Ascessi perianali, fistola mai identificata, dubbio su ragadi
Gentili dottori,
a maggio 2018 mi è stato drenato per la prima volta un ascesso perianale, in pronto soccorso.
Nei giorni precedenti avevo accusato un episodio di stipsi con sforzo alla defecazione e un dolore urente non ben localizzabile, che poi ha iniziato a impedirmi di dormire e di camminare.
Dopo cinque giorni ho avuto febbre e gonfiore anale, sono stato operato in pronto soccorso e mi è stato prescritto un ciclo di Augmentin.
Alla visita di controllo l'ascesso era già rimarginato, mi hanno trovato una piccola ragade e mi è stata indicata un'ecografia ma solo in caso di recidiva.
La recidiva è avvenuta a marzo 2019, poco dopo un episodio di gastroenterite (probabilmente batterica), nella stessa sede e con gli stessi sintomi e tempi.
L'ascesso è stato di nuovo drenato in pronto soccorso e anche stavolta è guarito molto rapidamente.
Ho svolto un'ecografia transanale a 360 con sonda rotante a luglio 2019, completamente negativa.
In questi ultimi giorni ho accusato di nuovo lievi disturbi intestinali e un episodio di emorroidi.
In seguito mi sono accorto di un piccolo rilievo presso il margine anale urente al tatto; contestualmente avevo un dolore alla defecazione interno al canale anale e saltuario prurito.
Mercoledì mattina all'improvviso si è manifestato il gonfiore, che non ho ricondotto subito a un ascesso perché, sebbene dolente, non mi ha prodotto gli stessi sintomi invalidanti dei due precedenti e pareva localizzarsi lievemente più in basso.
La tumefazione inoltre sembrava un po' escoriata, circa in corrispondenza del punto dove avevo avvertito il rilievo poi riassorbito e il bruciore al tatto.
Dopo un solo giorno, durante un semicupio, improvvisamente ha drenato il contenuto nella bacinella.
Nei lunghi intervalli tra gli ascessi (otto mesi e due anni) non ho mai accusato sintomi di alcun tipo, e in particolare non perdite di pus o altri sintomi di fistolizzazione.
Ho funzioni intestinali generalmente molto regolari, con feci normali, salvo occasionali e brevi periodi (a cadenza di vari mesi per la durata di pochi giorni) in cui ho necessità di andare in bagno più volte o stitichezza (l'ultima volta a novembre, la precedente forse a luglio).
Sono in attesa di una visita proctologica.
Chiedo per favore:
1) com'è possibile che ricorrano questi ascessi, a cadenza così lunga e senza, al momento, né sintomi né evidenza ecografica di fistolizzazione;
2) se possono originarsi da ragadi, considerato che non avverto alcun sintomo neanche di queste ultime, o perlomeno non ho mai avuto sanguinamenti o dolori ingravescenti;
3) se in questo caso (ragadi) è più o meno plausibile che la fistola effettivamente non si sia formata;
4) se invece non siano dovuti all'infezione delle ghiandole anali e se ha senso in tal caso che la fistola non si formi nemmeno dopo due episodi nella stessa sede;
5) se devo temere problemi più gravi.
Scusandomi per la molteplicità e complessità dei quesiti, prego considerare che sono emotivamente distrutto.
Grazie
a maggio 2018 mi è stato drenato per la prima volta un ascesso perianale, in pronto soccorso.
Nei giorni precedenti avevo accusato un episodio di stipsi con sforzo alla defecazione e un dolore urente non ben localizzabile, che poi ha iniziato a impedirmi di dormire e di camminare.
Dopo cinque giorni ho avuto febbre e gonfiore anale, sono stato operato in pronto soccorso e mi è stato prescritto un ciclo di Augmentin.
Alla visita di controllo l'ascesso era già rimarginato, mi hanno trovato una piccola ragade e mi è stata indicata un'ecografia ma solo in caso di recidiva.
La recidiva è avvenuta a marzo 2019, poco dopo un episodio di gastroenterite (probabilmente batterica), nella stessa sede e con gli stessi sintomi e tempi.
