Novità sulla tecnica longo

Da poco ho problemi di emorroidi, il chirurgo dice che al momento non sono da operare più avanti se necessario si interverrà con la tecnica longo, ho letto un documento presento nel sito della "Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale" che scrive testalmente:
"La mucoprolassectomia con suturatrice meccanica viene utilizzata con sufficiente consenso della letteratura nelle emorroidi di III grado, mentre negli altri gradi vi è ancora discussione tra gli esperti... I risultati a breve termine sono buoni ma il tasso di recidive risulta elevato. Le complicanze non sono rare, a volte persistenti nel tempo e difficili da trattare."
Spero di non averne bisogno dell'operazione ma quanto ho letto non è molto confortante...

cordiali saluti
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Gentile signore,per quanto riguarda questa patologia, non esiste una tecnica sicura al 100%(ma sei leggesse il " bugiardiano" di farmaci d'uso quotidiano allora non ne userebbe neppure uno).Tornando alle tecniche chirurgiche per l'intervento di emorroidi, come avrà visto esistono molteplici tecniche ognuna con i suoi vantaggi e svantaggi. Deve tenere presente che le percentuali di complicanze sono comunque sempre basse e, a fronte di disturbi a volte così importanti come quelli causati dalla malattia emorroidaria, molto spesso l'intervento è l'unica soluzione. Le voglio ancora suggerire che oltre alla mucopessia esistono altre metodiche che vale la pena di conoscere previo consulto con il Coloproctologo.

Dr. Roberto Rossi

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
E' da anni che la Società Italiana di Chirurgia Colorettale, in merito alla patologia emorroidaria ed alla teoria unitaria del prolasso rettale, parla di cose che non conosce.
Quasi tutti i loro soci non utilizzano la tecnica di Longo traendo conclusioni, spesso affrettate, riportando esperienze più o meno autorevoli di altri autori non afferenti alla loro società
Oggi diversi autori tendono a ridimensionare la reale incidenza di recidiva a lungo termine dopo Longo,differenziando la vera recidiva dalla persistenza di malattia legata a errori di tecnica od a limiti intrinseci della procedura come in presenza di un concomitante voluminoso prolasso mucoso rettale, indipendente dal grado di prolasso emorroidario, che eccede la capacità di resezione della singola stapler.
Per questa evenienza è stata già da tempo proposta una tecnica alternativa alla semplice Stapled Hemrrhoydopexy, del tutto simile alla STARR con l’utilizzo di due suturatici, chiamata DPPH (Double PPH), per indicarne l’uso nel prolasso emorroidario che nello studio comparativo di numerosi autori ha determinato una drastica riduzione di incidenza di malattia residua.
Di tale tecnica e della sua validità per evitare un residuo di malattia emorroidaria ne avevo parlato in passato, in un articolo di mininforma, in questo sito che purtroppo in seguito a degli aggiornamenti strutturali è andato perso. Questa sua richiesta di consulto mi fa capire quando è ancora attuale tale variazione di tecnica e che forse è giunto il momento di chiedere allo staff di ricercarla per ripubblicarla.
Si affidi con fiducia al suo proctologo che sicuramente ha visto giusto sulla tecnica , se sarà necessario in futuro, adottare per risolvere il suo problema emorroidario.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Condivido entrambe le opinioni dei colleghi che sono intervenuti, intervengo tuttavia per precisare, in quanto responsabile di una delle unita' di coloproctologia della Societa' di Chirurgia Colorettale(SICCR), che quanto osservato dal Dottor D' Oriano non corrisponde al vero: dai dati pubblicati relativi alla attivita' chirurgica di tutte le UCP presenti sul territorio italiano risulta evidente come la stragrande maggioranza dei soci e colleghi specialisti eseguono regolarmente questo tipo di intervento in linea peraltro con l' esperienza mondiale, cosi' come adottano altre tecniche quando ritenute piu' indicate per varie ragioni.La mia casistica personale ad esempio supera i 2000 casi personalmente operati includendo anche doppie pph, starr e transtar.E' altrettanto vero, come con ogni tecnica chirurgica, che esiste un certo numero, modesto, di recidive o complicanze.
In base a quanto scrive tuttavia, il problema al momento non la dovrebbe riguardare. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2009 al 2016
Ex utente
Ringrazio tutti per le risposte, immaginavo che le complicanze esistessero anche per le altre tecniche chirurgiche, la domanda nasceva dal fatto che nel documento sono riportate anche altre metodiche ma solo per la tecnica Longo l'impressione del lettore è decisamente negativa (proprio quella che in futuro potrebbe interessarmi).
Forse semplicemente non si è posta l'attenzione sugli aspetti negativi della altre metodiche perchè già noti.

Buona giornata
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Quanto osserva è corretto, come è corretto separare le impressioni dai fatti.
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