Gonfiore al seno 6 anni dopo mastoplastica additiva
Salve,
fin dall'età dello sviluppo, verso i 14/15 anni mi è stata diagnosticata un'asimmetria al seno, causa mancanza di cellule recettori degli ormoni stando al mio ginecologo. Dopo aver passato un'adolescenza da incubo con un seno taglia zero e un seno oscillante fra una seconda abbondante/terza abbondante a seconda dei periodi in cui assumevo la pillola, a dicembre del 2002 finalmente ho potuto operarmi.
Sono stata operata bilateralmente tramite solco ascellare, nel seno non sviluppato è stata inserita una protesi 300gr, nel seno sviluppato una di 120 per dare lo spessore uguale ai seni. Post operatorio tranquillo, con il passare del tempo la protesi da 120 è diventata visibile nella parte bassa, essendo io molto magra. In condizioni normali il seno totalmente ricostruito è leggermente più grosso dell'altro, che invece è suscettibile a variazioni ormonali, per cui ad esempio prima del ciclo compensa e supera la dimensione dell'altro.
Il seno nasce per essere fra una terza e una quarta e queste sono le taglie che grossomodo mi calzano.
Il problema nasce negli ultimi giorni. Dopo essermi addormentata in una posizione evidentemente sbagliata con un reggiseno con il ferretto, il giorno dopo ho iniziato ad avere dolore anche solo al tocco al seno con la protesi da 300. Il dolore forte è passato in una giornata, ma ho notato che il seno è ingrossato di più di una taglia, mentre l'altro appare sgonfiato. Nell'ultimo periodo ho subito una variazione di peso di 1-2kg, ma il mio peso è molto variabile fra i 50-52kg anche a causa di problemi intestinali.
Sono in fase preciclo, ma è da notare che solitamente è il seno con la protesi da 120 a gonfiarsi, l'altro quasi per nulla e quando succede sento comunque un altro tipo di tensione mammaria. In questi giorni invece sento quasi proprio come esplodere il seno con la protesi da 300 e dolore se cerco di dormire su entrambi i fianchi, mentre il seno si sposta. Risulta anche indurito al tatto, ma la pelle è al limite e molto tirata quindi non riesco a capire.
Può essere cotrazione capsulare? In tal caso dovrei operarmi di nuovo?
fin dall'età dello sviluppo, verso i 14/15 anni mi è stata diagnosticata un'asimmetria al seno, causa mancanza di cellule recettori degli ormoni stando al mio ginecologo. Dopo aver passato un'adolescenza da incubo con un seno taglia zero e un seno oscillante fra una seconda abbondante/terza abbondante a seconda dei periodi in cui assumevo la pillola, a dicembre del 2002 finalmente ho potuto operarmi.
Sono stata operata bilateralmente tramite solco ascellare, nel seno non sviluppato è stata inserita una protesi 300gr, nel seno sviluppato una di 120 per dare lo spessore uguale ai seni. Post operatorio tranquillo, con il passare del tempo la protesi da 120 è diventata visibile nella parte bassa, essendo io molto magra. In condizioni normali il seno totalmente ricostruito è leggermente più grosso dell'altro, che invece è suscettibile a variazioni ormonali, per cui ad esempio prima del ciclo compensa e supera la dimensione dell'altro.
Il seno nasce per essere fra una terza e una quarta e queste sono le taglie che grossomodo mi calzano.
Il problema nasce negli ultimi giorni. Dopo essermi addormentata in una posizione evidentemente sbagliata con un reggiseno con il ferretto, il giorno dopo ho iniziato ad avere dolore anche solo al tocco al seno con la protesi da 300. Il dolore forte è passato in una giornata, ma ho notato che il seno è ingrossato di più di una taglia, mentre l'altro appare sgonfiato. Nell'ultimo periodo ho subito una variazione di peso di 1-2kg, ma il mio peso è molto variabile fra i 50-52kg anche a causa di problemi intestinali.
