se le risultanze delle analisi (rx, emogas, esame obiettivo) siano sufficienti ad escludere che il disturbo abbia origine respiratoria, e se l'indicazione di indagine cardiaca sia corretta.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Dubito che lei abbia una EMOGAS normale.
Lei ' e' fumatore e sovrappeso e pertanto e' normale che sia dispnoico, senza accusare il cuore, che e' la vittima di entrambi i fattori di rischio

Sa benissimo da solo cosa deve fare

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott. Cecchini,
grazie innanzitutto per la risposta. Naturalmente, al di là dell'ovvia cessazione del fumo che visti i disturbi do per scontata, il commento agli esiti dell'emogasanalisi arteriosa non era mio (e ci mancherebbe) ma del cardiologo del PS che mi ha visitato e li ha valutati entro la soglia di normalità e fisiologici per un fumatore. Ritiene quindi erronea l'indicazione del medico circa l'opportunità di effettuare Holter e ecocardiogramma e piuttosto riferibile la cosa a una eventuale patologia respiratoria (BPCO, einfisema) nonostante rx, auscultazione e emogas? Ho già appuntamento con il curante per un consiglio, ma il suo parere sarebbe prezioso.