Emorroidi ii- iii grado con prolasso

Egregi Dottori, sono un uomo di 69 anni che soffre da tempo di emorrroidi, con precisione mi sono state diagnosticate delle emorroidi di II-III grado con prolasso ed erosione.
Ho sentito parlare dell'intervento con la tecnica Longo, e ne sarei interessato esclusivamente per i fastidi e i dolori post-operatori che pare siano quasi nulli. Secondo Voi è un intervento che potrebbe risolvere il mio caso, o c'è qualche tecnica più innovativa che garantisce effetti post operatori poco traumatici come quest'ultima ? Qualche medico mi ha, in passato, consigliato di non fare nulla, il mio timore è che non intervenendo adesso con il tempo possano peggiorare e andando avanti con l'età un eventuale intervento potrebbe essere più rischioso, che ne pensate ? Secondo Voi devo rivolgermi ad un Colonproctologo o va bene anche un Chirurgo ? Ovviamente il fastidio è tanto ma sono un pò confuso in quanto ho letto pareri discordanti su questa tecnica e non so se è adatta al mio caso e alla mia età ...Sperando di essere chiaro nell'esposizione Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Chiariamo innanzitutto che il Proctologo e' quasi sempre anche un Chirurgo. Non esiste infatti la Specializzazione di Colonproctologia, e quindi questa "categoria" e' composta per lo piu' da Medici che, dopo aver conseguito la Specializzazione in Chirurgia, si perfezionano in modo particolare a questa branca. Vada pertanto a farsi visitare da chi vuole: l'importante e' che abbia esperienza in questo settore.
Gli interventi possibili, in casi classificabili come simili al suo, sono molti; e tutti in linea di massima validi e risolutivi. La scelta di un metodo piuttosto che un altro dipende dalla valutazione specifica del singolo paziente; che ovviamente spetta di diritto al Collega che effettuera' l'intervento stesso, non potendo noi da qui, senza visitarla, riuscire a darle un parere piu' preciso. In considerazione della sua eta' (oggi a 70 anni si e' ancora "giovani", ma comunque meno che a 30 anni...) non escluderei nemmeno la possibilita' di utilizzare prevalentemente terapie mediche di supporto, come del resto qualcuno le ha gia' consigliato: questa ipotesi non risolverebbe ovviamente il problema alla radice, ma avrebbe l'indubbio vantaggio di non sottoporla ai rischi di una procedura chirurgica che sempre sono presenti, limitando d'altro canto la sintomatologia e consentendole a buon bisogno una vita sociale quasi del tutto soddisfacente.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore, è stato chiarissimo, ma sperando di non approfittare della sua gentilezza e disponibilità vorrei chiederle informazioni su la tecnica c.d. THD ... potrebbe essere un metodo che fa al mio caso ? Pare sia più nuova di quella "Longo" e simile per alcuni aspetti ma non ho ben capito come si svolge .
Grazie ancora
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non e' detto che soltanto perche' una tecnica e' di introduzione piu' recente sia necessariamente la migliore, ne' che possa adattarsi perfettamente al suo caso. Comunque e' piu' che giustificata la sua voglia di saperne di piu': leggendo questi articoli https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/139-la-malattia-emorroidaria-come-affrontare-e-risolvere-il-problema.html e https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/155-chirurgia-del-prolasso-muco-emorroidario-con-stapler-o-thd.html potra' avere la risposta a tutte le sue curiosita'.
Cordiali saluti
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