Non ho intenzione di sottopormi a colonscopia per motivi personali

Egregi medici di medicitalia, mi chiamo Giuseppe, ho 21 anni, sono studente universitario. Prima di iniziare a parlare del mio problema, mi permetto l’ ”irrispettoso” atto di chiedere ai medici di avere una pazienza infinita nel rispondermi, in quanto risposte che mi indichino di rivolgermi solo a medici personalmente, non mi aiuterebbero nella soluzione del problema. Dopotutto, si tratta di dare solo un parere su ciò che potrei avere, e non certo un referto medico, per cui un opinione, seppur errata, in quanto tale, non produce certo una catastrofe. Preciso che con ciò non è mia intenzione offendere qualcuno.
Da agosto 2010 ho un’abbondante perdita ematica in occasione della defecazione accompagnato da dolore durante e dopo di questa, ed effettuando a novembre 2010 una visita presso l’ ”unità di chirurgia d’urgenza-sez. chirurgia del colon” di Potenza, mi è stata diagnosticata una ragade, a detta dello specialista, “immensa”. Prescrittomi Rectogesic per 40 giorni, essa non ha fatto alcun effetto, se non attenuare lievemente il dolore post-defecatorio, in quanto le perdite ematiche sono state comunque abbondanti, al punto di rendere “nera” l’acqua del water. Al controllo a fine dicembre, anche lo specialista è rimasto perplesso in quanto ero stato l’unico tra i suoi pazienti a non aver risposto a simile trattamento. Mi ha ergo consigliato di attendere qualche mese, prima dell’intervento chirurgico, comunque pericoloso per me a causa di problemi cardiaci, e quindi da sostituire a sua detta al max con una “bruciatura”.
Ed ora l’altra patologia, al momento peggiore. Da un paio d’anni soffro di gonfiore addominale, accompagnato da “brontolii”, con stimoli simili a quelli della defecazione non appena avviene l’ingerimento di cibo, ad ogni pasto. Da novembre, il problema si è accentuato, provocandomi dolori forti all’intestino ed a volte anche allo stomaco, al punto da farmi contorcere, ma che, fornendo calore all’addome, esso mi provoca un rilassamento dei muscoli ed una espulsione di aria che allevia il dolore, ma che continua per ore. Anche dopo la defecazione, l’espulsione di aria continua, ma da questo momento in poi, le flatulenze assumono un odore acre, di zolfo quasi. Da 2settimane il sintomo ha rovesciato gli effetti, ovvero le feci di consistenza normale sono diventate solido-liquide, e dopo la defecazione lo stimolo di flatulenza è diventato emissione di liquido, a volte denso color marroncino, a volte liquido trasparente ed abbondante, come acqua.
Ciò che chiedo è un parere su ciò che potrei in base alle Vostre varie esperienze ed in base ai sintomi, e non un referto certo, ma anche eventuali cure medicinali, delle quali potrei discuterne col mio medico. Non ho intenzione di sottopormi a colonscopia per motivi personali, e chiedo quindi anche consigli su altri esami sostitutivi ai quali sarebbe opportuno sottopormi. Ringraziandovi per la cortesia,
Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non credo che la colonscopia sia strettamente necessaria, a meno che durante la visita non emergano fattori di rischio o altri importanti elementi che lei qui non ha riferito. La cosa piu' probabile e' che il problema sia per meta' alimentare e per l'altra meta' psicosomatico: ovviamente le dico questo basandomi sulla mia esperienza in casi simili al suo, non potendomi esprimere specificamente su di lei perche' non la conosco.
