Stenosi carotide sinistra
Gen.mi dottori,
Ho 79 anni. Nell'ottobre dell'anno scorso sono stata operata di TEA carotidea per una stenosi del 70% all'origine carotide interna destra. E’ andato tutto bene, ma adesso ci sono problemi alla carotide sx.
L'angio RMN effettuata prima dell'operazione ha segnalato quanto segue: «A sinistra: regolare il calibro della carotide comune. Stenosi all'origine della carotide interna, estea cranio-caudalmente per circa 5 mm, di entità stimabile nel 50-60%. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Regolare all'origine il calibro della carotide esterna. Stenosi di circa il 50% all'origine dell'arteria vertebrale con discreta tortuosità del vaso subito a valle che presenta tuttavia calibro conservato fino a livello intracranico, con conservato calibro anche dell'arteria basilare. Regolare il calibro dell'arteria succlavia».
Dopo un mese dall'intervento, l'eco-colordoppler ha rilevato quanto segue: «a dx regolari esiti di TEA carotidea; a sx presenza di placca parzialmente calcifica in carotide comune (stenosi del 30%) e all'ostio dell'interna seconda placca fibrosa determinante una stenosi emodinamicamente non significativa (50%). Controllo tra un anno».
Come prescritto, qualche giorno fa ho fatto l'eco-colordoppler di controllo che ha rilevato: «A destra esiti regolari di TEA carotidea, a sx incremento della stenosi precedentemente segnalata meritorio di approfondimento tramite angio TC».
Secondo il medico, se prima la stenosi a sx era del 50-60%, adesso è aumentata al 70%. Ci sono rimasta male, non mi aspettavo un aumento di queste proporzioni nel giro di un anno. Dal 2009 assumo Concor, Perindopril 4 mg, Cardirene s.o. 160 mg, Crestor 20 mg, Vasexten 20 mg, più due colliri per il glaucoma.
Vi chiedo: come è possibile un aumento simile o quali ne siano le cause, pur seguendo la terapia antiaggregante e ipocolesterolemizzante e stando attenta alla dieta (non ho il diabete - glicemia 103 - e il colesterolo è sotto controllo - trigliceridi 123, colesterolo totale 192, colesterolo HDL 68) ed avendo la pressione arteriosa sotto controllo? Forse la terapia che seguo non è adatta? Probabilmente mi si prospetta un'altra operazione, cosa che mi preoccupa.
C'è un altro aspetto che mi ha reso particolarmente perplessa durante l'esecuzione dell'eco-colordoppler e cioè la mia posizione: la mia testa era in posizione più bassa rispetto alle gambe, più sollevate. Mi sono sorpresa della cosa, ma l'infermiera ha insistito. Mi sono sentita salire il sangue alla testa ed ho avuto dei forti giramenti di testa durante l'esame oltre che ovviamente dopo, alzandomi; le altre volte ero perfettamente orizzontale sul letto e non ho avuto problemi di sorta, tanto è vero che sono andata tranquilla in ospedale a fare l'esame. Vi chiedo:si usa fare anche così il doppler? I sintomi che ho avuto, possono aver alterato l'esito dell'esame?
Ringrazio sentitamente per le risposte che Vorrete darmi.
Ho 79 anni. Nell'ottobre dell'anno scorso sono stata operata di TEA carotidea per una stenosi del 70% all'origine carotide interna destra. E’ andato tutto bene, ma adesso ci sono problemi alla carotide sx.
L'angio RMN effettuata prima dell'operazione ha segnalato quanto segue: «A sinistra: regolare il calibro della carotide comune. Stenosi all'origine della carotide interna, estea cranio-caudalmente per circa 5 mm, di entità stimabile nel 50-60%. Regolare l'opacizzazione della carotide interna più a valle. Regolare all'origine il calibro della carotide esterna. Stenosi di circa il 50% all'origine dell'arteria vertebrale con discreta tortuosità del vaso subito a valle che presenta tuttavia calibro conservato fino a livello intracranico, con conservato calibro anche dell'arteria basilare. Regolare il calibro dell'arteria succlavia».
Dopo un mese dall'intervento, l'eco-colordoppler ha rilevato quanto segue: «a dx regolari esiti di TEA carotidea; a sx presenza di placca parzialmente calcifica in carotide comune (stenosi del 30%) e all'ostio dell'interna seconda placca fibrosa determinante una stenosi emodinamicamente non significativa (50%). Controllo tra un anno».
