Operazione thd

salve,
sono una ragazza di 24 anni sono stata operata circa 3 settimane fa di emorroidi con prolasso tra il 2 e 3 grado con il metodo thd.non ho avuto dolori fortissimi dopo l' operazione e neanche sanguinamento ma c' è solo una cosa che mi preoccupa e il motivo è che durante il bidè avverto tuttora che dall' ano esce un piccolo rigonfiamento, propio come se ci fosse una piccola pallina.ho parlato con il medico che mi ha operata e mi ha detto di avere pazienza,è ancora troppo presto per parlare di guarigione, si sgonfierà con il tempo.mi domando se è normale avere ancora questa pallina,non si dovrebbe sgonfiare da subito dato che la legatura arresta il flusso al covacciolo?o forse mi sbaglio? voglio comunque precisare che è molto piu piccola rispetto a prima ma purtroppo ancora presente..inoltre avverto bruciori che piano piano ho notato che si attenuano con il passare dei giorni.per quanto riguarda l' andare in bagno vado regolare tutte le mattine senza particolari problemi.Ringrazio anticipatamente i gentilissimi Dr. che grazie anche a questo sito hanno la pazienza di rispondere a tutti i nostri dubbi.
buona giornata
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile Utente
Per poterle rispondere con più chiarezza, in merito, è necessario sapere se è stata eseguita la sola dearterializzazione o anche la plicatura con anopessia.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentilissimo Dr. Le riporto la scheda dettagliata che mi ha scritto il medico :
Emorroidi di II e III grado con prolasso della mucosa Dx , Sx e Posteriore ed ipertrofia papillare, pertanto è stato praticato intervento ambulatoriale di : H.A.L (laser coagulazione delle arterie emorr. sotto controllo Doppler) ed applicazione bande eleastiche per il prolasso mucoso.
grazie per la sua disponibilità.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Bene.
Quindi lei è stata sottoposta ad una tecnica mista:Fotocoagulazione laser doppler guidata e legature elastiche, cose ben diverse dalla THD.
Questa tecnica da solo o mista(abbinata alle legature elastiche), anche se non da tutti condivisa, può in casi selezionati risolvere il problema emorroidario, il suo colonproctologo probabilmente ha ritenuto opportuno che tale metodica era indicata nel suo caso.
La presenza di un gavocciolo residuo potrebbe essere legata al fatto che la fotocoagulazione , come anche la dearterializzazione, non riescono a ridurre del tutto la vascolarizzaione del retto per la presenza di una fitta rete di vasi comunicanti tra di loro, bisognerà attendere ancora un pò, poi potremo considerarlo un residuo di malattia emorroidaria.
La sintomatologia, caratterizzata dal bruciore, possiamo ritenerla normale, anche a distanza di tre settimane.
Ci tenga informati.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
mi scusi Dr. devo aver fatto confusione.Dovrò aver pazienza allora e aspettare..sperando di non aver peggiorato le cose...
tra 1 mese piu o meno avrò la visita di controllo vi farò sapere.
è stato davvero gentilissimo la ringrazio molto!!!!
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Di nulla
A risentirci.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
dottore un ultima domanda..precedentemente mi ha scritto che questo metodo non è da tutti condiviso.potrebbe gentilmnte spiegarmi in linea generale il perche??
sono consapevole del fatto che possono essere recidive, ma esistono complicanze ben piu gravi rispetto a quest'ultima??resto in attesa di un suo gentile riscontro.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Non è da tutti condivisa perchè la fotocoagulazione laser, In base all'evidenza, ha dimostrato dei limiti rispetto ad altre tecniche, nel trattamento del prolasso emorroidario specialmente se di grado maggiore al I.
Nelle linee guida delle società di colonproctologia ha una raccomandazione B(non di prima scelta) e solo per gli stadi iniziali.
Inoltre tale tecnica, agendo solo sulla vascolarizzazione e non agendo, in maniera incisiva, sulla vera causa della malattia emorroidaria che risiede nel cedimento della parete rettale interna, è gravata da un alto indice di recidive.
Questa tecnica, che possiamo definire ambulatoriale, è" tranquilla" dal punto di vista della pericolosità, quindi in merito hai rischi quello maggiore è costituito dalla possibilità che la sintomatologia possa recidivare immediatamente o a distanza di tempo per l'instaurarsi di nuovi circoli arteriosi collaterali o per una mancata fotocoagulazione di quelli principali e per il mancato o ridotto trattamento del prolasso rettale interno.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
grazie tanto della risposta e della sua gentilissima disponibilità.
Distinti Saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Di nulla
Ci tenga informati sull'evoluzione e non disperi sulla possibilità di una ulteriore regressione dele dimensioni del gavocciolo.
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