Di emorroidi

Dott. scrivo in merito all'operazione che dovrà subire mia madre (65 anni) di emorroidi.
vorrei sapere se:
-prima dell'intervento occorrono fare esami specifici.
-il metodo Longo dà risultati migliori rispetto al metodo tradizionale visto e considerato che ho riscontrato da ricerche effettuate che molte persone hanno avuto grossi problemi e si sono dovute rioperare con il metodo tradizionale
scrivo sopratutto in merito ai risultati post-operatori.
Inoltre mia madre è spaventata dal dolore post-intervento. é sopportabile tale dolore??
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
l'asportazione delle emorroidi attraverso metodo di Longo è un intervento chirurgico che,come altre metodiche può essere gravato da alcune complicanze e/o insuccessi. Vista l'età di mamma sarebbe corretto, se già non si è sottoposta, a pancolonscopia utile come esame di screening nella prevenzione delle patologie neoplastiche del colon retto.
Cordilamente Dr.giovanni Piazza

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente, prima di sottoporre una paziente ad un intrvento chirurgico colonproctologico è necessario sottoporlo ad alcune indagini fondamentali. La colonscopia è sempre indicata nei pazienti con età superiore ai 45 anni o con familiarità per patologie neoplastiche del colon-retto, ma questo esame non può studiare correttamente la patiologia anale. Vista l'età di sua madre il mio suggerimento è di confermare la diagnosi del grado di emorroidi con una videoproctoscopia digitale; utile una manometria ano-rettale per verificare la funzionalità degli sfinteri anali. Riguardo la tecnica di Longo può presentare complicanzioni gravi, soprattutto non è una emorroidectomia. Anche le altre tecniche possono presentare complicanze ma sono più facilomente gestibili. L'intervento cosiddetto "tradizionale" ormai non lo è più. Infatti molti sono stati i cambiamneti di tecnica, alcuni molto personali, ma allo stato di fatto l'emorroidectomia condotta da mani esperte non presenta dolore post-operatorio e nella minima percentuale di casi in cui si può verificare è ben controllato con le comuni terapie antidolorifiche.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Eseguita la colonscopia, l' intervento di Longo correttamente eseguito offre ottimi risultati a distanza ed un decorso postoperatorio sostanzialmente indolore.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Caro utente,la colonscopia ,la manometria anorettale ed eventualmente un'eco endoanale per valutare le condizioni dell'apparato sfinteriale, in pazienti di sesso femminile che hanno partorito spontaneamente,ritengo siano indispensabili prima di un intervento per prolasso emorroidario.La tecnica di Longo, eseguita da mani esperte ,risolve brillantemente il prolasso emorroidario.Le complicanze in tale intervento sono legate quasi sempre ad errori di tecnica.Gli interventi "tradizionali"Milligan-Morgan del 1937 modificata da Ferguson nel 1959 , interventi che prevedevano l'asportazione del tessuto emorroidario , dei cuscinetti adiposi e dell'anoderma sono tecniche che non rispondono alle attuali conoscenze in merito alla patogenesi della malattia emorroidaria.La malattia emorroidaria è conseguenza del cedimento del rivestimento mucoso retto anale che determina lo scivolamento verso il basso dei vasi emorroidari.Come ho già risposto ad alcuni utenti, è stato dimostrato ed universalmente accettato che i vasi emorroidari non sono assolutamente"malati"e quindi non è giustificata la loro asportazione.Mentre la soluzione è nell'asportare l'anello di rivestimento mucoso endorettale che ha ceduto , riposizionando il tessuto emorroidario nella sua sede naturale(Tecnica sec.Longo).La sutura circonferenziale viene eseguita in una sede priva di recettori del dolore ed è per tale motivo che l'intervento ha un decorso migliore rispetto agli interrventi "tradizionali".Ogni intervento di emorroidectomia ,anche modificato o personalizzato,anche usando bisturi a radifrequenza , ultrasuoni,laser, asportando le emorroidi e l'anoderma è sempre gravato da un decorso post operatorio doloroso e che richiede ,per una guarigione delle ferite, almeno quattro settimane.Concludo ,scusandomi se sono stato prolisso,che l'intervento di Longo attualmente rappresenta la logica risposta alla malattia emorroidaria.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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