Problemi dopo STARR
Gentili dottori, vi scrivo per ottenere un qualsiasi vostro consiglio. In data 27/01/2011 sono stato operato con tecnica STARR per risolvere un problema emorroidario di III grado. Dopo 2 mesi dall'intervento, sebbene in problema emorroidi sia scomparso, si sono affacciati disturbi forse ben più fastidiosi della patologia emorroidaria. 2 ragadi posteri dolorosissime, senso di tensione anale, proctalgia, sensazione di mancato completo svuotamento (infatti lo svuotamento avviene più e più volte al giorno), dolore urente dopo pochi minuti che rimango in piedi (vivo a letto, non posso più lavorare) e dimensioni del bolo fecale ridotti (simili in dimensioni a quello di un gatto). Il chirurgo che mi ha operato è cortese e mi segue nel decorso post-operatorio, quantomeno per la cura delle ragadi insorte dopo l'operazione (che però, dopo 2 mesi dalla loro insorgenza, non sono migliorate dopo aver provato creme e dilatatori), ma ogni volta che avanzo l'ipotesi di una eventuale stenosi lo vedo spazientirsi. E' possibile, secondo voi, che si sia instaurata una stenosi, un'oblitterazione rettale che impedisce un fisiologico funzionamento del retto e che causa le ragadi, il dolore praticamente continuo e le dimensioni ridotte del bolo fecale? Eventuali esami da condurre? Grazie.
[#1]
Gentile utente,
come sarà stato ampiamente informato nel pre-intervento dal suo chirurgo,
con l'intervento che descrive esiste il rischio di stenosi a livello della linea di sutura, solitamente dilatabile.
Il problema, a mio avviso, è se il chirurgo che la segue riscuote ancora la sua fiducia.
Se sì, continui a fidarsi delle sue buone cure.
Cordialità
come sarà stato ampiamente informato nel pre-intervento dal suo chirurgo,
con l'intervento che descrive esiste il rischio di stenosi a livello della linea di sutura, solitamente dilatabile.
Il problema, a mio avviso, è se il chirurgo che la segue riscuote ancora la sua fiducia.
Se sì, continui a fidarsi delle sue buone cure.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Mi permetto di dissentire dall' opinione del collega.
Centinaia di casi operati personalmente e ben piu' numerosi osservati mi permettono di affermare che la stenosi dopo starr è un evento improbabile e che personalmente non mi è mai capitato di osservare, dato peraltro comprensibile pensando alla tecnica che prevede la resezione di due 'emicirconferenze' di tessuto rettale creando un neoretto semmai piu' ampio. Diverso sarebbe il discorso se l' intervento fosse stato una prolassectomia monostapler dove, tra le complicanze, la stenosi è descritta ed osservabile con una certa frequenza.
Anche la ragade peraltro non è una complicanza comune e ancora meno due ragadi presenti contemporaneamente.Comune invece è l' altro fenomeno che descrive, tecnicamente detto 'urgency' che tuttavia nella quasi totalita' dei casi scompare spontaneamente entro pochi mesi.
In conclusione, credo che buona parte della sua sintomatologia dipenda dalle ragadi e credo corretto seguire le indicazioni di chi la segue per la cura delle stesse.Stia tranquillo. Auguri!
Centinaia di casi operati personalmente e ben piu' numerosi osservati mi permettono di affermare che la stenosi dopo starr è un evento improbabile e che personalmente non mi è mai capitato di osservare, dato peraltro comprensibile pensando alla tecnica che prevede la resezione di due 'emicirconferenze' di tessuto rettale creando un neoretto semmai piu' ampio. Diverso sarebbe il discorso se l' intervento fosse stato una prolassectomia monostapler dove, tra le complicanze, la stenosi è descritta ed osservabile con una certa frequenza.
Anche la ragade peraltro non è una complicanza comune e ancora meno due ragadi presenti contemporaneamente.Comune invece è l' altro fenomeno che descrive, tecnicamente detto 'urgency' che tuttavia nella quasi totalita' dei casi scompare spontaneamente entro pochi mesi.