Sono in fase preciclo, ma è da notare che solitamente è il seno con la protesi da 120 a gonfiarsi, l'altro quasi per nulla e quando succede sento comunque un altro tipo di tensione mammaria. In questi giorni invece sento quasi proprio come esplodere il seno con la protesi da 300 e dolore se cerco di dormire su entrambi i fianchi, mentre il seno si sposta. Risulta anche indurito al tatto, ma la pelle è al limite e molto tirata quindi non riesco a capire.
Può essere cotrazione capsulare? In tal caso dovrei operarmi di nuovo?
[#1]
Gentile utente,
se ha notato una così importante variazione clinica fino ad avere pelle tirata con dolore, forse è più che giustificato che si faccia visitare da uno specialista vicino casa sua onde escludere che non si tratti di una infezione cronica della protesi o altre complicanze meritiveli di valutazione.
sarà poi compito dello specialista prescriverle una eventuale valutazione mediante ecografia o RMN se lo riterrà opportuno.
non pensi subito ad un eventuale intervento , ma semplicemete a curarsi potrebbe essere sufficiente una terapia medica
cordiali saluti
tommaso savoia
se ha notato una così importante variazione clinica fino ad avere pelle tirata con dolore, forse è più che giustificato che si faccia visitare da uno specialista vicino casa sua onde escludere che non si tratti di una infezione cronica della protesi o altre complicanze meritiveli di valutazione.
sarà poi compito dello specialista prescriverle una eventuale valutazione mediante ecografia o RMN se lo riterrà opportuno.
non pensi subito ad un eventuale intervento , ma semplicemete a curarsi potrebbe essere sufficiente una terapia medica
cordiali saluti
tommaso savoia
Dr Tommaso Savoia
Chirurgo Plastico
[#2]
Ex utente
La ringrazio. Ho telefonato ieri al chirurgo che mi ha operato e mi ha detto che un'incremento così notevole di volume potrebbe esserci molto più probabilmente per rottura della capsula. Mi ha consigliato di fare un'ecografia urgente, che dovrei fare domani.
Nel frattempo il dolore continua, anche allargando le costole per respiri profondi. Però non c'è rossore sul seno e non ho febbre (anche se negli ultimi giorni la temperatura è salita e ora ho 37, di norma ho 36).
Da valutare però che ho fatto un ciclo di antibiotico terminato una decina di giorni fa per un problema di altro genere. Anche sollevare il braccio mi da problemi.
Con un'ecografia possono guardare la capsula se è integra o meno, ma sarebbero in grado di vedere anche un'eventuale infiammazione? Non si sarebbe dovuta vedere, se fosse un'infezione cronica, nell'ecocografia fatta un mese fa dal ginecologo?
Nel frattempo il dolore continua, anche allargando le costole per respiri profondi. Però non c'è rossore sul seno e non ho febbre (anche se negli ultimi giorni la temperatura è salita e ora ho 37, di norma ho 36).
Da valutare però che ho fatto un ciclo di antibiotico terminato una decina di giorni fa per un problema di altro genere. Anche sollevare il braccio mi da problemi.
Con un'ecografia possono guardare la capsula se è integra o meno, ma sarebbero in grado di vedere anche un'eventuale infiammazione? Non si sarebbe dovuta vedere, se fosse un'infezione cronica, nell'ecocografia fatta un mese fa dal ginecologo?
[#3]
Buona sera, potrebbe trattarsi anche di una mastite da trauma causato dal ferretto. In tal caso va valutato l'antibiotico utilizzato fino a qualche giorno fa.
Dr.ssa sarah marchionni
clinica s. giovanni -milano
sarah.marchionni@libero.it
www.sarahmarchionni.com
[#4]
Ex utente
Grazie anche a Lei Dr.ssa Marchionni.
Oggi ho eseguito l'ecografia, vi allego le immagini (ho rimosso le parti con nome e cognome e ospedale di esecuzione).
