Prolasso rettale?

Gentili Dottori,
Circa 2 mesi fa mi è successa una cosa piuttosto strana durante un intenso sforzo per defecare: appena espulse le feci, ho prima avuto la sensazione come di un “cedimento del retto”, con di nuovo la sensazione di ingombro rettale, e poi mi è sembrato si sentire una specie di “risucchio” verso l’alto che ha fatto tornare tutto alla normalità. Il tutto sarà durato 1-2 secondi. Nei giorni successivi ho cominciato ad avere un dolore sul coccige, che è rapidamente cresciuto fino a rendermi difficoltosa la seduta e allo stesso tempo è comparso in modo quasi permanente, eccetto la notte, un fastidiosissimo senso di ingombro rettale. Il mio medico mi ha fatto fare la radiografia al coccige, l’ecografia dei tessuti sottocutanei e una visita proctologica (completata con rettoscopia condotta fino alla giunzione retto-sigma). Tutto negativo, se si esclude un ipertono dello sfintere anale di grado lieve, riscontrato con la visita.

In conclusione: nessuna spiegazione di quello che stava accadendo. Tuttavia, nella settimana successiva i problemi sono andati piano piano risolvendosi fino a scomparire del tutto. Unica cosa strana: le feci hanno cominciato ad essere frazionate e di difficile espulsione quando più solide.

Adesso, a distanza di un mese, è ricomparsa la sensazione di ingombro nella zona terminale del retto, cui si aggiunge un lieve bruciore appena dentro l’ano e un senso di peso tutto attorno all’ano anche dalla parte dello scroto.
Vorrei chiedere la vostra opinione su queste due cose:
1) Potrebbe trattarsi di un prolasso rettale?
2) In caso affermativo, è possibile che non ci si sia accorti di nulla con la visita proctologica?

Vi ringrazio molto per l’ottimo servizio che offrite.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Si, potrebbe essere un prolasso mucoso interno che tuttavia ad una valutazione proctologica completa abitualmente si evidenzia. Una rivalutazione proctologica è consigilabile. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie Dottor Favara, seguirò senza dubbio il suo consiglio e approfitto per chiederle un’altra cosa. Ho ripensato alla visita proctologica e mi sono ricordato che l’ho effettuata un paio di giorni dopo la scomparsa del dolore al coccige e della sensazione di corpo estraneo nel retto. Questo potrebbe giustificare il non riscontro di questo eventuale prolasso durante la visita? Il fatto che i sintomi sono scomparsi e poi ritornati potrebbe essere indicativo di una “mobilità” della mucosa che, in particolare, rende difficile l'identificazione del problema?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego.Non saprei dirle, la mucosa è in effetti mobile ma è difficile stabilire una relazione come quella che ipotizza.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, il fatto che la visita proctologica non abbia soddisfatto i suoi dubbi riguardo ad un prolasso mucoso interno, non mi meraviglia, perchè una certa quantità di prolasso mucoso interno con emorroidi associate o senza è presente nella stragrande maggioranza dei pazienti che vengono visitati, senza che questo prolasso sia causa dei reali disturbi accusati. Nel caso suo invece, il sospetto prolasso comincia ad essere causa di una sindrome da ostruita defecazione, per diagnosticare la quale è importante la valutazione di un proctologo, ma è altrettanto importante eseguire una defecografia o una defecorisonanza, esami che oggettivizzano il coivolgimento delle strutture del pavimento pelvico con le eventuali anomalie presenti durante la dinamica della sua defecazione, quindi in parole più semplici, quanto il suo sospetto prolasso possa andare ad ostacolare una normale defecazione.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Certo, condivido in pieno le osservazioni del Dottor Sforza, tuttavia non eseguirei accertamenti strumentali prima di esser stato visto dallo specialista, per evitare di eseguire esami inutili o non indicati.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Egregi Dottori, ringrazio entrambi per i vostri interventi e non posso che rinnovare l'apprezzamento per questo servizio!

Mi sembra che entrambi suggeriate di sottopormi ad una nuova valutazione proctologica, dalla quale emergerà l'indicazione per eventuali ulteriori approfondimenti: procederò senz'altro in questo modo.

