Rigonfiamento esterno in prossimita' dell'ano

Buongiorno,
Vi scrivo perche' mi augoro possiate aiutarmi a capire il mio problema.
Premetto che mi trovo in Canada e non avendo la possibilita' di spiegare chiaramente i miei sintomi in inglese, ho deciso di provare a consultarmi prima su questo sito con lo scopo di farmi una idea piu chiara.
Nel 2009, ho avuto una crisi emorroidaria con relativo prolasso. Sono stato operato dal (testo rimosso dallo staff) con metodo TRANSTAR presso (testo rimosso dallo staff). Le emorroidi esterne che avevo sono sparite ma mi era rimasta della pelle intorno all'ano che il dott. Stazi considero' normale visto il prolasso che avevo avuto. Per anni quella porzione di pelle e' rimasta dov'era senza dare particolari problemi ma da qualche tempo tende a gonfiarsi, in base a come e al numero delle volte vado in bagno.
Per capirci, in alcuni casi, e' come avere una castagna tra le natiche. Comincia ad essere un problema serio, e comincio a esserne particolarmente stufo, prima pero' di rivolgermi al medico locale, vorrei capire se rischio complicazioni in caso di interventi e se ci sono diverse possibilita' di trattamento.
Ho gia chiesto copia della cartella clinica, che dovro ovviamente far tradurre per dare il maggior numero di informazioni al medico che mi seguira. Nel frattempo, vi ringrazio per le informazioni che potrete darmi.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Gentile Utente
Non conosco la sua situazione "locale", ma dalla descrizione,quello che lei descrive come "porzione di pelle" non sono altro che marische(Pliche di cute anale ipertrofiche). Queste spesso sono presenti in chi ha sofferto di malattia emorroidaria e non rappresentano un grosso problema, tanto è vero che non sempre vengono trattate chirurgicamente in abbinamento agli interventi di prolassectomia. Non è da escludere che, quello che attualmente occupa queste pliche e lei descrive come una castagna, possa essere del tessuto emorroidario del plesso emorroidario esterno e non il plesso emorroidario interno( precedentemente prolassato) trattato. In questo caso dando per certo che non siamo in presenza di una recidiva del prolasso emorroidario, ma in presenza di quello che correttamente andrebbe chiamato "ematoma perianale" ,formatosi in seguito ad uno stimolo irritativo(defecazioni frequenti o difficoltose) a carico del plesso emorroidario esterno, andrebbe valutato ,se con la terapia medica, con la dieta e regolando la frequenza delle evacuazioni non si ottiene un risultato rapido e duraturo, un eventuale trattamento chirurgico del plesso emorroidario interessato e delle pliche cutanee che lo contengono.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Dottore,
Grazie infinitamente per la sua risposta.
Da circa 1 anno vado avanti con questo problema, senza poterne parlare con nessuno non sapendo come spiegarmi in un'altra lingua e con la paura di finire in "mani sbagliate" a causa di una cattiva comunicazione, quindi immagini il sollievo a leggere la sua risposta.
Ora, capisco che sia quasi impossibile effettuare una diagnosi attraverso poche e approssimative descrizioni del paziente, ma cercando su Internet la parola "marische" e vedendo qualche immagine, credo che lei abbia colto nel segno, e questo mi da grande sollievo: primo perche' almeno posso dare qualche informazione al medico che mi seguira', secondo perche pensavo che fosse molto piu grave.
Oltre che a ringraziarla e complimentarmi pero,' volevo farle un'altra domanda.
Proprio ieri, dopo l'ennesimo rigonfiamento, ho deciso di prendere un OKI, e dopo circa un'ora il rigonfiamento non c'era piu (avvertivo pero sempre la presenza della pelle). Questo avvalora la tesi che si tratti di marische? Oppure non indica nulla?
Inoltre, per quanto riguarda la mia dieta/alimentazione, le garantisco che cerco di bilanciare tutto al meglio: carne bianca e rossa, pesce e pasta, frutta e verdura. Inoltre non bevo super alcolici, vino o birra una o due volte al mese, massimo 2/3 caffe al giorno e non sono fumatore. Sono un ex sportivo (amatoriale) e da quando soffrivo di emorroidi (16 anni), sono sempre stato molto attento per cercare di alleviare il problema.
Quindi, esclusa la possibilita di trattare il problema con una corretta alimentazione, cosa mi rimane da fare? Farmaci? Oppure intervenire chirurgicamente?
E un possibile intervento chirurgico, quali effetti collaterali potrebbe comportare?

Grazie per il suo tempo.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Non mettiamo il carro avanti ai buoi. Si faccia visitare poi ci risentiamo.
Prego.
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