Colesterolo - interpretazione personale non comprensibile

Gentili Dottori, da tempo, a causa di un pregresso infarto occorsomi 4 anni fa, tengo sotto massimo controllo il colesterolo con farmaci . Fino a sei mesi fa usavo Atorvastatina da 20 mg una al dì e già i risultati apparivano buoni : 160 circa di colesterolo totale. Da sei mesi , consigliato da un cardiologo specialista, ho sostituito l'Atorvastativna predetta con un farmaco di nuova generazione, il Cholecomb 10, al fine di dare un colpo più forte nell'abbassamento del colesterolo dato anche che , dopo un esame ecodoppler dei tronchi epiaortici risultava stranamente, a tre anni dopo l'infarto, una occlusione a sinistra di circa 50 e a destra di circa 65 per cento.
L'effetto di tale nuovo farmaco è stato sorprendente : ora il col totale è 117, quello LDL 47, quello HDL 45.
Ma purtroppo , a mio avviso (parlo da profano) , qualcosa non mi quadra : i conti non tornano .......
Dopo aver ripetuto l'esame ecodoppler giorni fa, non solo le placche non sono diminuite, ma lievemente aumentate passando a 55 a sinistra e 67 a destra . Comìè possibile tutto ciò considerando il notevole abbassamento del colesterolo con il farmaco Cholecomb ? Mi appare una contraddizione assurda ! .......Grazie, saluti cordiali.