Sull'altro disturbo (la ragade che le e' stata diagnosticata) c'e' davvero poco da dire: se la terapia non funziona si dovra' intervenire chirurgicamente utilizzando il metodo piu' adatto a lei, cioe' ne' piu' ne' meno di quanto gia' non le sia stato detto dai Colleghi che l'hanno visitata.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la sua rapidità, e soprattutto anche per la sua precisione riguardo alla risposta; per quanto riguarda i problemi intestinali, lo Specialista di cui le ho parlato, avendo discusso anche con egli dei suddetti sintomi, è orientato verso l'IBS, mentre il mio medico curante è orientato maggiormente verso Colite Ulcerosa oppure Morbo di Chron dato che i sintomi si estendono anche allo stomaco; entrambi i medici però, mi hanno consigliato Colonscopia per avere una certezza. Per quanto riguarda intolleranze alimentari, ho fatto varie prove, ma i sintomi non sono mutati, mentre per quanto riguarda i fattori psicosomatici credo sia possibile, in quanto a causa del percorso universitario mi vedo costretto ad affrontare orari proibitivi dovuti all'essere pendolare, anche se il problema è emerso solo quest'anno e non nell'anno precedente. Probabilmente lo stess è stato accentuato anche dal problema della ragade. Però, ho provato anche ad eliminare le fonti di stress, ipotizzando di essere affetto da IBS, ma nulla è cambiato.
Mi rendo conto anche io che le uniche risposte certe si possono avere solo con esami medici concreti, ma esiste qualche altra valida alternativa alla Colonscopia, o è l'unico esame a dare risposte "infallibili"? E per la ragade, la bruciatura è efficiente quanto la sfintereotomia laterale? Esiste anche qualche altro tipo di rimedio valido che non sottoponga ad intervento chirurgico, e quindi ad anestesia?
La ringrazio nuovamente per tutto, e mi scuso per le eccessive domande e dilungamenti vari;
La saluto cordialmente
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Come vede non mi sono sbagliato piu' di tanto: se poi si tratti di "colite vera" (Crohn o RCU) o di "colite falsa" (IBS), questo non possiamo certo stabilirlo su queste pagine. Comprendo le sue reticenze nei confronti di un esame piuttosto invasivo come la colonscopia, ma lei deve anche convenire pero' sul fatto che purtroppo senza "vedere" con la telecamera nessuno le potra' dire come stanno per davvero le cose: i dubbi probabilmente rimarrebbero sempre, e questo non farebbe che aumentare i suoi disturbi; persino nel caso non vi fosse alcuna malattia infiammatoria!
Cordiali saluti
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Salve dottore, volevo informarla sulle ultime novità; al max più in là posterò la questione anche in sezione gastroenterologia, dato l'argomento, ma preferisco continuarne a discuterne con lei, data la preparazione e cortesia che lei mostra sempre a tutti gli utenti di Medicitalia; comunque sia, dato i sintomi che avevo ho preferito rivolgermi anche ad un gastroenterologo, ma ahimè, non potevo incappare in peggior 'sfortuna', infatti non mi ha lasciato neppur descrivere tutti i miei sintomi, che appena ha sentito di dolori sparsi all'addome mi ha prescritto colonscopia e anche gastroscopia, cadendo quindi dalla padella alla brace dato che io non volevo sottopormi alla colonscopia, ed ora invece si è aggiunta anche l'invasiva visita allo stomaco. In verità sono rimasto deluso, sopratutto leggendo vari articoli che parlavano di visite gastroenterologiche che duravano un pò, nelle quali si chiedeva al paziente di descrivere tutti i sintomi avuti nel tempo per orientarsi un pò, invece a me è avvenuta una 'visita' di neppur 5 minuti svolta solo a parole. A ciò si aggiunge il mio medico di famiglia, che ora non si smuove oltre alla colonscopia prescrittami in partenza, ma che io purtroppo non riesco proprio a sopportare per un fattore psicologico, dovuto a qualcosa di esterno che mi 'circola' dentro. Io invece vorrei svolgere altri esami, come i test di intolleranza al glutine ed al lattosio, solo che il mio medico curante dichiara di non potermi prescrivere prestazioni che non sono state richieste da specialisti. Essendo quindi praticamente 'ingabbiato' e non potendo percorrere altre vie se non quelle che mi 'obbligano', chiedo consiglio a lei su cosa fare, dato che ho anche effettuato una prenotazione presso un gastroenterologo che lavora presso studio privato (e che quindi non mi necessita di ricetta, dato che il medico non me ne farebbe più), solo che è tra qualche mese e devo attendere. Le descrivo di nuovo i sintomi, dato che in queste settimane ho studiato molto circa l'intero apparato digerente, sperando quindi di essere più comprensibile a chi mi ascolta, e ciò mi ha permesso anche di capire meglio cosa avviene dentro me, spero; i dolori sono dovuti a gas e feci non ancora ben formate che si muovono, e questo 'composto' inizia a muoversi all'altezza del tenue (e si sentono anche forti rumori dovuti al movimento) per poi dirigersi verso il cieco. Una volta lì, un rapido movimento, accompagnato da forte dolore lungo tutto l'addome, sposta il gas e le feci lungo in colon verso l'ampolla rettale, e questo ogni volta: cioè, ogni volta che sento dolore, altro non è che questo rapido stimolo di defecare che va dal tenue al retto, dovuto a questi gas che, nella 'foga' di uscire, portano con se anche le feci alle quali non è stata ancora assorbita l'acqua in eccesso. E questo si svolge circa 5-6 volte al giorno.