A questo punto, confesso tuttavia di essere un po’ preoccupato. Ciò che maggiormente mi crea disagio è la sensazione di ingombro nel tratto terminale del retto, sento come lo "scorrimento" di un corpo estraneo quando contraggo e decontraggo la muscolatura...
In attesa della rivalutazione specialistica, posso chiedervi se ritenete che la rettoscopia effettuata in condizioni di ottima pulizia sia un esame adeguato ad escludere patologie gravi a carico dell’ano-retto?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, lei come ci ha detto ha eseguito già una valutazione proctologica con una rettoscopia eseguita fino alla giunzione retto sigmoidea, senza osservare nulla di patologico, quindi ribadisco che per i disturbi che manifesta lei dovrebbe indagare con esami di 2° livello come quelli che le ho consigliato, è quindi interpretarli con l'aiuto del proctologo in modo da integrare le eventuali alterazioni morfo- dinamiche del pavimento pelvico con la sua clinica.
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Non posso che ripetere quanto detto poco sopra: la visita deve precedere qualsiasi accertamento strumentale a mio modo di vedere.
[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Ringrazio di nuovo entrambi per i vostri nuovi interventi, che mi sembrano in perfetto accordo, in quanto sicuramente non sarò io ad auto-prescrivermi alcun esame di 2° livello e pertanto una nuova visita specialistica sarà inevitibile oltre che opportuna.

Al Dottor Favara vorrei chiedere un'opinione sull'ultima domanda del mio precedente messaggio: "In attesa della rivalutazione specialistica, posso chiedervi se ritenete che la rettoscopia effettuata in condizioni di ottima pulizia sia un esame adeguato ad escludere patologie gravi a carico dell’ano-retto?"

Grazie ancora


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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Prego. Dipende da cosa intende: se si riferisce al cancro, unita a una visita con esplorazione rettale si.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, io rispondo per la parte che mi compete e do per scontato che l'esame consigliatole dovrà richiederglielo lo specialista, ancora meglio se sarà lo stesso specialista a valutarlo. In questo momento è questo il tipo di esame che le può dare informazioni maggiori sul suo problema. per il resto mi sembra già di aver risposto.
Saluti
[#12]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Egregi Dottori, ringrazio entrambi di cuore.
Al Dottor Favara confermo che mi riferivo proprio al cancro; al Dottor Sforza, che in effetti aveva già implicitamente risposto alla mia domanda nel suo penultimo messaggio, mi sento di dire che avevo compreso la sua indicazione, che ho ritenuto assai utile e della quale parlerò col proctologo. Spero di riuscire a prenotare una visita al più presto e, in caso, vi farò sapere.
Buona serata
[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Caro Dott. Sforza, Caro Dott. Favara,

Ho effettuato la visita proctologica con esplorazione rettale digitale ed anoscopia. Mi è stato riscontrato un ipertono sfinteriale di grado marcato ed emorroidi congeste (II grado). Non è emerso però alcun prolasso interno.

Il medico mi ha suggerito di sottopormi a manometria ano-rettale e mi ha prescritto un ciclo con dilatan per alleviare i sintomi. In proposito, Vi pongo tre quesiti:

1) Considerato che non sono riuscito in nessun modo a dar seguito alle ripetute richieste di ponzamento durante la visita, è possibile che un eventuale prolasso mucoso sia rimasto "occulto"?
2) Ammesso che sia sensato quello che ho appena ipotizzato, direi che l'unico modo per diagnosticare l'eventuale prolasso sarebbe la defecografia, come suggerito dal Dott. Sforza. Confermate?
3) Condividete l'indicazione all'utilizzo di Dilatan?

