Emorroidi, metodo longo. postoperatorio

Salve a tutti,
mi chiamo Roberto e volevo fare il punto sulla tecnica Longo e in particolare sul post operatorio.

Sono stato operato il 18 Settembre 2011 con tale tecnica e dimesso dopo 1 giorno in Day Surgery. Il medico, prima dell'intervento, mi aveva diagnosticato emorroidi di 3° grado e suggerito questa metodica, metodica nella quale egli ha una buona esperienza.

L'intervento dura veramente un nonnulla: 20 minuti e fino a qui tutto bene. La degenza postoperatoria è quello che mi preoccupa in quanto questa tecnica è nota per il decorso molto rapido e la ripresa delle attività nel giro di poco tempo ma adesso, a distanza di due settimane, non sono ancora in grado di poter lavorare.

I miei sintomi sono :

0) Formazione di prolasso grosso come "un tic tac" che a volte si infiamma e a volte rimane inerte (quindi non da dolore), questo capita durante la defecazione (il fastidio) e durante il riposo (il non-dolore).
1) Necessità di andare in bagno almeno 2-3 volte al giorno con un urgenza molto alta
2) Dopo essere andato in bagno avverto bruciore che perdura per almeno 2 ore, bruciore che richiede lo stare sdraiato. Ho preso Olio di Vaselina per quasi due settimane e ho divuto smettere in quanto il suo uso non è indicato per più di 7 gg.
3)Il bruciore del punto due si irradia a volte, come spasmo al pene e alla zona perineale.
4)Non ho sanguinamenti copiosi durante la defecazione: in presenza di feci un po' più dure qualche piccola quantità di sangue si nota ma MAI in altri momenti (durante la notte o quando non defeco).
5)Fuoriuscite di muco (anche se forse è più un liquido) marroncino in ogni momento della giornata.

Fortunatamente ho ridotto sensibilmente l'uso di Toradol in modo da disfarmene completamente dopo 13 gg.

Le mie domande sono :

I miei sintomi sono normali (in particolare il prolasso che non rientra...) ?
Ho fatto bene a fermare l'uso di olio di vaselina ?
Quanto andrò avanti con questo bruciore dopo la defecazione ?
Quando si ridurrà il numero di volte che devo evacuare e quando potrò tornare a non avere questa urgenza ?

Infine una piccola polemica : anche se questo metodo viene presentato come rivoluzionario, privo di problemi particolari, io ritengo che esso sia un intervento come un altro e che i suoi sintomi postoperatori non siano così "all'acqua di rose".

Spero solo di aver scelto la metodica giusta e , almeno, di non aver peggiorato la situazione preesistente.

Cordiali saluti,

Roberto
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
I sintomi che riferisce non sonp presenti nella stragrande maggioranza die pazienti sottoposio a questo intervento ma a volte possono comparire, in genere sono transitori e ben controllabili con adeguata terapia antalgica e regolarizzazione dell' alvo in modo da avere feci di consistenza normale ed evacuazioni regolari. Credo possa essere ottimista ed attendere l' esito a distanza dell' intervento che sara', come nella stragrande maggioranza dei pazienti , favorevole e a lei gradito.

Infine una risposta alla sua piccola polemica: questa tecnica, come ogni intervento chirurgico non è assolutamente priva di complicanze ed insuccessi come ogni metodica e ha ragione nel sostenere che, pur essendo rivoluzionaria nel senso che cura la malattia in base ad un concetto nuovo, va considerata per cio' che realmente è, sia dai colleghi che eseguono l' intervento, sia dai pazienti.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, cercherò di rispondere a qualche sua domanda: il prolasso che non rientra come lo descrive lei, potrebbe essere o una marisca (plica mucocutanea) non da' dolore, che con l'intervento di prolassectomia con suturatrice meccanica non viene tolta, oppure se lei dice che le evoca dolore in alcuni momenti un gavocciolo emorroidario esterno trombizzato. I sintomi della urgenza defecatoria sono soggettivi e contemplati dopo questo intervento, di solito però scompaiono .
Sulla sua nota polemica sono d'accordo che spesso si minimizza il postoperatorio di questo intervento che non è scevro da complicanze e che spesso il paziente non viene informato in maniera analitica su tutte le problematiche che da questi interventi possono derivare.
Il mio consiglio è comunque di farsi controllare dal chirurgo che l'ha operata perchè lui in questa fase può meglio valutare il suo andamento clinico in relazione a ciò che è stato fatto.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#3]
dopo
Utente
Utente
Egregi dottori,
grazie per le risposte estremamente celeri.
La cosa che atterisce i pazienti secondo me è la percezione di NON essere un caso tipico ma avere complicanze e problemi non preventivati.
Secondo me questo forum è molto illuminante sul decorso post operatorio della metodica Longo e sono veramente contento che vengano dati pareri così rapidi e professionali.