In conclusione, credo che buona parte della sua sintomatologia dipenda dalle ragadi e credo corretto seguire le indicazioni di chi la segue per la cura delle stesse.Stia tranquillo. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Utente
Egregi dottori, farò tesoro delle vostre osservazioni. Il persistere di 2 ragadi dolorose mi fa pensare ad eseguire comunque una manometria che potrà venire utile in un eventuale intervento sulle ragadi (oramai qualsiasi rimedio medico è stato provato). Consulterò il chirurgo che mi segue per valutare una rettoscopia, almeno per fugare i miei dubbi ed ansie su una (improbabile) stenosi.
Cordiali saluti, e grazie per gli auguri.
Cordiali saluti, e grazie per gli auguri.
[#4]
Condivido l' idea di consultare il collega.
Lascerei a lui la decisione in merito ad eventuali accertamenti strumentali e la proposta relativa a soluzioni terapeutiche per le ragadi.Prego.
Lascerei a lui la decisione in merito ad eventuali accertamenti strumentali e la proposta relativa a soluzioni terapeutiche per le ragadi.Prego.
[#5]
Gentile utente concordo pienamente con quanto detto dal collega Favara, a seguito di una STARR la defecazione subisce dei cambiamenti relativi alla asportazione di due strisce di parete rettale al di sopra delle emorroidi che così vengono "riposizionate" nel canale anale.Gradualmente la situazione migliorerà.
Per quanto riguarda la o le ragadi anali raramente possono insorgere a seguito di questo intervento e se la terapia medica non da risultato potrebbe essere necessario eseguire un piccolo intervento. Comunque è corretto fare sempre riferimento al suo proctologo di fiducia che certamente le indicherà la strada corretta da seguire.
Cordiali saluti.
Per quanto riguarda la o le ragadi anali raramente possono insorgere a seguito di questo intervento e se la terapia medica non da risultato potrebbe essere necessario eseguire un piccolo intervento. Comunque è corretto fare sempre riferimento al suo proctologo di fiducia che certamente le indicherà la strada corretta da seguire.
Cordiali saluti.
Dr. Vincenzo Adamo
[#6]
Dalla cronologia mi sembra di aver capito che l'intervento non è stato eseguito nel 2011 ma nel gennaio 2012.
La comparsa di ragadi anali, dopo un intervento di STARR, è un evento raro ma possibile, le cause sono legate ad un ipertono anale presistente o instauratosi dopo l'intervento.
Cosa ben diversa è una stenosi rettale nella sede della sutura interna che, come le è stato spiegato dai colleghi che mi hanno preceduto, nella STARR è improbabile ed è valutabile già al solo esame digitale dell'ampolla.
Penso, allo stesso modo dei colleghi, che gran parte dei suoi disturbi siano legati alla ragade ed all'ipertono sfinterico, anche le feci sottili sono frutto della modifica imposta da uno sfintere che si dilata poco per l'ipertono e per il dolore.
La semplice esplorazione rettale ed una proctoscopia sono più che sufficienti per escludere una eventuale stenosi rettale a livello della sutura della STARR.
Una manometria anorettale sarà utile per lo studio delle pressioni dell'ampolla e per lo studio del tono dello sfintere interno.
Ipertono che se non potrà essere corretto con la terapia medica e dilatativa potrebbe richiedere, per permettere la guarigione delle ragadi, un trattamento chirurgico.
La comparsa di ragadi anali, dopo un intervento di STARR, è un evento raro ma possibile, le cause sono legate ad un ipertono anale presistente o instauratosi dopo l'intervento.
Cosa ben diversa è una stenosi rettale nella sede della sutura interna che, come le è stato spiegato dai colleghi che mi hanno preceduto, nella STARR è improbabile ed è valutabile già al solo esame digitale dell'ampolla.
Penso, allo stesso modo dei colleghi, che gran parte dei suoi disturbi siano legati alla ragade ed all'ipertono sfinterico, anche le feci sottili sono frutto della modifica imposta da uno sfintere che si dilata poco per l'ipertono e per il dolore.
La semplice esplorazione rettale ed una proctoscopia sono più che sufficienti per escludere una eventuale stenosi rettale a livello della sutura della STARR.
Una manometria anorettale sarà utile per lo studio delle pressioni dell'ampolla e per lo studio del tono dello sfintere interno.
Ipertono che se non potrà essere corretto con la terapia medica e dilatativa potrebbe richiedere, per permettere la guarigione delle ragadi, un trattamento chirurgico.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 28.7k visite dal 22/03/2012.
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