Emorroidi metodo longo
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Si,e' efficace.Recidive e complicanze esistono,come per ogni tecnica, per fortuna poche.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Gentile Utente
Mi permetto di aggiungere, alla puntuale, chiara e sintetica risposta del collega Favara, alcune considerazioni in merito alla tecnica che le è stata consigliata per risovere il suo problema.
Attualmente il "metodo" Longo rappresenta l' unica razionale risposta alla patogenesi della malattia emorroidaria.
Il tessuto emorroidario, presente già alla nascita è un "organo" che nella sua sede naturale svolge una precisa funzione.
Quando questo scivola verso il basso ed all'esterno inizia la sintomatologia che ben conosciamo(congestione, sanguinamento, bruciore, dolore, trombosi).
La causa di questo scivolamento è nel cedimento della parete rettale ed è verso questa che deve essere indirizzato l'atto chirurgico.
In questo consiste l'intervento di Longo: asportazione della parete rettale che ha ceduto e riposizionamento del tessuto emorroidario nella sua sede naturale.
Confermo l'efficacia del metodo, a giusta ragione considerato Gold Standard e sicuro, confermo l' inutilità, se non in casi selezionati, ad amputare il tessuto emorroidario.
Mi permetto di aggiungere, alla puntuale, chiara e sintetica risposta del collega Favara, alcune considerazioni in merito alla tecnica che le è stata consigliata per risovere il suo problema.
Attualmente il "metodo" Longo rappresenta l' unica razionale risposta alla patogenesi della malattia emorroidaria.
Il tessuto emorroidario, presente già alla nascita è un "organo" che nella sua sede naturale svolge una precisa funzione.
Quando questo scivola verso il basso ed all'esterno inizia la sintomatologia che ben conosciamo(congestione, sanguinamento, bruciore, dolore, trombosi).
La causa di questo scivolamento è nel cedimento della parete rettale ed è verso questa che deve essere indirizzato l'atto chirurgico.
In questo consiste l'intervento di Longo: asportazione della parete rettale che ha ceduto e riposizionamento del tessuto emorroidario nella sua sede naturale.
Confermo l'efficacia del metodo, a giusta ragione considerato Gold Standard e sicuro, confermo l' inutilità, se non in casi selezionati, ad amputare il tessuto emorroidario.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#4]
Con tutto il rispetto del Collega dr. D'Oriano mi permetto di fornire alcune ulteriori precisazioni: sebbene il metodo "Longo" sia estesamente utilizzato e abbia avuto soprattutto il merito di aver colto l'aspetto fisiopatologico del prolasso, tuttavia non è l'unica razionale risposta al problema ed anzi lo stesso Longo ha messo a punto numerose tecniche e varianti: l'armamentario delle varie opzioni chirurgiche - cioè - è estremamente variegato, così come lo sono le situazioni patologiche dei vari (e diversi !) pazienti e l'esperienza dei numerosi e validissimi professionisti; fondamentale è la diagnostica clinica e strumentale che lei ha sicuramente eseguito. Lei però chiedeva anche delle complicanze della prolassectomia secondo Longo che possono essere varie come ascessi, fistole, sanguinamenti, ecc e le sequele come dischezia, ecc. tutte per fortuna abbastanza rare e dominabili.
Auguri.
Auguri.
Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 25/07/2011.
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