Rubo ancora un po' di tempo , Egregi, per sapere se ho fatto bene a fermare l'uso di Vaselina: sulla confezione si parla di "non più di 1 settimana" e io mi sono fermato solo a circa 15gg. Questo mi renderà le feci più dure e meno lubrificate però ...

Una domanda tecnica. Perchè c'è sanguinamento alla defecazione ? Appurato che si tratta di un decorso normale, perchè dovrebbe sanguinare ? Se la suturazione è ormai chiusa, perchè al passaggio delle feci deve presentarsi talvolta del sanguinamento ? Il "muco" marroncino che fuoriesce in cosa consiste ? E' indice di buona guarigione ? E infine : le agraphes metalliche rimangono a vita (come mi hanno detto in ospedale) o cadono da sole come mi pare di leggere sul forum ?

Scusate la fame di notizie ma sono ingegnere di professione e, avendo a che fare cone dei professionisti, mi piace andare a fondo nella cosa...


Cordiali saluti,

Roberto
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego.
Personalmente non consiglio di utilizzare vaselina o prodotti per uso topico nell' immediato postoperatorio, preferisco consigliare di modificare la consistenza delle feci, se necessario, modificando la dieta o assumendo prodotti per bocca ma è solo un' abitudine personale e altri colleghi possono avere punti di vista differenti altrettanto validi.
Non si preoccupi del sanguinamento, ovviamente se modesto: la metodica prevede una resezione e il posizionamento di punti di sutura metallici e di filo riassorbibile nel canale anale: è perfettamente comprensibile che quindi , soprattutto al passaggio delle feci, possa esserci un sanguinamento.Il muco proabilmente è proprio muco che assume il colore marroncino in quanto misto a feci.
Le agrapphes in genere vengono eliminate ma alcune possono rimanere in sede, esattamente come succede in altre operazioni chirurgiche, senza dare alcun problema. In casi molto rari, le eventuali agrapphes ritenute possono essere ritenute responsabili di una delle complicanze ovvero del dolore postoperatorio tardivo persistente.
Le sue curiosità sono assolutamente legittime soprattutto perchè si parla della sua 'pelle' (anche se di una parte del corpo ritenuta poco nobile, mi perdoni la battuta) ed è indispensabile nella nostra professione informare adeguatamente e correttamente ( nei limiti delle nostre conoscenze) le persone che si affidano a noi.
[#5]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 300 2
Gentile utente, condivido pienamente l'analisi del collega sulla spiegazione dei sui problemi. Mi permetto solo di aggiungere che in questa fase non deve perdere la fiducia nel chirurgo che l'ha operata, il quale potrà meglio di tutti valutare se un sintomo di una normale guarigione possa invece essere interpretato come una reale complicanza.
In bocca al lupo per cio che desidera.
Cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente mi permetto di ribadire che è di fondamentale importanza fare i controlli presso il collega che ha eseguito l'intervento e di aggiungere che in alcuni pazienti che sono stati operati di Longo , può insorgere,a distanza di un paio di settimane, una ragade anale che potrebbe come nel suo caso responsabile del piccolo sanguinamento ma soprattutto dell'intenso bruciore post-defecatorio. Cordiali saluti.

Dr. Vincenzo Adamo

[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio ancora per i vostri suggerimenti.

Dottor Adamo, prossimamente è in programma una visita di controllo nella quale potrò comprendere meglio la fase della mia guarigione. Ho letto su questo forum che tale ragade (premetto che non ho mai sofferto di ragadi) potrebbe essere solo "passeggera" e non richieda necessariamente un ulteriore ricovero ed annessa operazione...

Dottori, io penso che bisognerebbe creare più informazione presso il paziente sul post operatorio di operazioni quali Longo , MM , etc. Non so, un opuscolo, qualcosa di scritto nel quale il paziente possa ritrovarsi e sentirsi al sicuro; anche su questo forum noto molto stupore, molta preoccupazione per cose che si rivelano essere "normali" ...

