Tac coronarica e successive indagini

Buonasera,
scrivo per mia madre di 77 anni.

A seguito di alcuni episodi (circa 30 min abbastanza casuali tra notte e giorno) di ipertensione con vampata di calore verso l'orecchio sx, sudorazione, dispnea con senso di costrizione all'altezza del giugulo, sensazione di blocco digestivo senza dolori al torace, ha eseguito tre mesi fa visite diabetologica e cardiologica con analisi ripetute a maggio e settembre 2023.

Per il diabete tipo2 è ora in cura con forxiga 10 al mattino+2 x glucophage 750 (l'emoglobina glicata è passata da 8, 2 a 7, 2)
Per tireoidectomia totale, assume eutirox 75 alternato a 100 (TSH passato da 7 a 2, 5).

Per l'ipertensione bisoprololo 5 al mattino+coverlam 10/10 alla sera.
Aggiunto resumibe 10/10 per stenosi TSA dx del 30% e plavix 75 (in sostituzione di cardioaspirin 100 per ulcere pregresse curate da H.
Pylori).
Colesterolo totale sceso da 263 a 111, HDL=47.


Eseguito ecg (ritmo sinusale, onda q inferiore) ed ecocardio (alterato rilasciamento del ventricolo sx, nulla sugli apparati valvolari, esame sostanzialmente non patologico).


In passato era stata ipotizzata angina pectoris ma senza referti a supporto.

Quindi è stata prescritta TAC coronarica che riporto:
Campionato il tenore calcico, con punteggio secondo Agatston pari a 257 delle arterie coronarie (tronco comune 40, a.
discendente anteriore 136, a.
circonflessa 81).

Come di norma l'origine delle arterie coronarie dai rispettivi seni di Valsalva.

Dominanza del circolo coronarico sinistra.

- Tronco comune (LM): sostanzialmente pervio, con alcune calcificazioni parietali eccentriche non determinante stenosi significativa.
Si suddivide in a.
discendente anteriore, a.
circonflessa e ramo intermedio.

- Arteria discendente anteriore (LAD): placche prevalentemente calcifiche lungo i segmenti prossimale
ed intermedio, dove determinano stenosi massima che, compatibilmente con gli artefatti da movimento, parrebbe poco superiore al 50%.
Riconoscibili due rami diagonali.

- Arteria circonflessa (LCX): di calibro robusto, sostanzialmente pervia, con alcune minime calcificazioni
parietali eccentriche nel tratto prossimale, presenta due rami marginali ottusi, pervi.
Da essa originano i
rami postero-laterale e interventricolare posteriore.

- Presente un ramo intermedio (Ramus), esente da placche o stenosi.

- Arteria coronaria destra (RCA): esile, esente da placche o stenosi, termina in corrispondenza del
margine acuto cardiaco (dominanza sinistra).

Conclusioni:
- parrebbe apprezzarsi stenosi massima di poco superiore al 50%, di grado moderato (range 50-69%) dell'a.
discendente anteriore.

- moderato 'burden' di placca complessivo, con Calcium Score di 257 (CAD-RADS 3/P2).


Ritenendo difficile catturare gli episodi descritti (ad es.
2 volte in 3 mesi) con un ecg immediato per capire cosa avvenga, l'alternativa sarebbe ora quella di effettuare una coronarografia.

Sarei quindi a chiedere un vostro parere in merito o se vi siano altre indicazioni.


Ringrazio e porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.7k 3.6k 3
Una coronarografia sarebbe consigliabile per valutare esattamente la,situazione della discendente anteriore ed eventualmente eseguire un angioplastica.
Tale,esame però dovrebbe essere preceduto da una scintigrafia da sforzo per valutare la,presenza e la estensione di eventuali zone ischemiche

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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