L'ascesso è stato di nuovo drenato in pronto soccorso e anche stavolta è guarito molto rapidamente.
Ho svolto un'ecografia transanale a 360 con sonda rotante a luglio 2019, completamente negativa.
In questi ultimi giorni ho accusato di nuovo lievi disturbi intestinali e un episodio di emorroidi.
In seguito mi sono accorto di un piccolo rilievo presso il margine anale urente al tatto; contestualmente avevo un dolore alla defecazione interno al canale anale e saltuario prurito.
Mercoledì mattina all'improvviso si è manifestato il gonfiore, che non ho ricondotto subito a un ascesso perché, sebbene dolente, non mi ha prodotto gli stessi sintomi invalidanti dei due precedenti e pareva localizzarsi lievemente più in basso.
La tumefazione inoltre sembrava un po' escoriata, circa in corrispondenza del punto dove avevo avvertito il rilievo poi riassorbito e il bruciore al tatto.
Dopo un solo giorno, durante un semicupio, improvvisamente ha drenato il contenuto nella bacinella.
Nei lunghi intervalli tra gli ascessi (otto mesi e due anni) non ho mai accusato sintomi di alcun tipo, e in particolare non perdite di pus o altri sintomi di fistolizzazione.
Ho funzioni intestinali generalmente molto regolari, con feci normali, salvo occasionali e brevi periodi (a cadenza di vari mesi per la durata di pochi giorni) in cui ho necessità di andare in bagno più volte o stitichezza (l'ultima volta a novembre, la precedente forse a luglio).
Sono in attesa di una visita proctologica.
Chiedo per favore:
1) com'è possibile che ricorrano questi ascessi, a cadenza così lunga e senza, al momento, né sintomi né evidenza ecografica di fistolizzazione;
2) se possono originarsi da ragadi, considerato che non avverto alcun sintomo neanche di queste ultime, o perlomeno non ho mai avuto sanguinamenti o dolori ingravescenti;
3) se in questo caso (ragadi) è più o meno plausibile che la fistola effettivamente non si sia formata;
4) se invece non siano dovuti all'infezione delle ghiandole anali e se ha senso in tal caso che la fistola non si formi nemmeno dopo due episodi nella stessa sede;
5) se devo temere problemi più gravi.
Scusandomi per la molteplicità e complessità dei quesiti, prego considerare che sono emotivamente distrutto.
Grazie
[#1]
Tutte ipotesi probabili.
Solo con una visita diretta si potrà essere più precisi.
Cordiali saluti.
Solo con una visita diretta si potrà essere più precisi.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Ex utente
Scusi, eh, di visite ne ho fatte tante, e nessuna è *mai* stata precisa, incluso un esame strumentale, il problema è esattamente quello. E certo che tutto è "probabile", in vario grado, 0 si dice impossibile, 1 si dice certo, 0 < x < 1 si dice probabile o improbabile. Che abbiamo detto? Niente. Che avevamo da dire? Pure niente. E allora perché l'abbiamo detto? Non si sa. Per convincere a fare una visita no, visto che è già prenotata. Per aumentare la preoccupazione del paziente spero di no ("tutte"), non credo che sarebbe deontologicamente corretto. Allora forse per rendere l'oracolo della Sibilla cumana. Risponda pure, non la sento.
[#3]
"Scusandomi per la molteplicità e complessità dei quesiti, prego considerare che sono emotivamente distrutto"
Le mie risposte sono ponderate!
Online non è opportuno "avventurarsi" in ipotesi
che potrebbero essere senza alcun fondamento.
E per risponderle a tono: nella mia sfera di cristallo il suo quadro appare poco chiaro, utile una visita diretta.
Le mie risposte sono ponderate!
Online non è opportuno "avventurarsi" in ipotesi
che potrebbero essere senza alcun fondamento.
E per risponderle a tono: nella mia sfera di cristallo il suo quadro appare poco chiaro, utile una visita diretta.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 12/03/2021.
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