Il radiologo che ha eseguito l'ecografia non è riuscito a ben interpretare l'immagine in cui ha selezionato l'intervallo di 22mm, in sostanza il contorno della capsula non gli è parso regolare sul seno dolente, e pare che in mezzo ci sia liquido. Secondo lui è compatibile con rottura della capsula.
http://s828.photobucket.com/albums/zz208/llinda25/eco/
Ho poi telefonato al chirurgo che mi ha operato, che al momento è fuori sede e mi ha detto che potrei aspettare finchè non mi viene la febbre a farmi vedere e intanto monitorare la situazione.
L'antibiotico che prendevo era Levoxacin 500mg e ne ho presa una scatola per infezione da cistite.
Oggi si è leggermente sgonfiato rispetto ai giorni scorsi, però continua il dolore se si irradia all'ascella.
Oggi ho eseguito l'ecografia, vi allego le immagini (ho rimosso le parti con nome e cognome e ospedale di esecuzione).
Il radiologo che ha eseguito l'ecografia non è riuscito a ben interpretare l'immagine in cui ha selezionato l'intervallo di 22mm, in sostanza il contorno della capsula non gli è parso regolare sul seno dolente, e pare che in mezzo ci sia liquido. Secondo lui è compatibile con rottura della capsula.
http://s828.photobucket.com/albums/zz208/llinda25/eco/
Ho poi telefonato al chirurgo che mi ha operato, che al momento è fuori sede e mi ha detto che potrei aspettare finchè non mi viene la febbre a farmi vedere e intanto monitorare la situazione.
L'antibiotico che prendevo era Levoxacin 500mg e ne ho presa una scatola per infezione da cistite.
Oggi si è leggermente sgonfiato rispetto ai giorni scorsi, però continua il dolore se si irradia all'ascella.
[#5]
Gentile utente,
il sospetto di rottura di capsula ( ben inteso non di protesi!) può essere fondato. Sicuramente vale la pena di indagare ulteriormente sia mediante ecografia che , se necessario, con RM. Utile anche una terapia antiinfiammatoria.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
il sospetto di rottura di capsula ( ben inteso non di protesi!) può essere fondato. Sicuramente vale la pena di indagare ulteriormente sia mediante ecografia che , se necessario, con RM. Utile anche una terapia antiinfiammatoria.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#6]
Ex utente
Grazie Dr. Bernardi,
Come può immaginare non avendo a disposizione il chirurgo che mi ha operata sono un po' "sfasata" e non so bene come muovermi.
Ho letto che ci sono due tipi di rottura intra ed extracapsulare, e secondo il radiologo la rottura era extracapsulare. Non ho però ben chiaro cosa questo comporta, anche leggendo le sue parole in cui specifica la rottura di capsula e non di protesi.
Vi prego di aver pazienza, ma sto cercando di capire meglio anche per valutare come muovermi...
La capsula dovrebbe essere il tessuto che il corpo crea intorno alla protesi, per isolare ciò che riconosce come agente esterno. Quindi, come si crea subito dopo l'operazione, è possibile che il corpo umano la ricrei se si rompe? Oppure no, cioè in pratica cosa comporta?
Perchè mentre sono riuscita a raggiungere telefonicamente il mio medico lui ha detto di non preoccuparmi finchè non ho febbre che si può anche aspettare e che non è detto che debba essere rioperata, però da paziente è difficile appunto capire cosa comporta tutto ciò e si sente solo il male...
Per indagini ulteriori tramite ecografia, intende ripetere fra un po' un'altra ecografia e seguire l'evoluzione del problema?
Intanto oggi vado dal mio medico di base e vedo se riesco a fare una risonanza in tempi brevi preferibilmente non a pagamento...
Come può immaginare non avendo a disposizione il chirurgo che mi ha operata sono un po' "sfasata" e non so bene come muovermi.
Ho letto che ci sono due tipi di rottura intra ed extracapsulare, e secondo il radiologo la rottura era extracapsulare. Non ho però ben chiaro cosa questo comporta, anche leggendo le sue parole in cui specifica la rottura di capsula e non di protesi.
Vi prego di aver pazienza, ma sto cercando di capire meglio anche per valutare come muovermi...
