Tachicardia

Salve, volevo rivolgere un paio di domande al cardiologo, sebbene l'origine dei miei disturbi sia piuttosto psicologica. Ho cominciato infatti a soffrire di depressione alla nascita di mio figlio. Poi dopo alcuni tentativi andati male , ho preso farmaci che mi hanno aiutata molto. A distanza di dieci anni però, e dopo molti eventi drammatici, la depressione è divenuta ansia ed è cominciata a sfociare in attacchi di panico invalidanti per la frequenza e l'intensità. Sono in terapia da uno psicologo e da un neurologo per il controllo dei farmaci. Il problema è che sono diventata cardiofobica. Ho, per tranquillizzarmi, fatto visite di controllo, Holter e eco. L'esito è sempre tranquillizzante per i medici. Ma mi è stato dato il cardicor da 2, 5. Nonostante tutto ho spesso una frequenza cardiaca tra gli 85 e i 130 a riposo. Spesso sento il cuore martellarmi e non riesco ad impedirmi di misurare il battito che, forse in conseguenza della paura stessa sale vertiginosamente, una volta a 205. Ora io mi chiedo quanto la mente possa essere capace da sola di simili somatizzazioni e come sia possibile nonostante il betabloccante avere simili sbalzi e, d'altra parte, se è solo un problema psicologico, il cardicor non è inutile? Grazie per l'attenzione.