Prolasso rettale mucoemorroidario

Gentili Dottori,

In seguito a due visite proctologiche, presso due diversi specialisti, mi veniva diagnosticato comunemente un prolasso mucoemorroidario con emorroidi di II grado congeste.


Oltre a terapie topiche per la congestione emorroidaria, il primo chirurgo riteneva opportuno intervenire con una prolassectomia sec.
Longo con una sola stapler.
Il secondo chirurgo, al contrario, suggeriva di eseguire in prima istanza una defeco-RM al fine di chiarire l’entità del prolasso e il meccanismo defecatorio.
A suo avviso, si poteva quindi tentare una riabilitazione del pavimento pelvico (io non ho sintomi particolarmente fastidiosi, mi scarico quotidianamente due o tre vv.
die e occasionalmente avverto un senso di mancato svuotamento).
Solo qualora la defeco-RM ne avesse dato riscontro, proponeva di intervenire tramite S.
T. A.
R. R.


Di seguito, fornisco il referto della defeco-RM (che specifico ho eseguito in posizione supina) intorno alla quale vorrei avere un Vs.
gentile parere:

Esame eseguito con sequenze multiplanari T1 e T2 pesate, comletato con sequenze dinamiche BFFE sag.
in contrazione, ponzamento ed evacuazione.

Replezione rettale con 200 ml di gel ecografio.

Integrità dell'apparato sfinteriale con normale spessore e simmetria della fionda pubo-rettale.
Regolare il muscolo elevatore dell'ano.

A riposo il pavimento pelvico è in sede.

Normale l'ampiezza del diametro antero-posteriore dello iato dell'elevatore dell'ano.

L'escursione della giunzione ano-rettale è ridotta in contrazione, assente in ponzamento con impegno dei muscoli glutei.

In evacuazione ridotta inoltre l'ampiezza dell'angolo retto-anale in quadro di dissinergia per persistente impronta del muscolo pubo-rettale.

Accenno a prolasso mucoso endorettale lungo la parete posteriore.

Abbondante il residuo endoluminale.



Ringraziandovi per l’attenzione, gradiate


Cordiali saluti
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Per quale problema lei si è sottoposto ad una visita proctologica?
Quelle è la sua sintomatologia?
Senza queste notizie, che ci deve riportare con precisione, non possiamo esprimere nessun parere.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. D’Oriano,

La ringrazio per la Sua risposta.

Mi sono sottoposto ad una visita proctologica su consiglio della mia gastroenterologa. Soffrendo da anni di sindrome da colon irritabile, il senso di mancato svuotamento era sempre stato imputato alla colite. Al contrario, la Vs. collega ha ritenuto opportuno suggerirmi un controllo proctologico.

Personalmente, gli unici sintomi che ho sempre notato sono quelli legati a un occasionale senso di mancato svuotamento e meteorismo (in vero sempre riconducibile al colon irritabile). Non ho mai avuto stipsi (al contrario l’alvo è sempre stato regolarmente canalizzato e anzi mi capita spesso di andare al bagno più di due volte al giorno), né proctoraggia, né ho mai avuto grandi problemi durante l’atto evacuatorio - nonostante io abbia sempre avuto l’incorretta abitudine di stazionare a lungo sul WC.

Certamente da quando mi è stato riscontrato tale prolasso, mi pare che alcuni sintomi si siano acutizzati, ma credo che tale rilievo sia per lo più di ordine psicosomatico.
[#3]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 359 4
Bene adesso è più chiaro!

"In evacuazione ridotta inoltre l'ampiezza dell'angolo retto-anale in quadro di dissinergia per persistente impronta del muscolo pubo-rettale."
In relazione a quanto riportato dalla defecoRm lei ha una ostruita defecazione funzionale dovuta ad una alterata funzionamento dello sfintere, tale dissinergia va chiarita ed eventualmente corretta con cicli di riabilitazione.

"Accenno a prolasso mucoso endorettale lungo la parete posteriore."
Dalla RM non si evidenziano prolassi tali da interferire con lo svuotamento e che richiedono correzione.

Utile una rivalutazione.