Comparsa di bolle e linfonodi gonfi

Salve.
Sono una ragazza di 26 anni che da una settimana circa avverte del malessere fisico.
Sabato scorso dopo aver mangiato del merluzzo e dei cavoletti di bruxelles a pranzo e della pizza fatta in casa a cena, ho cominciato ad avere nausea e dolori addominali. Dopo l'evacuazione tutto sembrava passato ma il Lunedì succesivo dopo la doccia, ho notato delle macchie rosse localizzate sul tronco che via via nei giorni a seguire sono aumentate; come sono aumentati i malesseri: oltre alla nausea, ho cominciato ad avere anche mal di testa e i linfonodi del collo e delle ascelle si sono gonfiati. Ora le macchioline (che all'occhio sembrano delle punture di insetto) stanno scomparendo ma all'inizio non mi davano nessun prurito ma solo dolore al tatto (una in particolare sul seno è rimasta e fa ancora male) mentre le ghiandole che tasto di continuo a volte sembrano più gonfie e mi danno dolore. Naturalmente sono andata dal mio medico di base che purtroppo non ha saputo darmi una risposta adeguata, mi ha solo consigliato di stare attenta al cibo e che probabilmente si tratta di un intossicazione alimentare (inoltre mi ha detto che macchioline così non ne aveva mai viste). Io però non mi sento tranquilla anche perché dopo una settimana anche se le "bolle" non sono quasi più visibili mi sento ancora molto spossata (ho anche la pressione che non supera mai i 90-60).
Che cosa mi consigliate di fare?
A chi mi devo rivolgere?
Se può essere d'aiuto vi faccio presente che circa due settimane fa sono stata al mare e dopo aver passato del tempo in acqua, ho avvertito dolori alle gambe e un certo malessere generale che poi non mi ha abbandonato per tutta la giornata; costretta ad uscire ho cominciato ad avere nausea, a tremare, a sentirmi assente ed ad avere dei crampi agli arti inferiori.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile ragazza,

da qui non possiamo validare alcuna ipotesi, ma possiamo accreditare dei dubbi: una tossidermia alimentare o una allergia alimentare possono rientrare nel computo delle diagnosi possibili.

Pertanto il mio invito è quello di evitare autosomministrazione e - se il caso lo ritiene n necessario o perdura per qualche giorno - determinarsi con lo specialista di riferimento quale il dermatologo, adatto sicuramente alla diagnosi e alla terapia.

saluti a lei

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it