Grazie ancora e complimenti per le vostre risposte.


Roberto.
[#8]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Ha ragione, è quello che abitualmente facciamo io e la maggior parte dei colleghi.Prego.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Spett. Dottori,
vi disturbo ancora una volta per comprendere meglio le parole del Dott. Adamo.
Parlando di Ragade anale nel post operatorio Longo, la mia domanda è :

1) Perchè si forma una ragade anche in soggetti (come il mio caso) che non hanno MAI avuto problemi in tal senso ?

2) La ragade che si è formata regredisce e si presenta quindi come fenomeno "una tantum" oppure il metodo Longo può guarire le emorroidi ma generare le ragadi ?

3) Attualmente la mia situazione "defecatoria" è la seguente:
a) Sono regolarissimo (ogni mattina e solo una volta al giorno)
b) Feci ragionevolmente molli: le ponzate sono tutt'altro che forti.
c) Presenza di sangue rosso chiaro o sulla carta igenica o sulle feci ma in quantità o nulle o molto modeste (non preoccupanti a mio avviso).
d) Presenza di dolore da prima lieve , con costante aumento e nel giro di un'ora o due sono costretto all'antidolorifico (che porterà i suoi effetti nel tempo permettendomi di finire la giornata).

Vado avanti in questo modo da circa una settimana e non ho notato particolari segni di miglioramento...

Ho MOLTA paura di esser finito dalla padella alla brace con questo metodo Longo: prima emorroidi saltuarie. Adesso : ragade garantita ogni giorno.

Oltretutto sono un libero professionista e questa situazione sta avendo conseguenze molto importanti per il mio lavoro...

A breve avrò una visita di controllo presso la struttura che mi ha operato, spero bene... Ma vorrei avere da voi lumi su eventuali "cose" da chiedere al chirurgo in modo da comprendere meglio la mia situazione (in particolare la durata "ad aeternum" o "una tantum" della ragade)....


Cordiali saluti a tutti,

Roberto
[#10]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Mi perdoni, ma è stato visitato e è stata posta diagnosi di ragade? Lo chiedo perchè
nella mia esperienza e nei dati della letteratura la comparsa di ragade dopo Longo è un evento assolutamente eccezionale e rarissimo. Mi sembra eccessivo preoccuparsi per un problema che molto probabilmente non ha ed i sintomi sono compatibili con gli esiti della recente prolassectomia anche se il dolore in genere non ha le caratteristiche di intensita' e durata che descrive.
Nel caso remoto ci fosse in effetti una ragade esistono terapie adeguate ed efficaci a curarla e a farla guarire senza problemi.
[#11]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Gentile utente l'ipotesi che lei possa avere una ragade anale è solo una ipotesi. Nella mia esperienza di pazienti trattati con il metodo Longo o STARR in rari casi si è verificata l'insorgenza di una ragade anale. Questo problema potrebbe essere causato da un ipertono e cioè da una eccessiva contrazione di una parte dello sfintere anale ( lo sfintere interno) legata molto probabilmente allo stress chirurgico o semplicemente alla paura di defecare dopo l'intervento. Questo come ripeto non è assolutamente una costante , si manifesta in rari casi , non dipende da errori di tecnica e nel suo caso è come le ripeto una ipotesiche ho formulato tenendo presente i sintomi da lei riferiti. Cordiali saluti!
[#12]
dopo
Utente
Utente
Dott Favara,
la risposta è no, non mi è stata diagnosticata alcuna ragade, solo che sto cercando di arrivare il più preparato possibile alla visita (che sarà Lunedì prossimo) e di cercare di gestire al meglio i giorni che mi rimandono prima di tale visita.
Comprendo la rarità della Ragade "post longo" ma vorrei dare un senso ai simtomi che provo in quanto starei benissimo se non avessi questo dolore post defecatorio...

Dott Adamo, comprendo la sua ipotesi ma i sintomi che descrivo sembrano portare in quella direzione... Portando le sue parole "un gradino più in su" della mera ipotesi.

Non ho paura a defecare nel senso che non ho bisogno di ponzate forti e le feci sono normali : non troppo dure nè viceversa. Non sento nemmeno "sforzare" la cavità anale durante il transito delle feci eppure, dopo qualche tempo, il dolore si presenta puntualissimo.
Quanto allo stress post operatorio non ho ben presente quale possa essere la mia condizione...