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Utente
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(continuazione del post precedente) Un'altra cosa che ho notato, è che questi sintomi sono 'a comando'; ovvero, vengono in qualunque momento, di felicità, di indifferenza, si accentuano mentre mangio, e non mi si fermano in alcun modo, ma nei momenti in cui non ci sono spasmi, mi basta semplicemente pensarci per farli iniziare, con rumori, avvertimento di gas e liquidi che si muovono, e tutto quanto; ahimè, non basta soltanto pensarci per farli andar via, ma solo la defecazione ci riesce in parte. Vorrei provare col carbone vegetale che tanti idolatrano per combattere il meteorismo, solo che nessuno mi ha consigliato nulla; un pò come per la ragade: come detto al post iniziale, dato che rectogesic aveva fallito, lo specialista mi disse di tornare quando avrei avuto i dati della colonscopia, senza prescrivermi più nulla, ma anche se io decidessi di farla, essa è a maggio, per cui mi ha lasciato per 6 mesi circa letteralmente 'scoperto', con i dolori e le perdite di sangue sempre costanti. Al max potevamo provare coi dilatatori anali, ma invece nulla, quasi si fosse arreso. Ad usarli senza prescrizione ho timore, e quindi neppure in questo caso c'è soluzione per ora. Se continua di questo passo, quasi vengo in visita da lei, chissà riesca a risolvermi tutti i problemi che mi affliggono. Per il momento, stando a tutto quanto scritto, cosa potrebbe consigliarmi riguardo alle due patologie? La ringrazio per la cortese attenzione, dato che almeno lei mi ascolta;
Distinti e Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La bravura di un Medico non si misura da quanto tempo dedica alla visita; anzi, si potrebbe anche sostenere il contrario, e cioe' che e' piu' preparato colui che riesce ad orientarsi sulla diagnosi in breve tempo; anche se in questo modo farei un autogol, perche' io purtroppo sono tra quelli che impiega molto tempo a visitare una persona... Tutto cio' comunque e' solo filosofia: un Medico si giudica dai risultati che ottiene, e fin qui anche il Collega che l'ha visitata in pochi minuti non possiamo dire che ha sbagliato. Il punto e' un altro, e su questo sono d'accordo con lei: e' fin troppo facile fare diagnosi prescrivendo molti accertamenti, anche quando non servono. Anche qui ovviamente non sono in grado di giudicare il caso specifico, ma in considerazione della sua eta' sembrerebbe piu' utile pensare subito (o almeno in contemporanea) a limitare i sintomi del colon irritabile piuttosto che perdere troppo tempo in attesa appunto dei suddetti accertameti; che comunque se sono stati prescritti prima o poi bisognera' pur farli. Anche per quanto riguarda la ragade credo che si possa guadagnare qualche mese iniziando da subito le idonee procedure, sebbene io ovviamente, senza visitarla, non sono in grado di indicarle quali.