Come prescritto, qualche giorno fa ho fatto l'eco-colordoppler di controllo che ha rilevato: «A destra esiti regolari di TEA carotidea, a sx incremento della stenosi precedentemente segnalata meritorio di approfondimento tramite angio TC».
Secondo il medico, se prima la stenosi a sx era del 50-60%, adesso è aumentata al 70%. Ci sono rimasta male, non mi aspettavo un aumento di queste proporzioni nel giro di un anno. Dal 2009 assumo Concor, Perindopril 4 mg, Cardirene s.o. 160 mg, Crestor 20 mg, Vasexten 20 mg, più due colliri per il glaucoma.
Vi chiedo: come è possibile un aumento simile o quali ne siano le cause, pur seguendo la terapia antiaggregante e ipocolesterolemizzante e stando attenta alla dieta (non ho il diabete - glicemia 103 - e il colesterolo è sotto controllo - trigliceridi 123, colesterolo totale 192, colesterolo HDL 68) ed avendo la pressione arteriosa sotto controllo? Forse la terapia che seguo non è adatta? Probabilmente mi si prospetta un'altra operazione, cosa che mi preoccupa.
C'è un altro aspetto che mi ha reso particolarmente perplessa durante l'esecuzione dell'eco-colordoppler e cioè la mia posizione: la mia testa era in posizione più bassa rispetto alle gambe, più sollevate. Mi sono sorpresa della cosa, ma l'infermiera ha insistito. Mi sono sentita salire il sangue alla testa ed ho avuto dei forti giramenti di testa durante l'esame oltre che ovviamente dopo, alzandomi; le altre volte ero perfettamente orizzontale sul letto e non ho avuto problemi di sorta, tanto è vero che sono andata tranquilla in ospedale a fare l'esame. Vi chiedo:si usa fare anche così il doppler? I sintomi che ho avuto, possono aver alterato l'esito dell'esame?
Ringrazio sentitamente per le risposte che Vorrete darmi.
[#1]
gentile utente,
non andrò in ordine rispetto le sue domande.
l'esame non è stato influenzato dalla posizione.
le sensazioni che lei ha avvertito ritengo siano da imputare prevalentemente ad una relativa difficoltà di "scarico" venoso.
per quanto riguarda la sua sensazione, negativa, di rapidità del relativo aggravamento, nonostante la precisa osservanza del quadro terapeutico e la attenzione alla dieta, non credo che si possano trovare delle spiegazioni.
per contro non mi sembra che lei abbia mai riferito la presenza di sintomi, e questo deve essere interpretato in modo positivo.
consideri sempre i limiti di una valutazione a distanza.
cordiali saluti
non andrò in ordine rispetto le sue domande.
l'esame non è stato influenzato dalla posizione.
le sensazioni che lei ha avvertito ritengo siano da imputare prevalentemente ad una relativa difficoltà di "scarico" venoso.
per quanto riguarda la sua sensazione, negativa, di rapidità del relativo aggravamento, nonostante la precisa osservanza del quadro terapeutico e la attenzione alla dieta, non credo che si possano trovare delle spiegazioni.
per contro non mi sembra che lei abbia mai riferito la presenza di sintomi, e questo deve essere interpretato in modo positivo.
consideri sempre i limiti di una valutazione a distanza.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Purtroppo la storia naturale delle placche carotidee è quella di crescere nel tempo per cui può essersi verificato un aumento della stenosi nell'ultimo anno nonostante le terapie fatte. Se ha dei dubbi può ripetere l'ecocolordoppler per avere un secondo parere o eseguire un'angioTC (la RM tende sempre a sovrastimare la stenosi).
Dr. Stefano Senatore
[#3]
Ex utente
Gent.mi Dottori,
Vi ringrazio tanto per la cortesia e la disponibilità nel rispondermi.
