Trap e mthfr in omozigosi mutato
Buona sera,
chiedo questo consulto per mia madre, di anni 59, con problemi di glaucoma (dovuto ad anni di cortisone ma tenuto sotto controllo), angioma occipitale, Mthfr mutato in omozigosi, e un paio di episodi di TIA pregressi.
Poiché soffre di vene varicose, ma soprattutto di teleangectasie, vorrei sapere se la fleboterapia tridimensionale con salicilato di sodio ha controindicazioni rispetto ai problemi "vascolari" sopra citati.
Grazie per l'attenzione,
cordiali saluti.
chiedo questo consulto per mia madre, di anni 59, con problemi di glaucoma (dovuto ad anni di cortisone ma tenuto sotto controllo), angioma occipitale, Mthfr mutato in omozigosi, e un paio di episodi di TIA pregressi.
Poiché soffre di vene varicose, ma soprattutto di teleangectasie, vorrei sapere se la fleboterapia tridimensionale con salicilato di sodio ha controindicazioni rispetto ai problemi "vascolari" sopra citati.
Grazie per l'attenzione,
cordiali saluti.
CON I LIMITI DI UN CONSULTO A DISTANZA
Gentile Utente,
premesso che la metodica in oggetto non rientra tra quelle raccomandate dalle linee guida delle Società Scientifiche ( http://www.societaitalianaflebologia.it/linee-guida-flebo-linfologiche-sif-sicve-2016/ ), avrei seri dubbi sulla opportunità di intraprendere il trattamento della patologia venosa, a meno che essa non risulti invalidante o origine di complicazioni. Esso andrebbe in ogni caso valutato con estrema prudenza e dopo attenta valutazione specialistica internistica e soprattutto ematologica, anche in considerazione di eventuali terapie mediche concomitanti (anticoagulanti, antiaggreganti) verosimilmente in corso.
Gentile Utente,
premesso che la metodica in oggetto non rientra tra quelle raccomandate dalle linee guida delle Società Scientifiche ( http://www.societaitalianaflebologia.it/linee-guida-flebo-linfologiche-sif-sicve-2016/ ), avrei seri dubbi sulla opportunità di intraprendere il trattamento della patologia venosa, a meno che essa non risulti invalidante o origine di complicazioni. Esso andrebbe in ogni caso valutato con estrema prudenza e dopo attenta valutazione specialistica internistica e soprattutto ematologica, anche in considerazione di eventuali terapie mediche concomitanti (anticoagulanti, antiaggreganti) verosimilmente in corso.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 31/05/2017.
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