Forame pervio ovale e nuova gravidanza
Buongiorno,
ho avuto il mio primo bambino a 33 anni con parto naturale. Gravidanza normale ( ho lavorato fino all'ottavo mese ) tranne per un episodio a termine...
un disturbo del linguaggio durato 5 minuti quando ero a casa distesa sul divano e a cui io non ho dato peso dato il mio status ( pensavo erroneamente che potesse capitare visto il sangue meno fluido o a causa del peso del feto che comprimesse qualche vaso etc ).
Non sapevo naturalmente di essere portatrice di forame pervio ovale come quasi il 30% della popolazione data la sua generale asintomaticità e difficoltà nello scoprirlo tranne con esami specifici ( a me ad esempio non è stato riscontrato in nessuna delle eco cardio che ripeto ogni 2 anni per l'attività fisica e un lieve prolasso della valvola mitrale ).
La mia scoperta è avvenuta soltanto alcuni mesi fa perché, dopo alcuni episodi di parestesie ad alcune dita delle mani che si risolvevano spontaneamente come se n'erano venute di giorno 2 anni dopo l'episodio in gravidanza ( finora unicum).
D'accordo col medico di base, ho svolto quindi una visita neurologica e vari esami di approfondimento ( omocisteina, elettromiografia, pannello dei fattori di coagulazione, ecotranscranico con bubble test, risonanza magnetica al cervello, ecodoppler agli arti inferiori ). Tutto è risultato nella norma ( a parte la mutazione del MTHFR in eterozigosi, ma mi hanno spiegato essere molto frequente e non preoccupante) tranne l'eco transcranico che ha evidenziato uno shunt evidente.
Dopo aver consultato il neurologo e il cardiologo , si è optato per l'assunzione della cario aspirina al posto di un device.
Venendo al dunque e desiderando un secondo figlio, vorrei sapere se mi sia sconsigliata una nuova gravidanza ( accompagnata da aspirina/eparina da sospendere nei tempi corretti) premettendo che non rischierei più con un parto naturale e le sue relative spinte, ma sapendo anche che la gravidanza stessa e pure un cesareo espongono a episodi di trombofilia.
Io mi sento bene, i miei valori sono a posto, la precedente gravidanza e parto" incosapevoli "sono stati fortunati..se non ci fosse stato quell'episodio saremmo tranquilli tutti o forse è stato un bene si sia manifestato per poter prendere provvedimenti per un secondo figlio o per non tentare ancora? Sono/siamo tormentati da questo dilemma...
Grazie
ho avuto il mio primo bambino a 33 anni con parto naturale. Gravidanza normale ( ho lavorato fino all'ottavo mese ) tranne per un episodio a termine...
un disturbo del linguaggio durato 5 minuti quando ero a casa distesa sul divano e a cui io non ho dato peso dato il mio status ( pensavo erroneamente che potesse capitare visto il sangue meno fluido o a causa del peso del feto che comprimesse qualche vaso etc ).
Non sapevo naturalmente di essere portatrice di forame pervio ovale come quasi il 30% della popolazione data la sua generale asintomaticità e difficoltà nello scoprirlo tranne con esami specifici ( a me ad esempio non è stato riscontrato in nessuna delle eco cardio che ripeto ogni 2 anni per l'attività fisica e un lieve prolasso della valvola mitrale ).
La mia scoperta è avvenuta soltanto alcuni mesi fa perché, dopo alcuni episodi di parestesie ad alcune dita delle mani che si risolvevano spontaneamente come se n'erano venute di giorno 2 anni dopo l'episodio in gravidanza ( finora unicum).
D'accordo col medico di base, ho svolto quindi una visita neurologica e vari esami di approfondimento ( omocisteina, elettromiografia, pannello dei fattori di coagulazione, ecotranscranico con bubble test, risonanza magnetica al cervello, ecodoppler agli arti inferiori ). Tutto è risultato nella norma ( a parte la mutazione del MTHFR in eterozigosi, ma mi hanno spiegato essere molto frequente e non preoccupante) tranne l'eco transcranico che ha evidenziato uno shunt evidente.
Dopo aver consultato il neurologo e il cardiologo , si è optato per l'assunzione della cario aspirina al posto di un device.
Venendo al dunque e desiderando un secondo figlio, vorrei sapere se mi sia sconsigliata una nuova gravidanza ( accompagnata da aspirina/eparina da sospendere nei tempi corretti) premettendo che non rischierei più con un parto naturale e le sue relative spinte, ma sapendo anche che la gravidanza stessa e pure un cesareo espongono a episodi di trombofilia.
Io mi sento bene, i miei valori sono a posto, la precedente gravidanza e parto" incosapevoli "sono stati fortunati..se non ci fosse stato quell'episodio saremmo tranquilli tutti o forse è stato un bene si sia manifestato per poter prendere provvedimenti per un secondo figlio o per non tentare ancora? Sono/siamo tormentati da questo dilemma...
Grazie
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I Colleghi ematologi mi scuseranno se rispondo alla parte cardiologica del quesito ...
Gentile utente, lei ha una PFO che ha gia' causato episodi ischemici cerebrale, seppure transitori.
Affrontare un 'altra gravidanza senza priima provvedere alla chiusura del forame e' molto rischioso, anche perche' lei e' etrozigote per la mutazione MTHFR, il che non e' una banalita'.
Quindi le consiglio di consultare un Centro di CArdiologia Interventistica per provvedere a questo.
Il rischio di embolia periferica o peggio cerebrale e' elevato al' di la' di una gravidanza e la Aspirina non la protegge certo granche' da questo.
Arrivederci
cecchini
Gentile utente, lei ha una PFO che ha gia' causato episodi ischemici cerebrale, seppure transitori.
Affrontare un 'altra gravidanza senza priima provvedere alla chiusura del forame e' molto rischioso, anche perche' lei e' etrozigote per la mutazione MTHFR, il che non e' una banalita'.
Quindi le consiglio di consultare un Centro di CArdiologia Interventistica per provvedere a questo.
Il rischio di embolia periferica o peggio cerebrale e' elevato al' di la' di una gravidanza e la Aspirina non la protegge certo granche' da questo.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.4k visite dal 13/02/2017.
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