Cordiali saluti
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Utente
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Buongiorno dottore, la volevo aggiornare sulla situazione a distanza di un mese circa. Ho effettuato venerdì la visita gastroenterologica di cui le avevo parlato, ed effettuandomi una ecografia, lo specialista, a sua detta, ha rilevato un arrossamento del colon e dei linfonodi sparsi; da qui, ha diagnosticato morbo di crohn e mi ha ricoverato sabato. Onestamente, mi pare alquanto strano riuscire a dire ciò con una semplice ecografia. Mi stanno sottoponendo a cure a base di "glucosio braun" 2volte al dì (ma credo ci aggiungano altro dato che il liquido è di color giallo), urbason in flebo, soluzioni preparate da loro iniettate direttamente via endovena, ed "bayer cip 500" 2volte al dì. Inoltre tra i vari esami che mi hanno fatto, mi sono, anzi mi hanno, sottoposto anche a gastroscopia, con l'inganno, dato la mia reticenza. Comunque tutti i punti dei risultati di essa sono risultati negativi. Ora mi obbligano a sottopormi a colonscopia, pena non ottenere alcuna cura e quindi peggiorare enormemente, ma io purtroppo non riesco proprio a farla, neppure in sedazione, in quanto sono già caduto in crisi depressiva post-ricovero e gastroscopia. Lo so che senza vedere con occhi, miracoli non possono farne, ma se con una semplice ecografia hanno visto tanto, per lo meno provare prima con clisma opaco, risonanza, o qualunque altra cosa che, se non utili allo stesso modo, per lo meno danno info in più, ma nulla, sono irrimovibili. Onestamente, non so cosa fare, perché io ci provo pure ad andare incontro a loro, ma verso di me pongono come una barriera, definendo il mio "rifiuto" col termine di "bambinata", minimizzando la mia questione psicologica, ed io mi sento anche peggio.
Non so, spero che lei mi possa dare qualche indicazione su cosa fare, opinioni sugli esami alternativi che potrei fare, o se c'è qualche nuova tecnica altrettanta valida, perché se no credo che ci sono poche, anzi nulle speranze di risolvere.
Ma comunque, non credo che una malattia infiammatoria possa essere così influenzata dai fattori psicologici, come le raccontavo nel post precedente la scorsa volta; infatti, durante esami universitari, momenti di alta concentrazione o impegnativi, io non ho mai sentito minimamente dolore, proprio perché forse distratto e quindi completamente distaccato. Anche lo stesso problema intestinale, è nettamente peggiorato a febbraio dopo un grave shock dovuto ad una perdita affettiva. Inoltre, nelle analisi del sangue è tutto negativo, sia sangue occulto, sia intolleranze, sola la proteina c reattiva è alta a 70.
Comunque sia, io mi scuso se per ogni cosa chiedo sempre a lei (anche ora che sono ricoverato ho fatto di tutto pur di trovare un mezzo per contattarla) ma è lei diventato un pò il mio "idolo" di medico; si dice che se si vuole lavorare, non bisogna fare ciò che si adora, ma sono molto contento nel vedere che nel suo caso vi è stata l'eccezione di riuscire a fare ciò che più adorava e di riuscire anche a lavorare con grande successo: si nota infatti la sua grande disponibilità con tutti coloro che le chiedono aiuto, a volte anche molte volte come faccio io, ma lei risponde sempre con grande passione a tutti ogni volta, donando un grandissimo aiuto, e per questo la ringrazio dottore;
Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La ringrazio per la stima che mi ha dimostrato con le sue parole. Se le dicessi di venire da me e che le farei fare tutte le indagini possibili, colonscopia esclusa, diventerei ai suoi occhi ancora piu' bravo. Ma sarei certo di non fare il suo bene, per cui a costo di diventarle antipatico debbo concordare con i Colleghi che la stanno seguendo. Purtroppo se c'e' un sospetto riguardo il Morbo di Crohn non si puo' prescindere dal metodo principale per porre la corretta diagnosi, quindi credo che dovra' prendere coraggio e decidersi a fare la colonscopia. Del resto sottoporsi ad accertamenti alternativi lascerebbe dei dubbi; e alla fine, glielo dico per esperienza, lo stesso le consiglierebbero di farla. Tanto vale dunque non perdere troppo tempo...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore, la aggiorno sulle novità post-ricovero; spinto anche dalle sue parole che altra strada non c'era, mi sono convinto sulla colonscopia; purtroppo a metà esame i medici dell'endoscopia hanno preferito sospendere per valori cardiaci troppo alti dovuti alla mia agitazione; dopo 3 giorni, ci abbiamo riprovato, ma stessa storia della prima nonostante l'assunzione di lievi calmanti; al terzo tentativo, visto che mi hanno sconsigliato la sedazione nel mio caso, ho preferito rinunciare dato che non ne potevo più dopo 5 giorni continuati a prendere sempre purghe per la preparazione, visto che tanto sarebbe comunque fallita quasi sicuramente. Comunque, per quanto sono riusciti a vedere nelle 2 colonscopie parziali, lo specialista ha deciso di prescrivermi mesalazina e cortisonici, in attesa del nuovo ricovero della settimana prossima per rieseguire la colonscopia, sperando che vada meglio, anche se ormai ho perso le speranze che ogni volta vengono interrotte..
Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Penso che in un modo o nell'altro la colonscopia debba essere fatta. Tanto piu' che il sospetto di Morbo di Crohn sta diventando quasi una certezza, anche vista la terapia che le hanno prescritto. Vedra' che in regime di ricovero e con una sedazione adeguata magari riuscira' a farla!
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio dottore per l'incoraggiamento, speriamo di riuscirci davvero questa volta allora!
Potrebbe per favore togliermi dei dubbi? Ovvero:
1) per 32mg di cortisone, 10mg di omeprazolo sono sufficienti come gastroprotettore o andrebbe aumentata la dose? Ed il cortisone va assunto prima o dopo colazione? Perché non mi è stato consigliato nulla su cosa fare
2) visto che nella mia patologia il fattore psicosomatico è estremamente incidente, è possibile che oltre alla malattia di crohn, io sia affetto anche da IBS, con le due patologie che coesistono quindi?
3) Inoltre, con l'attenuazione della diarrea, com'era prevedibile si è riaccentuato il problema iniziale, ovvero la ragade. A detta dello specialista gastroenterologo, essa è dovuta all'IBD, per cui lei ritiene che con la cura antiinfiammatoria essa regredirà, o sarà comunque necessario un qualche tipo di intervento? Preciso che la mesalazina che assumo è in capsule. La ringrazio! Cordiali Saluti!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Andiamo con ordine:
1. Lei ne fa una questione di pesi e misure, ma in realta' la dose di omeprazolo dipende poco da quella del cortisone e molto invece dalle caratteristiche fisico-cliniche del paziente: c'e' chi non ne ha bisogno, chi invece dovrebbe prenderne ad alte dosi
2. Assolutamente si': le due patologie possono benissimo coesistere.
3. Probabilmente la diarrea diminuira', ma un eventuale intervento chirurgico dovrebbe essere preso in considerazione sulla base di altri parametri, non quindi su quelli relativi alla diarrea.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera dottore e buona pasqua; grazie per le informazioni sulla ragade, ma ora ho un altro dubbio che mi preoccupa un bel pò.. Mi sono ricordato che il cardiologo mi disse che nel caso avessi dovuto anche solo effettuare un estrazione dentale, avrei dovuto effettuare la profilassi antibiotica per l'endocardite, in quanto si sarebbero abbassate le difese immunitarie e quindi c'erano rischi di infezione. Ho scoperto che la profilassi andava fatta anche per le colonscopie, ma che non è stata effettuata affatto, ma apparte questo, curando il Crohn con immunosoppressori e cortisonici, c'è il rischio che si abbassino le difese immunitarie e quindi io sia soggetto a dei rischi per il cuore? In attesa della prossima visita cardiologica, che dovrei fare? La ringrazio ancora! Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
In effetti il rischio a mio modesto avviso esiste... Ma lei ha fatto presente questa situazione anche al Collega che la tiene in cura?
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Effettivamente al momento del ricovero lo Specialista ha visionato tutti i referti riguardo alla patologia cardiaca, ed in effetti poi la patologia la ha riportata anche nella lettera di dimissioni sotto la voce di "Note Clinico-Anamnestetiche", però non ha segnalato alcun rischio di endocardite; probabilmente non ha ritenuto che ne fosse necessario, o forse che fosse un problema da risolvere col cardiologo che mi ha in cura. Pensandoci però durante il ricovero mi è stato somministrato il ciproxin 500, ma non so se fosse un antibatterico per l'endocardite o per altro. Comunque sia credo sia opportuno che io contatti il cardiologo, in quanto se io mi sono accorto che mi era stata consigliata la profilassi antibiotica è perchè avendo da alcuni giorni disturbi cardiaci, nonostante fosse un bel pò che non avevo problemi, mi sono allarmato e ho riletto i vecchi referti, e quindi ho scoperto questa cosa.