Grazie per i vostri pareri!
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 303 2
Gentile utente, i disturbi che lei ha descritto possono essere compatibili con un prolasso interno che però alla visita proctologica soprattutto se lei non ha ponzato può rimanere misconosciuto. Ritornando alla defecografia è naturale che se il collega che l'ha visitata al momento, non gliela indica tra gli esami da eseguire, il suo giudizio è prioritario su qualsiasi nostra valutazione informatica, ragion per cui si affidi pure allo specialista, se poi dovesse esserci qualche novità diversa lo informerà. Per il dilatan, considerato che dovrà eseguire una manometria, credo sia preferibile aspettare l'esito dell'esame per quantificare l'entità dell'ipertono.
Saluti
[#15]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 360 4
Gentile Utente
I colleghi che mi hanno preceduto le hanno fornito tutti i chiarimenti necessari per comprendere il suo problema.
Vorrei solo rispondere ad un suo preciso quesito sulla possibilità o meno sulla esistenza di un prolasso mucoso.
Se lei è affetto da un prolasso emorroidario( indipendentemente dal grado I-II-III o IV) lei ha un prolasso rettale interno mucoso o a tutto spessore!
Non esiste prolasso emorroidario senza prolasso rettale interno, mentre è possibile l'inverso(prolasso rettale interno senza prolasso emorroidario)
Quello che invece è importante è: quale sintomatologia è legata a tale prolasso?
Il Prolasso rettale interno mucoso o a tutto spessore è sintomatico solo per malattia emorroidaria o anche causa di ostruita defecazione?Questo può essere rilevato sia dalla sua storia clinica che dall' esame clinico e strumentale e con un pò di pazienza anche senza ponzamento.
Dopo questa piccola precisazione e condividendo che anche altre patologie, come una dissinergia ano-rettalele(incapacità coordinativa dei muscoli della defecazione con conseguente difficoltà espulsiva) possono essere causa di alcuni suoi disturbi, non posso fare altro che allinearmi alla ponderata e precisa risposta data dal collega Sforza(Ritornando alla defecografia è naturale che se il collega che l'ha visitata al momento, non gliela indica tra gli esami da eseguire, il suo giudizio è prioritario su qualsiasi nostra valutazione informatica) ed alla richiesta di un esame manometrico fatta dal suo curante.
Ci tenga informati
Saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#16]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Egregio Dott. D'Oriano,
La ringrazio molto per il suo intervento.

Provo a chiarire un po' meglio la situazione. Prima di 2 settimane fa non ho mai sofferto di emorroidi in vita mia; per questo motivo sono portato a pensare che la relazione causa-effetto possa essere questa: l'"eventuale" prolasso mucoso avrebbe causato una sindrome da ostruita defecazione, la quale a sua volta, negli ultimi giorni, sarebbe anche stata responsabile del prolasso emorroidario a causa degli sforzi più marcati. Penso questo perchè tutto è cominciato 2 mesi fa con quello strano evento nel quale ho avuto la sensazione di "cedimento strutturale" delle pareti del retto. Da lì in poi ho cominciato, più o meno continuamente, a soffrire di senso di peso e ingombro rettale (addirittura contraendo e decontraendo la muscolatura a volte mi è sembrato di sentire le pareti del retto "scorrere" su se stesse su e giù!), feci frammentate e più sottili se solide, lieve senso di incapacità a svuotarmi completamente.

Ho effettuato due visite gastroenterologiche, due visite proctologiche, 1 rettoscopia, vari esami bioumorali ed ecografia addome completo. Tutto sostanzialmente negativo salvo quanto comunicato in questo post. Nessuna diagnosi chiara e neppure nessuna terapia suggerita! L'unica "luce" in fondo al tunnel è rappresentata da questo timido accenno alla possibilità che i miei disturbi siano dovuti a questo ipertono sfinteriale. E' verosimile?

Ho prenotato la manometria anorettale, nel frattempo una qualsiasi indicazione da parte sua sarebbe per me davvero preziosa, così come lo sono state quelle dagli altri medici che così gentilmente già mi hanno risposto
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 360 4
Gentile Utente
Il prolasso rettale interno come la malatta emorroidaria hanno un andamento evolutivo, quindi quello che lei rierisce potrebbe essere accaduto per un "aggravamento" del prolasso e del problema emorroidario.
Ma a distanza, come le ho accennato, ed in linea con i colleghi che mi hanno preceduto non è possibile fare una diagnosi o contraddire il sospetto diagnostico(ipertono, anismo etc:) posto dal collega che ha eseguito la visita.
Patologie condivisibili che potrebbero anche essere associate ad un prolasso ed al problema emorroidario, ma rappresentare la causa principale della sua sintomatologia.
Attendiamo la risposta manometrica.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Condivido in pieno le osservazioni del Dottor D'Oriano, con particolare riferimento all' andamento evolutivo ed al limite posto dal non poterla visitare.
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