La capsula dovrebbe essere il tessuto che il corpo crea intorno alla protesi, per isolare ciò che riconosce come agente esterno. Quindi, come si crea subito dopo l'operazione, è possibile che il corpo umano la ricrei se si rompe? Oppure no, cioè in pratica cosa comporta?
Perchè mentre sono riuscita a raggiungere telefonicamente il mio medico lui ha detto di non preoccuparmi finchè non ho febbre che si può anche aspettare e che non è detto che debba essere rioperata, però da paziente è difficile appunto capire cosa comporta tutto ciò e si sente solo il male...
Per indagini ulteriori tramite ecografia, intende ripetere fra un po' un'altra ecografia e seguire l'evoluzione del problema?
Intanto oggi vado dal mio medico di base e vedo se riesco a fare una risonanza in tempi brevi preferibilmente non a pagamento...
[#8]
bene i consigli del medico di base. Capisco le sue preoccupazioni ma non sembra che ci siano le condizion per rioperare nuovamente. Auguriamoci, dunque, che la terapia antiinfiammatoria riesca a migliorare la situazione clinica.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
www.lachirurgiaplastica.net
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
www.lachirurgiaplastica.net
[#10]
Ho letto il Suo caso clinico...la rottura protesica può dare sintomatologia ma questa si manifesta in modo più graduale a meno che non si sia trattato di un evento traumatico (non certo per l'applicazione prolungata di un reggiseno con ferretto). Il seno può diventare duro o meno, dolente o meno ma raramente più gonfio addirittura di una taglia.
Nella mia esperienza la sua sintomatologia l'ho riscontrata in donne con protesi a causa di una raccolta liquida, più spesso un sieroma e raramente associato ad ematoma, anche senza causa apparente! E' molto raro comunque.
Più comunemente potrebbe avere una linfangite della mammella od una infiammazione (mastite). Ok per terapia antiinfiammatoria e antibiotica.
Se in questi giorni la sintomatologia non fosse regredita, potrebbe fare una visita con un chirurgo senologo.
Giusto ripetere l'ecografia per monitorare il quadro clinico.
Una raccolta sierosa potrebbe anche essere aspirata ed inviata per esame colturale da parte di un ecografista esperto.
L'ECOGRAFIA NON SERVE PER FAR DIAGNOSI DI ROTTURA PROTESICA. NON E' SPECIFICA.
L'unico esame senza margini di errore è la RMN ma non è necessario farla d'urgenza. Se anche avesse una rottura della protesi può essere gestita con tutta calma, come detto dal Suo chirurgo. Piuttosto si faccia vedere da un senologo o ginecologo o chirurgo plastico che abbia ampia esperienza con le patologie della mammella.
Cordialmente
Nella mia esperienza la sua sintomatologia l'ho riscontrata in donne con protesi a causa di una raccolta liquida, più spesso un sieroma e raramente associato ad ematoma, anche senza causa apparente! E' molto raro comunque.
Più comunemente potrebbe avere una linfangite della mammella od una infiammazione (mastite). Ok per terapia antiinfiammatoria e antibiotica.
Se in questi giorni la sintomatologia non fosse regredita, potrebbe fare una visita con un chirurgo senologo.
Giusto ripetere l'ecografia per monitorare il quadro clinico.
Una raccolta sierosa potrebbe anche essere aspirata ed inviata per esame colturale da parte di un ecografista esperto.
L'ECOGRAFIA NON SERVE PER FAR DIAGNOSI DI ROTTURA PROTESICA. NON E' SPECIFICA.
L'unico esame senza margini di errore è la RMN ma non è necessario farla d'urgenza. Se anche avesse una rottura della protesi può essere gestita con tutta calma, come detto dal Suo chirurgo. Piuttosto si faccia vedere da un senologo o ginecologo o chirurgo plastico che abbia ampia esperienza con le patologie della mammella.
Cordialmente
dott. Egidio Riggio
specialista chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica
http://chirurgiaplastica-riggio.it
tel. 328 6338018
Studi a Milano e
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 44.2k visite dal 16/06/2009.
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