Cordiali Saluti dottor Spina
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Potrebbe darsi che il Ciproxin sia stato utilizzato proprio per questo motivo, e sembrerebbe dunque la risposta alle sue perplessita'. Giusto comunque parlarne anche con il suo Cardiologo.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio per i consigli dottore, in settimana cercherò di contattare il cardiologo prima possibile; la aggiornerò appena saprò qualcosa. Grazie ancora, cordiali saluti!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Senz'altro.
Cordiali saluti
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Utente
Buonasera Dottore, non riuscendo più a ritrovare il mio cardiologo (che cambia continuamente sede in cui lavora), ho deciso quest'oggi di rivolgermi all'UTIC dell'U.O. di cardiologia dato che il dolore che avevo continua ancora ad essere presente; comunque, oltre alle elevate pulsazioni/min che mi caratterizzano, con l'ecocardio hanno escluso particolari complicanze, confermando la stazionarietà della vecchia diagnosi, mentre per il dubbio endocardite, hanno confermato quello che mi aveva detto anche lei, che il rischio può esserci, ma per il momento i 20 giorni di ciproxin da me assunti per la flogosi intestinale sono serviti indirettamente anche come profilassi, per cui posso stare tranquillo. Accusato invece è stato il cortisone come causa dei miei sintomi, anche se non ne è chiaro il motivo preciso, e si sospetta quindi una reazione alla marca del tipo di medicinale dato che mi sono comparsi anche puntini sulla testa in concomitanta ai suddetti sintomi, per cui sarebbe da cambiarlo con un altro.
Ma da questi esami sono emerse cose che mi hanno reso un pò perplesso, ovvero: la glicemia, alt, ast e got, che 1mese fa erano sotto la soglia minima, quindi c'era una carenza, ed ora sono al di sopra la soglia max di moltissimo, gli alt di addirittura 100 oltre il limite; stesso discorso di rialzo sopra la media dei linfociti, endociti e simili, e non manca un aumento oltre il limite dei globuli bianchi. In compenso la pcr che era oltre 100 ora sta gradualmente scendendo. Lei Dottore cosa mi consiglia di fare, c'è da preoccuparsi per questi rialzi, specie del glucosio e dei transaminasi, dato che non ne ho mai sofferto? A che possono essere dovuti? La ringrazio Dottore, Cordiali Saluti e grazie ancora per tutto
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
A cosa sia dovuto questo squilibrio ematochimico non saprei davvero dirglielo: le analisi vanno valutate nel loro insieme, confrontate con eventuali precedenti e infine messe in relazione con il riscontro clinico e anamnestico. In sostanza si tratta di anomalie da verificare con l'aiuto, ovviamente, del suo Medico.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore per il consiglio; cercherò di incontrare lo Specialista gastroenterologo la settimana prossima e gli mostrerò i risultati delle analisi, chissà non siano anche queste alterate a causa di questa avversa reazione al Medrol.. Cordiali Saluti!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Per certi aspetti puo' darsi: e' noto per esempio che il cortisone puo' causare un'innalzamento della glicemia.
Cordiali saluti
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Utente
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Buonasera Dottore, visto che lei si è sempre dimostrato molto vicino alla mia situazione, la aggiorno sugli ultimi avvenimenti; appresa la situazione del pronto soccorso delle scorse settimane, il gastroenterologo ha preferito rinunciare x adesso alla colonscopia e di continuare con la terapia direttamente, per affrontarla in un prossimo futuro. Mi ha però consigliato, nel caso io volessi, di sottopormi ad entero-rmn in una struttura specializzata perché nell'ospedale di zona non sono in grado di ottenerla nel migliore dei modi. Allora postando domanda qui su medicitalia in radiologia, mi è stato indicato come centro idoneo quello del Policlinico di Bari. Ebbene, ho effettuato la prenotazione via telefono, ma non mi hanno saputo dire nulla sulla preparazione da fare ne come si svolgesse l'esame. Cercando su internet, ho letto che viene effettuata, o per mezzo di sondino nasogastrico, o tramite una preparazione simile a quella della colonscopia da fare prima a casa oppure subito prima in ospedale, o ancora, per mezzo di una soluzione a base di ferro da bere, o con contrasto via endovena. Insomma, ora sono più confuso di prima, ed ho paura che non sapendo cosa mi tocca affrontare, poi mettendomi in agitazione venga sospesa come le colonscopie. Lei saprebbe indicarmi in linea di massima come è che si svolge questo esame e con che preparazione tra quelle precedentemente nominate?
