Gonorrea o che altro?

Salve,

vi scrivo in quanto nelle ultime due settimane ho riscontrato alcuni sintomi, che per quanto ne so non dovrebbero essere collegati ma sui quali, in attesa di essere visitato, vi chiedo un consulto.

Specifico che sono un uomo di 37 anni, omosessuale, ho incontri occasionali ma pratico abitualmente solo rapporti orali, quindi nessun rapporto anale né attivo né passivo. I rapporti orali da passivo però - lo ammetto - anche quelli occasionali, li ho spesso non protetti e talvolta anche completi (lo so, non si deve).
Sono stato curato in passato per condilomi, guariti dopo molte sedute di termocoagulazione.
Il mio stato sierologico, anche se non aggiornatissimo, sarebbe negativo, uso il condizionale perché non ho fatto il test da circa un anno e mezzo ma aggiungo però che circa otto mesi fa feci la tipizzazione linfocitaria CD4-CD8 per altri motivi (richiestami da una dermatologa a causa di verruche facciali ricorrenti, ora guarite), che è risultata però assolutamente in regola (pertanto credo mi possiate confermare che se anche se fossi s.positivo lo sarei da pochi mesi…).

I sintomi per i quali vi chiedo chiarimenti sono: per circa due settimane ho avuto un intenso prurito anale (nella parte interna ovvero l'ultimo tratto del retto, non esterna), che si manifestava a tratti durante la giornata, specialmente la sera. Da considerare che nel mese precedente avevo avuto continui episodi di colite spastica (con scariche acquose e mucose), rientrate poi spontaneamente. Adesso, dopo due settimane, è diminuita la frequenza di questo prurito (divenuto adesso più occasionale e di breve durata) ma due giorni fa, insieme ad una faringite molto leggera e senza febbre (forse solo un raffreddore per l'aria condizionata di questo periodo?), è apparsa alla fine di una minzione una secrezione dall'uretra simile a quella della gonorrea, chiara e viscosa. Tuttavia nessun bruciore uretrale o durante la minzione stessa. Pensando fosse un inizio di gonorrea -non so se ho fatto male - ieri ho preso le due compresse di Oraxim 500 (acetossietilcefuroxima) previste per la terapia della gonorrea, del resto lo avevo in casa, in attesa comunque di essere visitato da uno specialista.
Male non dovrebbe fare...

Ma vi chiedo, quale altra patologia potrebbe dare le manifestazioni di cui sopra, considerando peraltro la specifica tipologia di rapporti a rischio da me avuti?

Grazie,

L.
[#1]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
Gentile Utente,
la gonorrea è caratterizzata da scolo di abbondante materiale purulento dal meato uretrale esterno per una colonizzazione dell'uretra da parte dei batteri. Solitamente il contagio è diretto. Non è escluso possa avvenire anche per rapporto orale, anche se meno frequentemente (faringite). E' descritta la possibilità di contagio indiretto, ad esempio venendo in contatto con secrezioni infette. I sintomi da lei descritti sono più verosimilmente secondari ad una prostatite essendo la secrezione comparsa al termine della minzione: per fare diagnosi certa andrebbe effettuato un esame colturale sul materiale sospetto, quindi anche un tampone faringeo nel caso si avesse una indicazione in questo senso.
Fa benissimo a rivolgersi allo specialista, fa malissimo ad assumere farmaci di sua iniziativa: gli antibiotici se non adeguatamente somministrati, sia per quanto riguarda le indicazioni che per quanto riguarda la posologia, potrebbero rendere subcliniche alcune condizioni e portare ad un ritardo diagnostico. Un classico esempio è quello della cosiddetta "sifilide acefala" dovuta appunto alla sporadica assunzione di antibiotico.
Racconti tutto allo specialista: sono sicuro che saprà come muoversi.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Brunelli,

la ringrazio innanzi tutto per la sua risposta.
Devo dirle che in genere non assumo farmaci senza una precisa indicazione, specialmente gli antibiotici che cerco di prendere quando strettamente necessari. Ma consideri che quando l'altro ieri ho visto quella secrezione, dovendo attendere minimo una settimana prima di riuscire vedere uno specialista MST, vista la paura di avere una malattia infettiva ho preferito fare qualcosa, del resto non credo possa fare così male: sulla sifilide "decapitata" avevo già letto, ma credo che quando rifarò (lo eseguo quasi ogni anno) il test anche per quella, dovrebbe comunque risultare se sono venuto a contatto con il treponema, nonostante l'assunzione di antibiotici possa avere "stroncato" l'evoluzione della malattia, giusto?
Le chiedo poi due ulteriori specifiche in merito alla sua risposta:
Alla prostatite sinceramente non avevo pensato perché, pur essendone affetto quasi cronicamente da diversi anni e quindi conoscendola bene, quando mi si riacutizza avverto il caratteristico dolore continuo nella zona interessata (tra ano e testicoli), un senso come di peso specialmente con lo stare a lungo in stazione eretta, dolore che in questo periodo non ho avuto se non per brevi periodi oltre un mese fa.
E peraltro a me la prostatite (definita abatterica e aspecifica dall'urologo che mi visitò un paio di anni fa) finora non ha mai dato luogo a secrezioni visibili...
Riguardo invece all'intenso prurito rettale, attualmente in via di diminuzione, lei pensa che possa essere riconducibile ad una qualche MST o semplicemente intestino irritabile? Ho avuto in passato altri episodi di rettocolite anche ulcerosa, ma mai con prurito. Non mi davano prurito neanche i condilomi che mi bruciarono anni fa nel canale rettale (finiti lì per contatto manuale, vista la mia assoluta non propensione ai rapporti anali).

La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e la saluto cordialmente,

L.
[#3]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84 1
1# sì giusto, la sierologia verrebbe comunque positiva
2# il prurito in assenza di manifestazioni cutanee (quali appunto condilo mi, molluschi o altro) non è facilmente interpretabile. Per scrupolo faccia un parassitologico feci con scotch test.
Cordiali saluti
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