La cosa che mi sta assillando è... Se la ragade è un evento raro, sfortunato, non così grave...
Considerando altre alternative, di cosa potrebbe trattarsi dato che ormai sono a circa 3 settimane dall'intervento ?

Ancora una piccola curiosità che compare a volte su questo forum ... Le clips metallica sono destinate, da quanto ho inteso, a staccarsi nel corso del tempo (fino a 6 mesi)... Ho letto di persone sfortunate per le quali le clips hanno fatto un danno alla mucosa durante il distacco e la discesa verso l'ano... E' un evento raro quello di avere danno da clips metalliche ?


Grazie ancora, Dottori. E' un piacere discutere con voi....

Roberto
[#13]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Certo,ha ragione.In questo caso l'obiettivo credo sia l'adeguato controllo del dolore mediante assunzione di farmaci ottimizzata al meglio.Non sono a conoscenza ne diretta ne riferita dei presunti anni alla mucosa a causa di clips.
[#14]
Dr. Vincenzo Adamo Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 215 6 1
Guardi nella mia esperienza e nemmeno in quella dei colleghi non mi è mai capitato di avere pazienti con danni da clips metalliche. Le clips sono di titanio a volte vengono eliminate , in altri casi restano nella sutura e non danno alcun problema al paziente. Ci tengo a ribadire il concetto che è di fondamentale importanza una valutazione da parte del suo proctologo di fiducia , ogni ipotesi può solamente creare ansie e preoccupazioni inutili. Cordiali saluti!
[#15]
dopo
Utente
Utente
Spettabili dottori,
finalmente ho eseguito la visita presso il chirurgo che mi ha operato e la sfortuna sembra stia seguendo il mio caso in maniera molto accurata.
Ebbene, ho una ragade, ragade nata come complicanza dell'intervento Longo.
Il dottore mi ha prescritto una pomata antrolin come medicamento principale e mi ha detto che i tempi di guarigione sono tutt'altro brevi in questi casi.

Da qualche giorno (3) ho notato l'assenza di sangue nelle feci o nella carta igienica, mentre prima questo era quasi una costante. Il problema è che avverto dolori molto forti che stanno peggiorando e , benchè il sangue sia per ora assente, sono costretto al divano oal letto per la stragrande maggioranza della giornata.

I dolori variano da una sensazione di dolore tagliente nella parte esterna dell'ano a un dolore generalizzato come fosse bruciore nella zona circostante all'ano (questi due dolori tipicamente mi si presentano in sequenza e durano praticamente dalle 8 del mattino fino alle 9 la sera).

L'unico momento dove mi sento un essere umano è quello successivo al risveglio dove non ho praticamente dolore... Ma appena mi alzo la necessità di defecare diventa veramente imperativa.

Tralasciando la rarità della ragade post longo (nel senso che alcuni vostri colleghi affermano che questo evento sia tutt'altro che raro) che dipende da mille cose, vorrei sapere se l'assenza di sangue è un segnale di guarigione. Mi piacerebbe sapere se l'ipertono si ridurrà da solo per tornare normale o se diventerò dipendente da antrolin.
E infine la domanda più importante : sono passato dalle emorroidi alle ragadi ?

Aggiungo che purtroppo da quando mi sono operato di Longo sono dimagrito di 5 kg e sono totalmente depresso sia nel mangiare sia nel defecare (anche se, ripeto, mantengo una ottima regolarità), purtroppo a ben oltre un mese dall'intervento non riesco a vedere la luce...


Ringrazio anticipatamente,
Roberto
[#16]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
In effetti si è verificato un caso poco comune, in base ai dati pubblicati in letteratura, non in base alle opinioni mie o di chiunque affermi il contrario.
L' assenza di sangue è comunque un ottimo segno e la ragade, con terapia adeguata, guarisce senza problemi.
Non direi che è passato dalle emorroidi alle ragadi, sono due patologie completamente diverse che hanno in comune solo la sede.
Mi spiace sia depresso, se la cosa non si risolve puo' essere di aiuto uno specialista in tal senso, sarei pero' ottimista: la ragade appare in via di guarigione da quanto scrive e il dolore residuo, nell' attesa di una guarifione completa, credo sia ben gestibile con un' attenta terapia antalgica.
Prego
Emorroidi

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