Inotre le espongo un'altro problema; dal terzo giorno di cura col cortisone Medrol compresse, sono iniziate a comparirmi sulla fronte e sulla testa tante piccole macchie rialzate dal diametro di 2mm, per poi espandersi fino ad oggi su quasi tutto il viso. Il gastroenterologo ha ritenuto si trattasse di follicolite da steroidi o acne steroidea, e per la quale non c'è cura fino alla fine del trattamento cortisonico. Il mio medico curante allora mi ha invece prescritto l'antistaminico formistin 10mg una volta al dì, ma assumendolo è ridotto solo lievemente il prurito, ma i 'puntini' non accennano a scomparire, e ne ad arrestarsi nel comparirne nuovi.
1) lei ritiene che possa essere utile in questa situazione l'antistaminico? Altrimenti visto già l'elevata assunzione di farmaci, eviterei di assumerne un altro inutile
2) visto che quando mi veniva somministrato l'urbason via endovena non avevo questi sintomi, potrebbe essere che cambiando il Metil-Prednisolone del Medrol, con ad es. il Prednisone o con uno dei nuovi cortisoni tipo Clipper, si possa arrestare questa sintomatologia molto fastidiosa? Oppure sarebbe inutile?
Come sempre la ringrazio per la pazienza e cortesia, Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
1. Si', ritengo che possa essere utile al suo caso.
2. Puo' darsi, ma deve seguire la prescrizione di chi l'ha visitata, non certo le indicazioni che posso darle io.
Per quanto riguarda la RMN le conviene chiedere direttamente al Servizio di Radiologia che dovra' effettuare l'esame, altrimenti rischia di effettuare una preparazione non consona ai loro specifici standard.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore per avermi delucidato in merito al punto 1, in quanto essendo tra loro opposte le risposte dello specialista (non esiste cura) e del medico di base (antistaminico), ero molto in dubbio. Cercherò anche di presentarmi all'ospedale di Bari qualche giorno prima dell'esame per domandare a riguardo alla preparazione. Per il punto 2 purtroppo ho il dubbio che forse io sia all'allergico a quella specifica marca di medicinale.. Comunque la ringrazio per le informazioni, Cordiali Saluti!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Di nulla.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Buonasera dottor Spina, avrei bisogno di un parere sulla terapia che sto seguendo per la malattia di crohn..
Ero giunto in queste ultime settimane ad assumere 3cps di mesalizina e solo 4mg di metilprednisolone, e con questi non avevo più dolori, con feci formate. Bensì al controllo di 3giorni fà, lo specialista pur notando i miglioramenti ottenuti, con indici di infiammazione bassi oltre che all'assenza di dolore, ha preferito prescrivermi sempre 3cps di mesalazina, ma mi ha sostituito i 4mg di medrol con 9mg di entocir. Ma dal primo giorno k ho cambiato farmaco, ho cominciato ad avvertire di nuovo i dolori, i quali sono man mano peggiorati fino ad oggi, avendo scariche di feci non formate. Visto che continuando così una ricaduta è certa, e non potendo parlare con lo specialista fino alla settimana del 20, sarebbe opportuno riprendere la vecchia terapia o sperare che questa attuale cominci a funzionare (sempre se questa non crei altri danni) ? Anche perché attualmente è come se non prendessi alcun farmaco, e quindi sono seriamente intenzionato a prendere il caro e vecchio medrol...
La ringrazio, cordiali saluti!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Purtroppo su questo argomento non possiamo esserle di alcun aiuto, perche' i consigli terapeutici non possono essere forniti in assenza di una visita medica. Deve necessariamente rivolgersi a chi le ha prescritto questa variazione di terapia.
Cordiali saluti
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