Per il dott. Catani
Non ho mai avuto sintomi evidenti (TIA, ictus, svenimenti, emiparesi ...), – neanche adesso - tanto è vero che l'altr'anno, per decidere se fare l'operazione o meno alla carotide dx, il chirurgo mi ha fatto fare una TAC cerebrale alla ricerca di ictus silenti con questo risultato: «calcificazioni puntiformi ai nuclei della base. Piccola area di sfumata ipodensità è apprezzabile in sede sottocorticale frontale dx, quasi al vertice, da possibile piccolo esito vascolare. Spazi liquorale periencefalici e ventricolari di normale ampiezza e morfologia sia in sede sotto che sovratentoriale, con strutture della linea mediana in asse. Calcificazioni dei sifoni carotidei. Calcificazioni dell'arteria vertebrale sx». Sulla base di questo e della RM è stato deciso di operare.
Lei dice che: «... Per contro non mi sembra che Lei abbia mai riferito la presenza di sintomi, e questo deve essere interpretato in modo positivo». Che cosa intende con questo? Nel caso avessi una stenosi superiore o uguale al 70%, in assenza di sintomi, non verrei operata? (comprendo che avrà qualche difficolta a rispondere a questa domanda visto che è una valutazione a distanza).
Ultima domanda: in che cosa consiste l'angio TAC? Come viene fatto l'esame? E' rumoroso? (l'altr'anno ho fatto l'angio RMN e non pensavo fosse così rumorosa ...e non vorrei ripetere l'esperienza).
Ringrazio per i chiarimenti che Vorrete darmi e faccio i complimenti per il sito: prestate veramente un bel servizio alle persone che, come me, si trovano ad avere problemi di salute.
Vi ringrazio tanto per la cortesia e la disponibilità nel rispondermi.
Per il dott. Catani
Non ho mai avuto sintomi evidenti (TIA, ictus, svenimenti, emiparesi ...), – neanche adesso - tanto è vero che l'altr'anno, per decidere se fare l'operazione o meno alla carotide dx, il chirurgo mi ha fatto fare una TAC cerebrale alla ricerca di ictus silenti con questo risultato: «calcificazioni puntiformi ai nuclei della base. Piccola area di sfumata ipodensità è apprezzabile in sede sottocorticale frontale dx, quasi al vertice, da possibile piccolo esito vascolare. Spazi liquorale periencefalici e ventricolari di normale ampiezza e morfologia sia in sede sotto che sovratentoriale, con strutture della linea mediana in asse. Calcificazioni dei sifoni carotidei. Calcificazioni dell'arteria vertebrale sx». Sulla base di questo e della RM è stato deciso di operare.
Lei dice che: «... Per contro non mi sembra che Lei abbia mai riferito la presenza di sintomi, e questo deve essere interpretato in modo positivo». Che cosa intende con questo? Nel caso avessi una stenosi superiore o uguale al 70%, in assenza di sintomi, non verrei operata? (comprendo che avrà qualche difficolta a rispondere a questa domanda visto che è una valutazione a distanza).
Ultima domanda: in che cosa consiste l'angio TAC? Come viene fatto l'esame? E' rumoroso? (l'altr'anno ho fatto l'angio RMN e non pensavo fosse così rumorosa ...e non vorrei ripetere l'esperienza).
Ringrazio per i chiarimenti che Vorrete darmi e faccio i complimenti per il sito: prestate veramente un bel servizio alle persone che, come me, si trovano ad avere problemi di salute.
[#4]
gentile utente,
per il discorso dei sintomi volevo intendere che un cono è accorgersi della presenza della stenosi una vlta che è apparso l'ictus tutt'altro è scoprire la stenosi prima dei sintomi ed affrontare il problema.
l'angio tc è un esame radiologico in cui viene introdotto del mezzo di contrasto in vena. utilizza l'associazione tra raggi x ed elaborazione con il computer. con questo esame è possibile studiare i vasi sia arteriosi e venosi.
grazie per i complimenti al sito.
cordiali saluti e buon fine settimana
per il discorso dei sintomi volevo intendere che un cono è accorgersi della presenza della stenosi una vlta che è apparso l'ictus tutt'altro è scoprire la stenosi prima dei sintomi ed affrontare il problema.
l'angio tc è un esame radiologico in cui viene introdotto del mezzo di contrasto in vena. utilizza l'associazione tra raggi x ed elaborazione con il computer. con questo esame è possibile studiare i vasi sia arteriosi e venosi.
grazie per i complimenti al sito.
cordiali saluti e buon fine settimana
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13k visite dal 25/11/2010.
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